Calvino (1979a)

Fonte:
Italo Calvino, Romanzi e racconti, edizione diretta da Claudio Milanini, a cura di Mario Barenghi e Bruno Falcetto, Vol. 2, Milano, Mondadori, 1992.

«L'apparecchio sta atterrando: non sei riuscito a finire il romanzo Sul tappeto di foglie illuminate dalla luna di Takakumi Ikoka. Continui a leggere scendendo la scaletta, nel bus che attraversa il campo, nella coda per il controllo dei passaporti e la dogana. Avanzi reggendo il libro aperto davanti ai tuoi occhi, quando qualcuno te lo sfila di mano, e come all'alzarsi d'un sipario vedi schierati davanti a te poliziotti bardati di bandoliere di cuoio, ferrati d'armi automatiche, dorati d'aquile e spalline. [...]
– Sequestrato, signore. Quel libro in Ataguitania non può entrare. È un libro vietato. [...]
– Lascia perdere, – sussurra una voce dietro di te. – Non ti ci mettere, con questi. Per il libro non ti preoccupare, ne ho una copia anch'io, parleremo dopo... [...]
Dopo aver frugato nelle sue borse, Corinna ne tira fuori un libro e te lo dà.
– Ma non è questo, – dici, vedendo sulla copertina un titolo e un nome d'autore sconosciuti: Intorno a una fossa vuota di Calixto Bandera. – È un libro di Ikoka che m'hanno sequestrato!
– È quello che ti ho dato. In Ataguitania i libri possono circolare solo con copertine finte. [...]
[...]
– Sta' tranquillo e aspetta. Continua a leggere il tuo libro.
– Accidenti! L'ho perso quando m'hanno liberato, no, arrestato...
– Non importa. Quella in cui andrai ora è una prigione modello, con una biblioteca fornita delle ultime novità.
– Anche i libri proibiti?
– E dove si dovrebbero trovare, i libri proibiti, se non in prigione?
[...]
– Lei ha fatto reclamo alla biblioteca del carcere, per un volume incompleto, – dice l'alto ufficiale seduto dietro un'alta scrivania.
Tiri un respiro dì sollievo. Da quando un guardiano è venuto a chiamarti nella tua cella e t'ha fatto attraversare corridoi, scendere scale, percorrere anditi sotterranei, risalire gradini, attraversare anticamere e uffici, l'apprensione ti metteva addosso brividi e vampate di febbre. Invece, volevano semplicemente rispondere al tuo reclamo per Intorno a una fossa vuota di Calixto Bandera. Al posto dell'ansia, senti risvegliarsi in te il disappunto che t'ha preso quando ti sei visto in mano una copertina scollata che teneva insieme pochi quinterni sfilacciati e logori.
– Certo che ho fatto reclamo! – rispondi. – Vi vantate tanto della biblioteca modello del carcere modello, e poi quando si va a chiedere un volume regolarmente schedato in catalogo, si trova un mucchietto di fogli sfasciati! Domando io come potete proporvi la rieducazione dei detenuti con questi sistemi!
L'uomo alla scrivania si toglie lentamente gli occhiali. Scuote il capo con aria triste. – Non entro nel merito del suo reclamo. Non è di mia competenza. Il nostro ufficio, pur avendo stretti rapporti tanto con le carceri quanto con le biblioteche, s'occupa di problemi più vasti.»

(Italo Calvino, Se una notte d'inverno un viaggiatore, p. 820-822, 825-826. Il romanzo è stato pubblicato per la prima volta da Einaudi nel 1979).

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