Decorazione

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Gli affreschi della villa sono stati firmati, nel fregio del ciclo pittorico intitolato "La Retorica" del salone d'onore posto al primo piano, nel 1581 da Salvio Savini, pittore che in quegli anni si trova spesso al servizio dei della Corgna.
Le tipologie decorative, in particolare quelle nel salone d'onore, ricalcano un sistema assai in voga nei palazzi rinascimentali; il gran fregio perimetrale, a filo muro superiormente con il soffitto ligneo cassettonato, prosegue nei lacunari con rappresentazioni mitologiche, simboliche e con le armi nobiliari, ed inferiormente con gli apparati di arazzerie oggi scomparsi. Il fregio del salone si articola su tutte e quattro le pareti alternando le figure allegoriche delle Arti Liberali del Trivio e del Quadrivio a riquadri di paesaggi, contornati da festoni, grottesche e figure mitologiche. Questa successione di immagini ha il suo culmine nella parete sopra il grande portale di ingresso alla sala dove, le Virtù Cardinali e Teologali si pongono ai lati del ritratto del cardinale Fulvio della Corgna, il quale tiene in mano e mostra un foglio in cui si ipotizza sia rappresentato il progetto del giardino "all'italiana" realizzato per la villa.
Altre immagini, riferite al luogo e all'impianto cinquecentesco della villa, si ritrovano nelle vedutine prospettiche delle lunette affrescate al di sopra della scala d'onore; anche al piano terra le volte degli ambienti sono ornate con motivi a grottesche che spesso incorniciano paesaggi e stemmi dei della Corgna.