Faenza

Faenza
Faenza

«Ricordo una vecchia città, rossa di mura e turrita, arsa su la pianura sterminata nell'Agosto torrido, con il lontano refrigerio di colline verdi e molli sullo sfondo. Archi enormemente vuoti di ponti sul fiume impaludato in magre stagnazioni plumblee: [...] e del tempo fu sospeso il corso.»

(Dino Campana, La notte, nei Canti Orfici).

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