Mommsen (1885a)

Fonte:
Theodor Mommsen, Lettere di Theodor Mommsen agli Italiani, a cura di Marco Buonocore, Città del Vaticano, Biblioteca apostolica vaticana, 2017.

«Alcuni giorni fa, il Papa passava per la Biblioteca Vaticana ad ora insolita per lui, ad un’ora ch’è data agli studii dei manoscritti. Mi trovavo lì; ed essendo occupato nei miei lavori, mi alzai per fare il mio saluto, un po’ più tardi degli altri frequentanti la Biblioteca.
Da questo fatto i giornali cattolici tedeschi – che io non amo e che mi rendono la pari – hanno voluto fare apparire da parte mia una mancanza di riverenza al sovrano de’ cattolici, di cui in quel momento ero ospite, non meno ridicola che indegna.
Quelli articoli li ho lasciati correre. In Germania si sa quanto valgono; e non avrei creduto, non essendo io affatto sconosciuto in Italia, che sarebbero stati riprodotti qui.
Ora però, siccome questo è avvenuto, prego la vostra signoria di dar pubblicità a questa mia, non protesta, che non occorre, ma preghiera, affinché cotesti articoli non si ristampino ancora senza accennare alla fonte impura da cui vengono. Questo basta.»

(Theodor Mommsen, lettera a Michele Torraca, Roma 12 maggio 1885, p. 1013).

L’episodio, ricordato anche da Pierre de Nolhac nei Souvenirs d’un vieux romain, ebbe vasta risonanza sulla stampa tedesca e italiana. Tra gli articoli pubblicati in Italia, la vicenda venne segnalata sulle pagine de «L’Osservatore romano» del 14 maggio 1885.

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