Pasquali (1929b)

Fonte:
Gli archivi della memoria e il carteggio Salvemini-Pistelli, a cura di Rosario Pintaudi, Firenze, Polistampa, 2004.

«Gentile Signorina, Ier sera non potei esaurire le parecchie riviste che nonostante il prudente ostruzionismo del Suo chef si erano accumulate in questi giorni al mio posto sul tavolone della stanza da studio. E oggi non potrò venire perché stamani ho a erudire i fanciulli e le fanciulle negli elementi della nobile lingua centrale, e stasera parto già al tocco per Vallombrosa. Ora io temo che la bestialità burocratica dell'ossequiosissimo usciere Veneto («Mei doveri, Sior Profesore»!) mi mandi al posto, conforme ai vostri regolamenti, le riviste che una settimana è bastata appena a raccogliere. Potrebbe la Sua gentilezza intervenire presso il Cav. (m'immagino) V. E. Baroncelli perché questa iattura mi sia risparmiata cosicché possa lunedì, al mio ritorno, ritrovare le riviste non tocche? Io manderò a Lei un pensiero grato d'in cima al Secchieta.
Voglia esser così buona da farmi avere una risposta per mezzo del molto giovanile latore della presente Dev.mo Giorgio Pasquali.»
[Sul margine:] «Altre volte con la Mondolphia ottenni lo stesso favore».
[Sulla busta:] «Per favore del Signorino Luigi Terzaghi All'ornatissima Signorina Teresa Lodi. Biblioteca Nazionale».

(Giorgio Pasquali, lettera a Teresa Lodi, Firenze 30 novembre [1929], in: Gli archivi della memoria e il carteggio Salvemini-Pistelli, p. 92. Il riferimento a Vittorio Emanuele Baroncelli dev'essere un errore (a meno che non sia errata la datazione del biglietto) perché Baroncelli aveva lavorato alla Biblioteca nazionale di Firenze fino alla morte, avvenuta nel maggio 1923. Non è chiaro se nella nota a margine Pasquali volesse riferirsi ad Anita Mondolfo – che in quegli anni non lavorava più alla Biblioteca nazionale – o ad Adele Mondolfi, collega della Lodi).

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