Chinello (1975)

Fonte:
1943-1945, Venezia nella Resistenza: testimonianze, a cura di Giuseppe Turcato e Agostino Zanon Dal Bo, Venezia, Comune di Venezia, 1976.

«Passammo la notte sul 26 aprile (del '45), in attesa dell'ordine di uscire per l'insurrezione, nell'officina di Giacomo Tenderini in campo S. Tomà, pronte le armi che ci eravamo man mano conquistate nei mesi precedenti disarmando i fascisti per strada e pronta anche una bandiera rossa con su ricamato in oro «Battaglione F. Biancotto» [...] Nell'attesa, ad un certo momento cominciai a riassumere e a commentare – l'ombra di Marx mi perdoni – il «Manifesto dei comunisti» che avevo letto e riletto alla Marciana – chissà come tradotto – in un volume di una collana fascista di economia. Quelli che, con pazienza, mi ascoltavano erano tutti, o quasi tutti, giovani operai.»

(Cesco Chinello, Nella Resistenza: prime esperienze politiche, in: 1943-1945, Venezia nella Resistenza: testimonianze, p. 495-501: 498).

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