Croce (1966)

Fonte:
Benedetto Croce, Memorie della mia vita: appunti che sono stati adoprati e sostituiti dal «Contributo alla critica di me stesso», a cura dell'Istituto italiano per gli studi storici, Napoli, 1966.

«Passai a Roma due anni, il 1884 e il 1885, e sono fra i più malinconici della mia vita [...]
Molte ore intanto passavo in ricerche, spesso mal condotte, alla Biblioteca Casanatense (servita ancora in quel tempo da frati domenicani, e fornita soltanto di penne d’oca!); e imparavo da me la tecnica della ricerca, e i sussidii bibliografici.»

(Benedetto Croce, Memorie della mia vita, p. 12-14. Questo testo è datato 10 aprile 1902).

«Negli anni 1888-90 in ispecie condussi la vita di un vecchio. Abitavo sul Vomero (non c’era colà ancora la funicolare), e la mattina di buon’ora mi recavo all’Archivio di Stato, e di là alla Società Storica, e spesso nel pomeriggio alla Biblioteca Brancacciana: la sera, o a piedi o sull’asino, tornavo a casa. Ero come assopito in quelle ricerche sul passato, di cui indagavo volentieri anche i pettegolezzi e gli aneddoti».
(ivi, p. 15).

«Nel 1900 con una serie di articoli misi fine alla pessima amministrazione del Museo Nazionale di Napoli condotta da quel buon uomo del De Petra; e l'anno prima aveva fatto una simile mossa contro l'amministrazione della Biblioteca Nazionale, diretta dal Fornari. Per la Biblioteca Nazionale non ottenni effetto immediato; ma, morto il Fornari, si è ora in via di pieno rinnovamento.»
(ivi, p. 19).

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