Biblioteca Chigiana (Roma)

Biblioteca Chigiana
Biblioteca Chigiana

Formatasi nel XVII secolo a partire dalla collezione del cardinale Fabio Chigi, poi divenuto papa Alessandro VII, la Biblioteca Chigiana è stata una delle più importanti biblioteche principesche romane. Costituita da quasi 4.000 manoscritti e più di 300 incunaboli, oltre che da preziosi autografi e lettere di sovrani e pontefici, ha avuto sede nello storico edificio sito tra piazza Colonna e via del Corso.
Il catalogo della biblioteca fu stampato a Roma nel 1764 a cura dell'orientalista Stefano Evodio Assemani.
Nel 1918 la Chigiana fu acquistata dal governo italiano e poco dopo aperta agli studiosi. Divenuto il Palazzo sede del Ministero delle Colonie e dal 1922 del Ministero degli Esteri, Mussolini cedette a titolo gratuito la biblioteca alla Vaticana. Come condizione della donazione il governo italiano ottenne tra l'altro la riduzione del periodo di chiusura estiva e l'estensione dell'orario di apertura della Vaticana.

Enrico Pio Ardolino

Luigi De Gregori, Chigiana, Biblioteca, in: Enciclopedia italiana di scienze, lettere ed arti, 10: Chib-Compe, [Roma], Istituto Giovanni Treccani, 1931.

Maria Cristina Misiti, "Strena ad Petrum": la Chigiana e il Vaticano: storia e documenti inediti, in: Miscellanea Bibliothecae apostolicae Vaticanae, 7, Città del Vaticano, Biblioteca apostolica vaticana, 2000, p. 245-302.

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