Biblioteca comunale di Palermo

Biblioteca comunale Leonardo Sciascia, Biblioteca comunale di Palermo in Casa Professa

Biblioteca comunale di Palermo
Biblioteca comunale di Palermo

A Palermo mancava una biblioteca di proprietà pubblica dove tutti potessero avere accesso e pari opportunità. La comunale venne quindi costituita già nel 1760 come Pubblica libreria del Senato di Palermo, grazie alla volontà del fondatore Alessandro Vanni, principe di San Vincenzo e inizialmente ebbe sede nel palazzo del duca di Castelluccio in via Macqueda. Il 1° settembre 1760 venne aperta, ma ancora al 1° giugno dell’anno successivo non possedeva più di 1915 volumi. Nel 1774 ricevette «due stanze» della Casa professa dei Gesuiti cambiando quindi sede. Nel marzo 1775 doveva già essere aperta al pubblico nella nuova sede, ma la solenne inaugurazione avvenne il 25 aprile.
Il regolamento del 1830 andò a modificare i precedenti e le consuete cinque ore di apertura distribuite tra mattina e pomeriggio, vennero estese a sette ore continue. Fu aumentato il numero di bibliotecari e dei subalterni e fu introdotto, a questo proposito, il concorso aperto a tutti per accedervi.
Celebre fu il discorso tenuto presso la Casa professa nel 1875 – in ricorrenza del centenario dell’apertura – dal capo bibliotecario (vincitore del concorso) e abate Gioacchino Di Marzo. Grazie ad esso possiamo ricostruire il percorso compiuto dalla biblioteca nei primi cento anni di vita e veniamo informati del fatto che proprio per volontà del direttore venne compilato il grande indice generale alfabetico a schede di tutti i volumi ad uso pubblico. Sempre sotto la sua direzione crebbe l’affluenza annuale dei lettori: dal 1872 al 1873 furono 16.102; mentre dal 1873 al 1874 furono 19.150; e nei primi 4 mesi del 1875 si registra un aumento di 442 lettori. Morto Di Marzo, nel 1916, si aprì una crisi che in concomitanza con la guerra fece ridurre il personale tanto da bastare appena al quotidiano servizio di lettura. Nel 1926 la biblioteca rimase aperta solo 7 mesi e i lettori furono 3.043, mentre nel 1927 furono 5.272, nel 1928 furono 12.848, nel 1929 furono 15.008, nel ’30 furono 17.932 e fino al novembre dell’anno successivo i lettori raggiunsero quota 17.881.
Alla vigilia della Seconda guerra mondiale le condizioni tornarono soddisfacenti rispetto a efficienza, sede e attrezzature. Nella relazione condotta dal 1932 al 1940 si può infatti leggere che nel 1932 furono 23.000 i lettori, mentre nel 1938 furono 33.152: risultato che venne raggiunto grazie alla migliorata efficienza della biblioteca. L’edificio aveva però bisogno di interventi strutturali e il terremoto del 1940 obbligò alla chiusura temporanea. Dopo la guerra e i conseguenti bombardamenti che la investirono si resero necessari rilevanti lavori alla struttura che servirono anche a rendere la sede più adeguata alle mutate esigenze della biblioteca e si riuscì ad «apprestare una decorosa sala per la lettura serale».
Nel 2021 l’istituto è stato intitolato allo scrittore siciliano Leonardo Sciascia.

Letizia Vagli 

Sito della Biblioteca: <http://librarsi.comune.palermo.it/polo/biblioteche-del-polo/biblioteca-comunale-in-casa-professa/biblioteca/home/>

Anagrafe biblioteche italiane: <https://anagrafe.iccu.sbn.it/isil/IT-PA0063>

 

Primo centenario della Biblioteca comunale di Palermo: addi 25 aprile 1875: relazione, poesie, iscrizioni, Palermo, Tip. del Giornale di Sicilia, 1875.

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