Zangrandi (1962c)

Fonte:
Ruggero Zangrandi, Il lungo viaggio attraverso il fascismo: contributo alla storia di una generazione, Milano, Feltrinelli, 1962.

«Chi voglia documentarsi al riguardo e individuarne la parte che migliaia di uomini di cultura – antifascisti di dopo il 25 luglio ’43 – ebbero, prima di quella data, nell’educazione fascista del popolo e dei giovani, con conferenze, monografie, volumi, ecc., dovrà prendersi il disturbo di consultare la collezione della rivista Educazione Fascista, divenuta dopo il ’34 Civiltà Fascista, organo ufficiale di quell’Istituto [nazionale di cultura fascista] e, piú ancora, gli “atti ufficiali” che, anno per anno e provincia per provincia, furono pubblicati e dovrebbero rintracciarsi nelle varie biblioteche dalle quali ancora non siano stati fatti sparire, come in parecchie – a quanto mi risulta – è già accaduto.
Devo anzi segnalare, per inciso, che l’“opera di epurazione” delle biblioteche italiane è notevolmente avanzata. E non solo per i citati documenti. Diecine di volumi, di monografie, di riviste che figurano nei cataloghi risultano “mancanti” quando li si chieda in lettura; e diecine di quotidiani e periodici recano la traccia di frettolose operazioni chirurgiche, effettuate a colpi di lamette da barba.»

(Ruggero Zangrandi, Il lungo viaggio attraverso il fascismo, p. 367. Al fenomeno l'autore accenna di nuovo alle p. 370 e 393. La prima edizione dell'opera uscì alla fine del 1947 con la data del 1948).

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