Valiani (1995b)

Fonte:
Leo Valiani, Tutte le strade conducono a Roma, Nuova ed., Bologna, Il Mulino, 1995.

«Avevamo come consulenti «scientifici», tre professori d'Università, Domenico Boffito, professore d'economia. Federico Chabod, professore di storia, Antonio Banfi, professore di filosofia. I primi due rappresentavano l'ideologia liberale più moderna, il terzo quella marxista, riveduta anch'essa alla luce dell'esperienza più recente. Mi misi a frequentare la biblioteca della «Bocconi» per fare una cernita di opere straniere di scienze economiche da tradurre. Una sera non mi accorsi ch'era venuta l'ora della chiusura, il guardiano si scordò della mia presenza e mi chiuse a chiave nella sala di lettura. Dovetti saltare dalla finestra, come un ladro, col rischio di venire acciuffato per una faccenda che non riguardava la lotta.»

(Leo Valiani, Tutte le strade conducono a Roma, Nuova ed., Bologna, Il Mulino, 1995, p. 200. L'episodio è relativo al 1944, quando l'autore operava clandestinamente a Milano nell'organizzazione della Resistenza. I ricordi di Valiani furono pubblicati per la prima volta a Firenze, da La nuova Italia, nel 1947).

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