Allason, Barbara

Nome
Barbara Allason
Data di nascita
12/10/1877
Data di morte
20/08/1968
Barbara Allason
Barbara Allason

Nata a Pecetto Torinese nel 1877, si trasferì in tenera età a Napoli dove frequentò le scuole e si iscrisse alla Facoltà di Lettere e filosofia. Già nel corso degli anni universitari iniziò a collaborare con riviste quali «Nuova Antologia» e «Nouvelle Revue», e per motivi di studio frequentò numerose biblioteche universitarie e in particolare quella dell'Istituto italiano di studi germanici a Roma. A Napoli conobbe Benedetto Croce e fu assidua frequentatrice di Palazzo Filomarino. Concluse il percorso di laurea a Torino, discutendo una tesi con il germanista Arturo Farinelli nel 1913.
A distanza di un anno dalla laurea iniziò ad insegnare a Torino presso i licei classici D’Azeglio e Cavour, collaborando pure durante la Prima guerra mondiale come corrispondente di guerra per la «Gazzetta del popolo» e «La Stampa». Nel 1921, mentre assumeva la direzione della Società di Cultura di Torino, pubblicò il suo primo romanzo dal titolo Quando non si sogna più. Dopo aver prestato servizio presso il liceo scientifico Galileo Ferraris dal 1924 fino al 1928, prese avvio la sua carriera universitaria presso l’Università degli studi di Torino, ruolo da cui venne dispensata l’anno successivo a causa di incompatibilità con il regime. Le costò il licenziamento, in particolare, una lettera di solidarietà inviata a Benedetto Croce dopo gli insulti che questi ricevette in occasione della discussione in Senato dei Patti lateranensi.
Fedele amica di Piero Gobetti e convinta antifascista – militò nel gruppo Giustizia e Libertà, provando tra l’altro a far evadere Ernesto Rossi durante gli anni della prigionia –, venne arrestata dall’OVRA nel 1934. Dopo la Liberazione si dedicò con rigore e amore all’attività di traduzione e studio, appassionandosi agli autori tedeschi e in particolare a Goethe, Nietzsche, Schiller e Lessing, dei quali curò le pubblicazioni in lingua italiana.
Assunta all’Istituto Pascoli nel 1936, frequentò la Biblioteca Hertziana di Roma e la Bayerische Staatsbibliothek di Monaco di Baviera, pubblicando nel 1946 il volume autobiografico Memorie di un’antifascista e nel 1950 Vecchie villevecchi cuori. Partecipò alla fondazione del Centro Studi Piero Gobetti nel 1961 e morì qualche anno dopo a Torino, nel 1968.
Le carte della Allason sono conservate presso il Centro Studi Gobetti di Torino.

Giulia Di Perna

 

Lucia Strappini, Allason, Barbara, in: Dizionario biografico degli italiani, vol. 34, 1988.

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