Levi Della Vida (1966c)

Fonte:
Giorgio Levi Della Vida, Fantasmi ritrovati, Venezia, Neri Pozza, 1966.

«Posso dire che è stato quello l’ultimo contatto che ho avuto con Croce. I miei studi erano troppo remoti dai suoi per poter interessarlo; se avessi avuto residenza nella sua stessa città i rapporti personali sarebbero certamente continuati, ma dopo il 1917 ho sempre vissuto altrove che a Napoli, e nonostante la sua benevola accessibilità a grandi e piccoli non mi sentivo giustificato a rubargli tempo colla corrispondenza epistolare. Dei molti anni che seguirono al colloquio di giugno avrò di lui forse un paio di cartoline e il ricordo di un incontro casuale nel febbraio del 1933, nella Biblioteca Vaticana, cui fece seguito una conversazione a quattro, con Alcide De Gasperi allora addetto alla schedatura dei libri e la dotta ed energica bibliotecaria Maria Ortiz, direttrice della Nazionale di Napoli e poi dell’Universitaria di Roma, fedelissima di Croce: tutto questo incontro ho raccontato in un quotidiano in occasione della morte di De Gasperi. Ho fatto male forse a non farmi vivo con Croce dopo la liberazione, tanto più che mi consta che non ero del tutto caduto dalla sua ferrea memoria.»
(Giorgio Levi Della Vida, Fantasmi ritrovati, p. 202)

L’incontro di Levi Della Vida con Croce, De Gasperi e la Ortiz - avvenuto il 28 aprile del 1933 - è stata raccontato, con numerosi particolari, in un articolo apparso il 21 agosto 1954 sulle pagine del «Corriere della sera».

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