Prezzolini-Croce (1910)

Fonte:
Benedetto Croce - Giuseppe Prezzolini, Carteggio, a cura di Emma Giammattei, Roma, Edizioni di storia e letteratura; Lugano, Dipartimento della pubblica educazione del Cantone Ticino, 1990

«Ho parlato con [Romain] Rolland a Parigi che mi ha detto, fra le altre cose, che la biblioteca musicale di Napoli si trova in uno stato indecente, e che a un suo scolaro, ora in Italia, certo Prumes [?] vengono [sic] rifiutato ogni manoscritto. Rolland che conosce bene le biblioteche musicali di Italia dice che bisognerebbe far cessare questo sconcio, il quale permette anche la facile emigrazione in America di preziosi manoscritti musicali. Nessun controllo viene esercitato. Appena io avrò documenti aprirò una campagna. Intanto ho consigliato lo scolare di Rolland a rivolgersi a lei. E le sarò grato se lei mi saprà dire qualche cosa della questione, forse non nuova neppur per lei.»

(Giuseppe Prezzolini, lettera a Benedetto Croce, Firenze 27 marzo 1910, p. 246)

 

«Carissimo amico,
[...] Ciò che dice il Romain Rolland non mi stupisce. A capo del Conservatorio di Napoli è un eccellente gentiluomo, di specchiata probità, il Duca del Balzo, il quale, per altro, ha cieca fiducia nel bibliotecario Rocco Pagliara: una mia vecchia conoscenza, che non sono riuscito a conoscere ancora bene. Certo, è geloso, puntiglioso, prepotente, e diffidente. Né ha mostrato mai di aver competenza negli studi di storia musicale. Se lo scolaro del Rolland si dirige a me, procurerò di appianare le difficoltà, adoperando un po’ di diplomazia. Magari, potrò condurlo io stesso dal Pagliara, e, se sarà il caso, dal Del Balzo»

(Benedetto Croce, lettera a Giuseppe Prezzolini, [Napoli] 28 marzo 1910, p. 247)

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