Tilgher (1911)

Fonte:
Benedetto Croce - Adriano Tilgher, Carteggio Croce-Tilgher, a cura di Alessandra Tarquini, Bologna, Il Mulino, 2004.

«La colpa del ritardo non è mia. Nessuna Biblioteca di Roma possiede la edizione delle opere di Descartes curata da Adam e Tannéry. E su questa edizione io ho lavorato, e su questa debbo continuare a lavorare. L'ho fatta chiedere a prestito dall'Alessandrina, ma finora nulla. Che cosa ci posso fare? Nel frattempo cercherò di scrivere quelle note, per le quali non mi occorre di tutta necessità quell'edizione, ma per le altre?»
(Adriano Tilgher, lettera a Benedetto Croce, [Roma] 24 maggio 1911, p. 140. Tilgher era stato trasferito all'inizio del mese dalla Biblioteca nazionale di Torino alla Biblioteca universitaria Alessandrina di Roma).

«Per la seguente parte delle Meditazioni (Obbiezioni e Risposte), è inutile che mi s'inviino le bozze per ora, essendo nell'assoluta impossibilità di correggerle, per mancanza del testo su cui ho lavorato. Oggi stesso è stato spedito a Parigi l'ordinativo dell'edizione Adam - Tannéry, e non so quando arriverà: quello che ci è voluto per ottenere dal mio direttore questa concessione, lo sanno solo Dio e Cartesio, ch'è presso di lui in cielo. La Bibl. Naz. di Torino mi ha inviato a prestito il Cartesio, ma in linea eccezionale e per pochissimi giorni, ed oggi stesso l'ho rimandato. Quindi vedete in che modo sto conciato. Speriamo che venga subito a Roma l'edizione del Descartes. Fra una ventina di biblioteche che sono in Roma, nessuna possiede l'edizione nazionale di Descartes! Vergogna! Già, ho trovato qui nelle biblioteche una enorme disorganizzazione ed una fenomenale baraonda.»
(Tilgher, lettera a Croce, [Roma] 31 maggio 1911, p. 141-142).

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