Gobetti-Prezzolini (1920)

Fonte:
Gobetti e "La Voce", a cura di Giuseppe Prezzolini, Firenze, Sansoni, 1971.

«le sarei molto grato se mi volesse fare un grande favore.
Devo preparare per la collez. di Codignola una bibliografia del Laberthonnière da aggiungere alla traduzione di Le Réalisme Chrétien et l'idéalisme grec. Ho fatto lo spoglio completo degli «Annales de philosophie Chrétienne» (1897-1913) ma qui a Torino non ho potuto rintracciare né la «Revue Pratique d'Apologétique», né il «Bulletin de la Semaine», ai quali pure egli collaborava. [...]
Scusi la seccatura che le procuro. Lei vede bene che non deriva da pigrizia perché ciò che potevo trovare l'ho cercato.»
(Piero Gobetti, cartolina a Giuseppe Prezzolini, Torino 7 settembre 1920, in: Gobetti e "La Voce", p. 32).

«Qui a Roma la «Rev. prat. d'ap[ologétique]» e il «Bull. de la Semaine» non si trovano nelle biblioteche ordinarie ma soltanto nell'Istituto biblico. Se credi spero di poterci fare una ricerca, ma mi assicurano che non si troverà nulla del Laberthon., essendo quelle riviste in mano di ortodossi.»
(Prezzolini, cartolina a Gobetti, Roma 10 settembre 1920, ivi, p. 33).

Prezzolini e Gobetti si erano conosciuti a una riunione organizzata da Gaetano Salvemini nel maggio 1919 alla Biblioteca filosofica di Firenze:

«Credo che lo conobbi a Firenze durante una riunione di «unitari», cioè di lettori ed amici della «Unità» del Salvemini, e stringemmo subito amicizia. Mi permetto di sorridere pensando che in quella riunione si trovavano Ojetti, Salvemini, Gobetti ed io. È molto naturale che non ne sia escito fuori nulla. Era nell'immediato dopoguerra, mi pare nel 1919. Il locale quello della Biblioteca Filosofica di Piazza Donatello, che probabilmente vide altre riunioni di gente bene intenzionata ma egualmente sgradita agli Italiani e politicamente inefficace.»
(Giuseppe Prezzolini, Testimonianza, «L'illustrazione italiana», 24/31 dicembre 1950, poi in: Gobetti e "La Voce", p. 166-171: 166).

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