Contini (1940)

Fonte:
Domenico De Martino, «Come il cane che ha perso il padrone». Corrispondenza Giorgio Pasquali-Gianfranco Contini (1935-1952), «Strumenti critici», 9, n. 3 (settembre 1994), p. 387-439.

«’Iοῦ ἰοῦ, carissimo,
sono arrivato un paio d’ore dopo la partenza del tuo treno: incrociato a Stresa, mi pare. Ero stato un giorno e mezzo a Milano, per collazioni in Ambrosiana. M’è spiaciuto proprio.
In Friburgo continua la Begeisterung per te, dal padre [Jean] de Menasce e universale. Ho visto la stupenda Reinhart. Direi quasi che Chardin ne è il re, come Konrad Witz della sorella.
Ciao, forse arrivederci presto.»
(Gianfranco Contini, cartolina a Giorgio Pasquali, Domodossola 28 gennaio 1940; p. 397)

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