Biblioteca della Società di storia patria per la Sicilia orientale

Biblioteca della Società di storia patria per la Sicilia orientale
Biblioteca della Società di storia patria per la Sicilia orientale

A seguito di un’adunanza pubblica, tenutasi nell’aula magna della Regia Università degli studi di Catania il 15 marzo 1903, fu costituita la Società di storia patria per la Sicilia orientale. A promuoverne la fondazione fu Vincenzo Casagrandi, docente di Storia antica, poi presidente dell’Istituzione. Fu eretta a ente morale nel 1922 e divenne istituto universitario con autonomia economica e amministrativa nel 1925.
La Società, la cui prima sede fu il palazzo centrale dell’Ateneo catanese, dal 1955 è ospitata presso i locali universitari di Palazzo Tezzano; dalla sua fondazione ha promosso la cultura storica e artistica della Sicilia, raccogliendo la produzione editoriale che la riguarda.
La costituzione, il mantenimento e l’ampliamento della biblioteca dell’istituto è fin dal principio merito dei soci che hanno donato libri antichi e moderni, alimentandone la collezione. Costituita in origine da una raccolta di riviste italiane ed estere, già negli anni Venti del secolo scorso contava oltre 2.000 volumi e più di 4.000 opuscoli. Successivamente i cambi tra la rivista della Società, l’Archivio storico per la Sicilia Orientale, con riviste di altre istituzioni italiane e straniere, hanno rappresentato la maggiore fonte di incremento del patrimonio bibliografico. Oggi la biblioteca custodisce circa 30.000 volumi moderni e centinaia di riviste italiane e straniere; la collezione libraria antica consta di circa 600 esemplari tra cinquecentine, edizioni del XVII e XVIII secolo e volumi stampati entro i primi trent’anni dell’Ottocento. La biblioteca custodisce inoltre i fondi epistolari di Mario Rapisardi e Vincenzo Marletta e il fondo manoscritto di Federico De Roberto.
I locali della Società ospitano anche l’archivio storico dell’istituzione, la cui documentazione, a tratti lacunosa, è attualmente in fase di riordino. I servizi al pubblico forniti dalla biblioteca sono documentati dal registro di lettura in sede (1946-1952) e dai registri dei libri in prestito ai soli soci (1938-1996, 1952-1976, 1996-2006). Tra i primi bibliotecari si ricorda Giulio Puliti, direttore della Regia Biblioteca universitaria dal 1901, fortemente legato al mondo accademico catanese, impegnato nella Società dalla sua fondazione e sino al 1904, anno della sua morte improvvisa.
La biblioteca ebbe fin dalle sue origini un pubblico composto in prevalenza da docenti e studenti universitari, principalmente appartenenti all’ateneo catanese. Fra i personaggi che usufruirono dei servizi offerti vanno ricordati Diego Maltese, Giuseppe Giarrizzo e Francesco Branciforti; questi ultimi due studiosi presiedettero a lungo la Società.

Debora Di Pietro

Sito della Biblioteca: <https://www.storiapatriacatania.com/archivio-1>

Anagrafe biblioteche italiane: <https://anagrafe.iccu.sbn.it/isil/IT-CT0057>

Vincenzo Casagrandi, Cenni storici sulla Società di storia patria per la Sicilia orientale 1903-1919, Catania, Giannotta, 1919.

Santi Consoli, La Società di storia patria, in: Catania nobilissima: medaglioni siciliani descritti da Santi Consoli: libro di lettura per le scuole siciliane e per le persone colte, Catania, Galatola, 1925, pp. 318-321.

Carmelina Naselli, Istituti italiani di cultura: la Società di storia patria per la Sicilia orientale, «L’Italia che scrive», 14 (1931), p. 102.

Simona Inserra, Biblioteche e bibliotecari a Catania dal XIX al XX secolo, Acireale-Roma, Bonanno, 2012.

Simona Inserra, Giulio Puliti, Luigi Sturzo e la fiammata bibliotecaria, «AIB studi», 56 (2016), n. 3, pp. 451-463.

Francesca Aiello - Silvia Tripodi, Segni d’uso nei libri del XVI secolo della Biblioteca della Società di storia patria per la Sicilia orientale, in: Per libri e per scritture: contributi alla storia del libro e delle biblioteche nell'Italia meridionale tra XVI e XVIII secolo, a cura di Simona Inserra, Milano, Ledizioni, 2018, pp. 61-78.

Francesca Aiello - Debora Maria Di Pietro, “Ad uso di Maria Innocenza”: produzione devozionale nella Sicilia del XVIII secolo, dal fondo antico della Società di storia patria per la Sicilia orientale, ivi, pp. 79-104.

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