Svevo Fonda Savio (1979)

Fonte:
Testimonianze e ricordi sul Gabinetto scientifico letterario G. P. Vieusseux, scritti da Carlo Cordié ... [et al.], raccolti da Marco Marchi, Firenze, Gabinetto G. P. Vieusseux, 1979.

«L'anno sveviano è stato per me un anno denso di lavoro, ma costellato da grandi gioie. [...]
Ma un'altra causa di commozione è stato l'incontro con un vecchio amico: il Gabinetto Vieusseux. Infatti durante la prima guerra mondiale io mi trovavo a Firenze, profuga da Trieste. Diciottenne e assetata di letture e di studi venni indirizzata da un'amica al Gabinetto Vieusseux. Si trattava allora di una grande e ben fornita biblioteca circolante, della quale divenni assidua cliente; e la strada che conduceva dal mio albergo alla Via dei Vecchietti divenne per me un percorso abituale.
Non posso descrivere la mia meraviglia nel vedere il cambiamento radicale del Gabinetto Vieusseux, nel mio ricordo biblioteca circolante ed ora diventato un grande centro culturale: e questa cultura esso non la tiene gelosamente per sé ma la irradia nel mondo.»

(Letizia Svevo Fonda Savio, in: Testimonianze e ricordi sul Gabinetto scientifico letterario G. P. Vieusseux, p. 13).

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