Pascoli (1905-1909)

Fonte:
Giovanni Pascoli, Lettere agli amici lucchesi, a cura di Felice Del Beccaro, Firenze, Le Monnier, 1960.

«Ti aspetto. Gabriele Briganti ha due libri (in tre volumi) da consegnarti per me. Fa dunque presto.»
(Giovanni Pascoli, cartolina a Alfredo Caselli, [Castelvecchio di Barga 5 marzo 1905], in Lettere ad Alfredo Caselli (1898-1910), edizione integrale a cura di Felice Del Beccaro, [Milano], Mondadori, 1968, p. 688. Il volume delle Lettere agli amici lucchesi ne comprende solo una scelta).

«Dire a Gabriele, se in questi giorni è aperta la biblioteca e quando si chiuderà.
Dirgli, che mi provveda, intanto, se non proprio i libri almeno cataloghi e indicazioni di libri di Folklore; novelline, superstizioni, costumi popolari etc.: specialmente stranieri
(Pascoli, biglietto a Caselli, [Castelvecchio luglio/agosto 1905?], ivi, p. 725).

«Domani, lunedí, poco dopo mezzogiorno, passeremo da Lucca, diretti a Pistoia Bologna. Avremo con noi certi libroni (quelli della Bibl. di Brera li abbiamo spediti per p.p. al comm. Fumagalli) degli italiani all'estero [...]».
(Pascoli, cartolina a Caselli, [Barga 5 novembre 1905], ivi, p. 717).

«Passa l'acclusa nota a Gabrielino, e fa che risponda subito subito. Io qua non ho carte né giornali per riscontro.»
(Pascoli, lettera a Caselli, Bologna 24 febbraio 1906, ivi, p. 734. La nota è quella trascritta di seguito).

«Mio buon Gabriele, ho bisogno che ella mi trovi subito le date dei seguenti fatti:
Quando (giorno, mese, anno) il principe Giorgio si diresse con la flotta ellenica verso Creta?
Quando (giorno, mese, anno) morì a Domokós Antonio Fratti?
Quando (giorno, mese, anno) morì Manlio Garibaldi?
Quando finì la guerra di Cuba, e furono riportate le ceneri di Colombo?
Quando fu ucciso re Umberto? In che numero del Marzocco fu stampato il mio inno?
Può trascrivermi il preambolo in prosa che c'era stampato [il seguito della frase è cancellato].
Quando il ritorno della spedizione artica di Luigi di Savoia?
Quando fu inaugurato in Messina il monumento alle batterie siciliane?
[...]
Se qualche data non può essere da lei completata, la mandi come può, ma subito.
Mi trovi nella Minerva settimanale del Garlanda la nota che misi alla poesia – A Ciapin – e me la trascriva.»
(Pascoli, lettera a Gabriele Briganti, [Bologna 24 febbraio 1906], in Lettere agli amici lucchesi, p. 356-357. L'edizione comprende solo una scelta delle lettere a Briganti conservate).

«Ho scritto a Gabrielino. Farà?»
(Pascoli, lettera a Caselli, [Castelvecchio] 22 marzo 1907, in Lettere ad Alfredo Caselli, p. 763. Pascoli aveva chiesto a Briganti, con una lettera del 20 marzo non inclusa nel volume di Lettere agli amici lucchesi, pubblicazioni sulla Versilia per preparare la commemorazione di Carducci).

«Mio caro buon Gabriele, io avrò bisogno martedì dopo Pasqua a Lucca, dove sarò di passaggio, di qualche libro. Sarebbe bene tenerli pronti sin d'ora, specialmente se la biblioteca sarà chiusa quel giorno. Avrò bisogno di elementi storici e coloritivi della battaglia di Legnano e in generale del carroccio e più in generale di istituzioni militari e politiche, imperiali e comunali.
Avrò bisogno di monografie e biografie storiche del nostro risorgimento... Ma forse di queste farò a meno.
Avrò bisogno di Sofocle. Il mio l'ho a Bologna.
Avrò bisogno sopra tutto di Gabriele il buono, di Gabriele il savio, di Gabriele il bravo, di Gabriele padre di Giovannino. Ai quali mando ringraziamenti e saluti.»
(Pascoli, lettera a Briganti, Barga 27 marzo 1907, in Lettere agli amici lucchesi, p. 359).

«Caro Alfredo, partiamo domani mercoldí 3, e passeremo da Lucca verso il tocco pomeridiano. Porteremo i libri di Gabrielino. [...] Avvisa il gentile Brigantino. Vorrei parlargli.»
(Pascoli, cartolina a Caselli, [Bologna 2 luglio 1907], in Lettere ad Alfredo Caselli, p. 767).

«Nel caso, dunque, probabile che quest'altro anno io non sia piú professore a Bologna, in te, oso credere, l'entusiasmo per Bologna diminuirebbe... L'essere poi invece, per buona parte dell'anno, a Castelvecchio, e di quando in quando qualche settimana a Lucca per studi in biblioteca, [...] ti farebbe, sin d'ora, apparire piú bella la libreria a Lucca con succ. a Massa, o viceversa...»
(Pascoli, lettera a Caselli, [Bologna 11 marzo 1909], ivi, p. 824).

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