Gariboldi (1944)

Fonte:
Deportazione e internamento militare in Germania: la provincia di Modena, a cura di Giovanna Procacci e Lorenzo Bertucelli, Milano, UNICOPLI, 2001.

«Arriviamo così alla fine dell’inverno del ‘44: ultima fase della prigionia. Sapevamo dalle notizie provenienti ormai anche dai tedeschi stessi che il fronte si avvicinava. Seguivamo questo movimento sulle cartine che ci eravamo fatti noi stessi traendole da libri. S’era costituita una bella biblioteca nel campo con tutto quello che queste 15.000 persone si erano portate dietro, c’erano le cose più strane, dai classici ai fumetti, da trattati di archeologia o di astronomia a libri in varie lingue, si era messo tutto insieme e si poteva andare a prendere qualcosa da leggere quando si voleva.»

(Intervista a Mario Gariboldi sull’internamento subito nei campi di concentramento in Polonia e Germania, pubblicata in Deportazione e internamento militare in Germania, p. 127-138: 136. Il passo si riferisce alla permanenza nel campo XB di Sandbostel).

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