Fabietti (1937)

Fonte:
Alberto Petrucciani, Le biblioteche italiane durante il fascismo: strutture, rapporti, personaggi, in: Das deutsche und italienische Bibliothekswesen im Nationalsozialismus und Faschismus: Versuch einer vergleichenden Bilanz, herausgegeben von Klaus Kempf und Sven Kuttner, Wiesbaden, Harrassowitz, 2013, p. 67-107.

«Fasci, Dopolavori, case dei Balilla, ecc. hanno, in generale, biblioteche che adempiono ad una semplice funzione decorativa, ma non funzionano, o funzionano in esiguo numero ed irregolarmente. Se si facesse un’inchiesta controllata per sapere quante sono le biblioteche, quanti libri posseggono, quanto spendono per i rifornimenti e le rilegature, quante hanno un orario di servizio di prestito e quale, quante hanno personale dotato di un minimo di nozioni tecniche che affidino di una sufficente [!] organizzazione e di un utile funzionamento, e quanti, infine sono i volumi distribuiti in lettura nell’ultimo anno, mese per mese, si avrebbero risultati disastrosi. Molte biblioteche che non servono a nulla, molte altre che di bibl. hanno soltanto il nome, e molto spreco inutile di mezzi.»

(Ettore Fabietti, cartolina a Luigi De Gregori, Milano 5 giugno XV [1937], conservata nell’Archivio dell’Associazione italiana biblioteche, Carteggio di Luigi De Gregori, citata in Alberto Petrucciani, Le biblioteche italiane durante il fascismo: strutture, rapporti, personaggi, in: Das deutsche und italienische Bibliothekswesen im Nationalsozialismus und Faschismus: Versuch einer vergleichenden Bilanz, herausgegeben von Klaus Kempf und Sven Kuttner, Wiesbaden, Harrassowitz, 2013, p. 67-107: 95).

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