Baldini (1960)

Fonte:
Ritratti su misura di scrittori italiani: notizie biografiche, confessioni, bibliografie di poeti, narratori e critici, a cura di Elio Filippo Accrocca, Venezia, Sodalizio del libro, 1960.

«Nelle vacanze dell'ultima classe del ginnasio la scoperta della poesia di Carducci mi abbacinò e per un buon tempo tutti gli altri scrittori italiani antichi e nuovi persero ai miei occhi ogni valore. In liceo m'ebbi un compagno, l'ottimo Beniamino De Ritis di Ortona a Mare, che mi invogliò a tener dietro ai fascicoli della «Critica», che avrei trovato nella sala dei periodici della Biblioteca nazionale di Roma, e poi a quelli del «Leonardo» di Papini, e infine alla «Voce» di Prezzolini, e poi mi segnalò gli articoli di critica che uscivano nella «Stampa» di Torino: di Borgese. Il dèmone della critica cominciò a mordermi a fondo. La mia innocenza di lettore fu irrimediabilmente compromessa da tutte quelle letture. Carducci e la sua poesia restarono in alto, bene in alto, ma i nuovi scrittori mi dettero la sottile coscienza di sentirmi «contemporaneo» di qualcuno. Per Papini e per Borgese mi sarei allora buttato nel fuoco.»

(Antonio Baldini, testimonianza per Ritratti su misura, p. 42)

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