Biblioteca del Seminario arcivescovile di Bologna

Biblioteca arcivescovile di Bologna - sala di consultazionezoom
Biblioteca arcivescovile di Bologna - sala di consultazione

La Biblioteca del Seminario arcivescovile di Bologna nacque a servizio del Seminario diocesano istituito nel 1567 dal cardinale Gabriele Paleotti. Attualmente è collocata nell'edificio di Piazzale Bacchelli, sede del Seminario dal 1932, costruito per volere dell'Arcivescovo cardinale Giovanni Battista Nasalli Rocca, al quale è stata intitolata la sala di consultazione.
L’attività che l’istituto svolge è di carattere prevalentemente conservativo e dal 2011 la biblioteca gestisce anche i tre fondi della Biblioteca arcivescovile di Bologna. Il Fondo Oppizzoni è costituito dalla donazione, effettuata nel 1594, della biblioteca personale del cardinale Paleotti. Questo primo nucleo si è arricchito poi con le successive donazioni dei cardinali Lambertini e Oppizzoni. Nel 1856 ne fu pubblicato il catalogo ad opera di Luigi Frati.
Il Fondo Breventani è costituto dalla biblioteca personale di don Luigi Breventani, sacerdote e studioso bolognese, mentre il Fondo Nasalli Rocca contiene la parte di libri della Biblioteca arcivescovile arrivati dal 1856 in avanti.
Nel 1986 la biblioteca del Seminario era in ristrutturazione e conservava 8.000 volumi, mentre altri 15.000 erano temporaneamente raccolti presso la Biblioteca dell’Istituto per le scienze religiose. Nelle statistiche pubblicate nel 1991 risultava ancora ad uso interno e poteva contare un patrimonio di 30.000 volumi di carattere soprattutto ecclesiastico ma anche di letteratura classica, storia locale, teologia, storia della chiesa e filosofia. Secondo l’annuario del 1995 il patrimonio era di 40.000 volumi e prestavano servizio cinque volontari a tempo pieno. Il responsabile era don Gino Strazzari, il catalogo per autore era parziale. Il regolamento del 2013 prevedeva per la consultazione un limite di 5 pezzi al giorno e concedeva il prestito a domicilio per la durata di 30 giorni, ma ne rimanevano escluse le opere precedenti al 1951.
L’utenza è stata generalmente di tipo interno, e questo comporta che non siano numerose le tracce del passaggio degli utenti ancora conservate in biblioteca, la quale sembra per altro non possedere un proprio archivio. Da quando, nel 2011, le due biblioteche si sono unite, vengono conservate in un faldone le schede delle richieste: è possibile rintracciarvi i dati del richiedente, i dati del volume richiesto e in alcuni casi la lettera di presentazione dell’utente. È attualmente aperta dalle 9-30 alle 13 dal lunedì al giovedì e per accedere è necessario prendere un appuntamento.

Letizia Vagli

Sito della Biblioteca: <https://www.seminariobologna.it/biblioteca>

Anagrafe biblioteche italiane: <https://anagrafe.iccu.sbn.it/isil/IT-BO0639>

 

Biblioteche in Emilia-Romagna: Bologna, a cura di Enzo Colombo, Bologna, Analisi, 1986, p. 167.

Biblioteche in Emilia-Romagna, a cura di Enzo Colombo, Bologna, Analisi, 1991 p. 265-266.

Annuario delle biblioteche ecclesiastiche italiane 1995, a cura di Luciano Tempestini, Milano, Editrice bibliografica, 1995.

Si ringrazia la dott.ssa Elisa Gamberini

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