Pavese (1929)

Fonte:
Cesare Pavese, Lettere 1924-1944, a cura di Lorenzo Mondo, Torino, Einaudi, 1966.

«Egr. Profess.,
il Prof. Aldo Ricci, cui mi sono rivolto per aiuti bibliografici intorno a una tesi di laurea sulla poesia di Walt Whitman, mi ha scritto dell'assoluta insufficienza in materia delle biblioteche di Firenze e mi consiglia di rivolgermi a Lei che, mi dice, ha relazioni colla Biblioteca Americana di Roma.
Le sarei gratissimo se Ella volesse interessarsi a questa mia ricerca e vedere se esistono in Roma, – ed eventualmente come sarebbe possibile consultarli – i saggi whitmaniani di almeno i seguenti autori:
[...]
Gratissimo le sarò quindi se Ella mi potrà fornire una quantunque piccola indicazione.
Le chiedo scusa del disturbo che Le reco, ma la povertà in materia delle nostre biblioteche è tale che in tutta Italia non credo esista una copia pubblica delle prose di W. W. e non parlo poi delle riviste dove pure sono disseminati molti tra i piú notevoli di questi studi.»
(Cesare Pavese, minuta di lettera a un professore non identificato, [Torino ottobre? 1929], p. 148).

«Le sono molto grato della Sua cortese risposta e indicazione bibliografica intorno a W. Whitman. Grazie al Suo aiuto prezioso potrò guidarmi con maggior sicurezza nel campo ancor incolto della critica whitmaniana.
Ora, siccome io intendo darmi a fondo allo studio della letteratura americana ed essendo nelle solite strettezze bibliografiche, ardisco di chiederLe un altro disturbo, confidando nella Sua grande cortesia.
Desidererei sapere a titolo d'informazione quali delle seguenti opere possiede la Biblioteca Americana, quasi tutte, al solito, essendo irreperibili in Italia e costosissime dall'America.»
(Pavese, minuta di lettera a un bibliotecario non identificato, [Torino] 29 novembre [1929], p. 161).

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