Venturi-Pavese (1945-1946)

Fonte:
Cesare Pavese, Officina Einaudi: lettere editoriali 1940-1950, a cura di Silvia Savioli, introduzione di Franco Contorbia, Torino, Einaudi, 2008.

«Accetto volentieri l’incarico per la prefazione alla corrispondenza Tocqueville-Gobineau. Non ho il testo, lo cercherò. Avrò bisogno di venti giorni di tempo dopo aver trovato il libro che, se non riesco a pescare vi richiederò. Quando mi mandi il testo di Humboldt? Ne ho bisogno per cominciare l’altro lavoro.»
(Franco Venturi, lettera a Cesare Pavese, Torino 22 agosto 1945, p. 166. Venturi aveva proposto di tradurre una scelta dei diari di Wilhelm von Humboldt).

«Si sta cercando per te nelle biblioteche romane il testo di Humboldt.»
(Pavese, lettera a Venturi, Roma 28 agosto 1945, p. 171).

«Mi par di vederti, solo in biblioteca, a fare le tue risate cavalline.»
(Pavese, lettera a Venturi, Milano 13 agosto 1946, p. 239. In quel periodo Venturi era a Parigi, dove è indirizzata questa lettera).

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