Romano (1969)

Fonte:
Lalla Romano, Le parole tra noi leggere, Torino, Einaudi, 1969.

«P. alla Biblioteca Civica.
«– Nei luoghi troppo organizzati io non trovo niente –. (Io idem: sono stata a Palazzo Sormani a cercare le riviste e non le ho trovate: e io sono stata bibliotecaria!)
«Vede un Ufficio Informazioni. Non c’è nessuno. Trova schedari, solo per autore. Domanda a un tizio, che lo manda al I piano. Altro Ufficio Informazioni. C’è uno che gli mostra gli schedari. Sono anche per materie. Trova il testo che cercava, ma si accorge di non avere carta e penna, e cerca di imparare a memoria la sigla della posizione. Poi si accorge che i libri non sono lí. Non osa domandare ancora, e guarda quello che fanno gli altri. Guarda di sottecchi “per non dar nell’occhio” (dice) e si accorge che hanno paura di lui

(Lalla Romano, Le parole tra noi leggere, p. 239)

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