Il fondo Genio civile di Trento

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Il regolamento del servizio del Genio civile (r.d. 2 marzo 1931 n. 287) dispone le norme sulla formazione e tenuta dell’archivio approntando un titolario di classificazione sommario. Sono previsti cinque titoli:

I, Personale degli impiegati ed agenti di ogni categoria addetti all’ufficio o da questo dipendenti;
II, Disposizioni ed istruzioni di massima (leggi, decreti, circolari, ecc.)
III, Affari diversi
IV, Statistiche;
V, Inventari.

Ciascun titolo è suddiviso in classi distinte attraverso lettere alfabetiche. La ripartizione in classi è realizzata a seconda dell’importanza dei servizi cosicché, ad esempio, ogni singola infrastruttura o corso d’acqua può costituire una classe. Altresì, diversi servizi possono essere raggruppati. Ogni titolo comprende una classe di affari generali e di massima, una di affari collettivi e una di miscellanea. La posizione di un dato affare viene perciò individuata ricorrendo al numero romano del titolo, alla lettera della classe e al numero arabo del fascicolo. L’archivio del Genio civile di Trento, anche secondo la rilevazione effettuata da Albino Casetti nel 1961, segue il presente ordinamento.

Il titolo I comprende:
A) Personale di ruolo;
B) Personale non di ruolo;
C) Personale idraulico;
D) Imprese.

Il titolo II:
A) Circolari e disposizioni di massima.

Il titolo III include tutti i servizi affidati agli uffici cioè
A) Opere e consorzi idraulici;
B) Opere forestali e bonifiche;
C) Opere stradali;
D) Opere di navigazione (porti);
E) Comuni;
F) Affari generali;
G) Concessioni (acqua, pesca, ecc.).

Il titolo IV (Statistica) è l’ultimo menzionato pertanto non è previsto quello attinente gli Inventari (V).

L’Archivio di Stato di Trento conserva quello che può definirsi l’archivio in senso proprio dell’ente. L’archivio è stato versato in due stralci disgiunti. Il primo, in data 22 giugno 2010, si configura come consegna, da parte del Provveditorato interregionale alle opere pubbliche, sede regionale coordinata di Trento, a titolo di temporanea custodia. Consisteva di 161 scatole provenienti dai locali dimessi dell’ente situati a Trento, in piazza Alessandro Vittoria, n. 5.

Il secondo stralcio, consegnato il 27 ottobre 2010, proveniva dalla sede del Provveditorato ubicata a Trento, in piazza Venezia e contava 330 scatole (dal 162 al 491). In quest’occasione si è risolta la temporanea custodia del primo stralcio in definito versamento archivistico. Di qui, il complesso, aggregandosi i versamenti, si individua come fondo unico denominato "Genio civile di Trento".

Attualmente, lo strumento di corredo del fondo consiste nell’elenco di versamento in cui sono descritti sommariamente i contenuti delle scatole.