Pancrazi (1947-1952)

Fonte:
Benedetto Croce - Pietro Pancrazi, Caro senatore: epistolario (1913-1952), Firenze, Passigli, 1989.

«Come può capire, ho accolto con molta festa la sua idea di ripubblicare nella collezione in ventiquattresimo l'Aristodemo di Carlo Dottori. Metteremo il testo in composizione appena Lei ce l'avrà mandato o indicato, e provvederemo noi con ogni cura alla revisione delle bozze. Intanto faccio cercare alla Nazionale di Firenze se c'è l'edizione del 1657, o quella del 1725: ma, ripeto, aspettiamo istruzioni.»
(Pietro Pancrazi, lettera a Benedetto Croce, Camucia (Cortona) 17 giugno 1947, in Caro senatore, p. 180. Croce possedeva la prima edizione).

«Caro Senatore,
Le mando un saluto dalla biblioteca di Giosuè Carducci. Vedo tra i libri l'Intermezzo di Heine, tradotto dal Del Re, donato da Lei il 15 agosto 1897.»
(Pancrazi, cartolina a Croce, Bologna 15 ottobre 1952, ivi, p. 203).

Relazioni