Eco, Umberto

Nome
Umberto Eco
Data di nascita
05/01/1932
Data di morte
19/02/2016
Umberto Eco
Umberto Eco

Nacque ad Alessandria, dove trascorse l’infanzia con una parentesi nel Monferrato, sfollato insieme alla famiglia durante la Seconda guerra mondiale. Frequentò il Liceo classico Piana nella sua città natale, per poi trasferirsi a Torino. Qui si laureò in Filosofia nel 1954, sotto la guida di Luigi Pareyson, con una tesi sul pensiero estetico di Tommaso d’Aquino. Oltre alla Biblioteca civica di Alessandria e alle biblioteche torinesi, nel De Bibliotheca (1981) ricorda di aver frequentato, in quel periodo, la Biblioteca nazionale di Roma e, a Parigi, la Sainte Geneviève e la Biblioteca della Sorbona.
Cominciò a lavorare in Rai e presso Bompiani mentre otteneva la libera docenza in Estetica, tenendo corsi nelle università di Milano, Torino, Firenze. In questi anni pubblicò Opera aperta (1962) sulle avanguardie artistiche, Apocalittici e integrati (1964) sulla cultura di massa e La struttura assente (1968) sugli apporti dello strutturalismo alle scienze umane, sollevando ampi dibattiti. Trasferitosi intanto a Milano, fu assiduo frequentatore delle biblioteche cittadine, in particolare della Braidense. Dal 1971 fu professore di semiotica all’Università di Bologna; nel 1975 pubblicò il Trattato di semiotica, che riformulava e aggiornava gli studi semiotici degli anni precedenti.
Intellettuale cosmopolita, nei suoi viaggi visitò le biblioteche di tutto il mondo. Ancora nel De Bibliotheca espresse un particolare apprezzamento per la Sterling di Yale e la Toronto public library. Nella seconda metà degli anni Settanta pubblicò il Superuomo di massa (1976; poi 1978), dedicandosi alla semiotica narrativa – Lector in Fabula è del 1979 – e stendendo cinque voci dell’Enciclopedia Einaudi (Segno, Significato, Simbolo, Metafora, Codice) poi confluite in Semiotica e filosofia del linguaggio (Einaudi, 1984).
Accanto alla brillante carriera universitaria punteggiata da numerose altre pubblicazioni, fu brillante analista culturale e attento commentatore politico. Coltivò infatti un’intensa attività di pubblicista e conferenziere, testimoniata dalle raccolte Il costume di casa (1973), Dalla periferia dell’impero (1977), Sette anni di desiderio (1983). Del 1980 è il primo romanzo Il nome della rosa, Premio Strega e Prix Médicis Étranger, al quale seguono Il pendolo di Foucault (1988), L’isola del giorno prima (1994), Baudolino (2000), La misteriosa fiamma della regina Loana (2004), Il cimitero di Praga (2010) e Numero zero (2015). Le sue opere sono ormai tradotte in tutto il mondo.
Dopo aver raccolto in Sugli specchi (1985) saggi disparati sulla rappresentazione, nella seconda metà degli anni Ottanta si impegnò nel contrastare le teorie decostruzionistiche dell’interpretazione; il risultato fu I limiti dell’interpretazione, uscito nel 1990. Negli anni immediatamente successivi partecipò a un dibattito con Jonathan Culler, Christine Brooke-Rose, Richard Rorty nell’ambito delle Tanner Lectures on Human Values, presso la Cambridge University, pubblicato in Italia nel 1992 (Interpretazione e sovrainterpretazione, Bompiani); presso la Harvard University tenne le Norton Lectures 1992-1993, raccolte poi in italiano col titolo Sei passeggiate nei boschi narrativi (1994). Iniziò quindi un serrato dialogo con le scienze cognitive, culminato in Kant e l’ornitorinco (1997), occupandosi poi dei problemi teorici relativi alla traduzione (Dire quasi la stessa cosa, 2003). Negli ultimi anni pubblicò altre raccolte di saggi e interventi, curando inoltre diverse enciclopedie e manuali di storia e filosofia. Morì a Milano.
Appassionato bibliofilo (vedi a questo proposito La memoria vegetale, 1992), nel corso degli anni ha dato vita a una biblioteca personale di oltre trentamila libri. Dopo alcune controversie legali, il lascito librario è stato diviso. I libri rari e antichi (circa milleduecento volumi, la cosiddetta “Biblioteca semiologica, curiosa, lunatica, magica et pneumatica”) confluiscono presso la Braidense, mentre la biblioteca moderna e l’archivio saranno ospitati nella nuova ala “Umberto Eco” della Biblioteca Universitaria di Bologna, che sorgerà in Piazza Puntoni.

Eduardo Grillo

Èco, Umberto, in: Enciclopedia on line.

Giuseppe Antonio Camerino, Eco, Umberto, in: Enciclopedia italiana, V Appendice, 1992.

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