Laurini (1897-1908)

Fonte:
Carteggio Croce - Laurini, con un'appendice di scritti di Gerardo Laurini, a cura di Gianluca Genovese, Napoli, Bibliopolis, 2005.

«Rileggendo i miei scartafacci, in cui son notati gli appunti, che prendevo nei lunghi colloquii col De Sanctis, ho trovato che quando egli era esule in Piemonte ebbe una fiera polemica letteraria col [Francesco] Trinchera (credo, il lessicografo), il quale, trasceso in plateali impertinenze alla maniera napoletana, fu ridotto al silenzio dal nobilissimo silenzio dell’illustre critico, le cui risposte, che si possono trovare nei giornali di Torino del ’54 o del ’55, erano sennate e serene, degne d’un galantuomo. Vedi tu di procurarti codesti giornali. Scrivi a Torino o alla Biblioteca Vittorio Emanuele di Roma, ove si conservano, parmi, le collezioni di tutti i periodici del vecchio Piemonte. La polemica dové essere assai interessante.»
(Gerardo Laurini, lettera a Benedetto Croce, [Napoli] 20 maggio 1897, pp. 9-10).

 «Se non mi è dato vederti, converso però teco in ispirito, cioè leggo spesso la tua Critica nel liceo Genovesi. Ci trovo delle cose belle e sennate. L’ultimo tuo articolo sul Bonghi mi è piaciuto moltissimo.»
(Gerardo Laurini, lettera a Benedetto Croce, Napoli, 29 aprile 1908, p. 66).

Gerardo Laurini, ultimo e fedele discepolo di Francesco De Sanctis, ha intrattenuto un trentennale carteggio (dal 1889 al 1921) con Benedetto Croce. Il riferimento di Laurini al saggio di Croce è a: Ruggero Bonghi e la scuola moderata, «La Critica», 6 (1908), pp. 81-104.

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