Biblioteca comunale Passerini-Landi (Piacenza)

Biblioteca comunale di Piacenza

Biblioteca comunale Passerini-Landi
Biblioteca comunale Passerini-Landi

Ferdinando di Borbone, duca di Parma e Piacenza, istituì nel 1774 la "Biblioteca Reale" piacentina con sede nel collegio di San Pietro, utilizzando la dotazione libraria appartenuta alla libreria dei Gesuiti. Iniziò però a funzionare effettivamente nel 1778, quando Cristoforo Poggiali venne nominato bibliotecario e venne redatto il primo regolamento. In questa prima fase la biblioteca rimaneva aperta dal 3 novembre all’8 settembre: l’apertura coincideva con quella delle scuole e anche il fatto che rimanesse aperta tutti i giorni «prendendo norma dal Calendario Scolastico» lascia pensare che fosse un servizio pensato soprattutto per la popolazione studentesca. L’accesso era consentito a «ogni onesto Cittadino e a tutta la Scolaresca» per cinque ore complessive, tre al mattino e due al pomeriggio. Il prestito era ammesso, purché a «Persona cospicua e sicura».
Nel 1791 venne fusa con la Biblioteca Passerini, e nel 1811 dichiarata "Comunitativa" affidandone l’amministrazione al Comune di Piacenza. Lo statuto del 1878, deliberato dal Consiglio comunale, modificò il nome dell’ente che si intitolò "Biblioteca Passerini-Landi", il cui patrimonio si aggirava negli anni 1810-1811 intorno ai 7.000 volumi. Il regolamento del 1887 vietava, salvo eccezione e con uno speciale permesso, sia al bibliotecario che al suo vice di allontanarsi dalla città anche quando la biblioteca era chiusa, così come al Custode, che aveva anche l’obbligo di non lasciare il suo alloggio durante la notte. Lo stesso regolamento stabiliva l’apertura della biblioteca per undici mesi l’anno, dal 15 ottobre al 15 settembre, con il seguente orario: per i primi sei mesi dalle 10 alle 15 e dalle 18 alle 21; dal 16 marzo al 15 settembre dalle 9 alle 16. I lettori dovevano firmare l’apposito registro segnalando i dati del volume richiesto. I libri concessi in lettura contemporaneamente erano 5 e il distributore doveva annotare “non dato”, qualora il volume non fosse disponibile, mentre “reso”, indicava la restituzione del libro. Nella sala di lettura erano presenti anche il registro dei desiderata e dei reclami, dove i lettori potevano fare le loro segnalazioni sottoscrivendoli. Il bibliotecario era tenuto a compilare statistiche mensili, semestrali e annuali della lettura e il primo mese di ogni anno doveva redigere una relazione illustrativa dei dati rilevati. Il prestito era concesso solo alle persone indicate all’art.7 dello statuto (professori e maestri, membri della Commissione amministratrice e a chi ricevesse uno speciale permesso da quest’ultima) e per non più di 20 giorni. Per ottenerlo era necessario compilare un apposito stampato coi dati relativi al volume e con firma del richiedente in modo da servire come ricevuta del libro. Inerentemente al prestito venivano conservati in biblioteca due registri: uno conteneva i titoli dei volumi dati in prestito in ordine alfabetico; l’altro era il registro cronologico del prestito compilato sulla scorta delle schede, con la data di restituzione ed eventuali danni. Le statistiche pubblicate nel 1893 ci informano che rimaneva aperta 6 giorni a settimana e che gli utenti in un anno erano stati 8987.
La biblioteca è rimasta nel Palazzo del Collegio di S. Pietro ininterrottamente dalla sua apertura fino al 1985, quando è stata chiusa per lavori di restauro, per essere riaperta nell’aprile del 1998. Nel 1991 erano aperte in sostituzione due sedi provvisorie. La sezione antica era aperta su appuntamento, mentre quella moderna osservava il seguente orario: da lunedì a giovedì 8,30-12,45 e 15,15-17,45, venerdì e sabato 8,30-12,45. Nel periodo estivo rimaneva aperta solo la mattina, eccetto il giovedì. La collezione poteva contare 210.000 volumi e le opere che potevano essere richieste in prestito erano 3 per un periodo non superiore ai 20 giorni. Nel 1996 furono 22.000 i lettori e 2.800 i prestiti.
La biblioteca Passerini-Landi, a testimonianza della storia e della cultura della cittadina, si è venuta configurando nei secoli quale biblioteca generale con indirizzi specialistici e più recentemente come biblioteca di pubblica lettura.

Letizia Vagli


Sito della Biblioteca: <http://passerinilandi.piacenza.it/>

Anagrafe biblioteche italiane: <https://anagrafe.iccu.sbn.it/isil/IT-PC0030>

 

Biblioteche in Emilia-Romagna, a cura di Enzo Colombo, Bologna, Analisi, 1991 p. 739-741.

Le grandi biblioteche dell'Emilia-Romagna e del Montefeltro: i tesori di carta, a cura di Giancarlo Roversi, Valerio Montanari, Casalecchio di Reno, Grafis, 1991, p. 101-113.

Regolamento della Biblioteca comunale piacentina Passerini-Landi, Piacenza, Tip. Marchesotti e C., 1887.

Statuto della Biblioteca comunale piacentina Passerini-Landi, Piacenza, Tip. F. Solari di Gregorio Tononi, 1898.

Biblioteca comunale Passerini-Landi - entrata
Biblioteca comunale Passerini-Landi - sala di lettura

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