Arti e manifatture

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Le caratteristiche dell’abbigliamento si riflettono anche sui settori artigianali caratteristici della terra molisana, come la produzione di erbe aromatiche e la lavorazione della pasta fresca, prodotta dai maccaronai. Dalle carte analizzate risulta che ad Isernia ci fossero ben quaranta maccaronaj, che col passare degli anni specializzeranno la loro produzione organizzandosi in veri e propri pastifici. Rilevante era nel comune pentro anche  la lavorazione dei merletti rinomati in tutto il Regno perché lavorati con un filo di produzione locale di colore avorio e sottile che rendeva e rende tuttora il ricamo assai elegante. La tradizione risaliva al XVI secolo ed era stata insegnata dalle nobildonne alle popolane unitamente ad una particolare tecnica: il tombolo. Le ricamatrici di Isernia producevano capi preziosi che erano esportati e richiamavano l’attenzione della nobiltà del regno. I prodotti artigianali e soprattutto il commercio del grano avveniva nelle fiere cittadine. Nell’inchiesta murattiana c’è una sezione dedicata alle fiere e ai mercati organizzati nelle piazze molisane. In realtà l’unica effettiva piazza mercantile del Molise risultava Campobasso, in cui  vi era il mercato bisettimanale e tre fiere che richiamavano i forestieri da ogni parte.