Marinari, Attilio

Nome
Attilio Marinari
Data di nascita
10/07/1923
Data di morte
20/02/2000
Attilio Marinari
Attilio Marinari

Nacque il 9 luglio 1923 a Montella, in Alta Irpinia, da famiglia non agiata.
Compì gli studi primari nel paese natale, concludendo il ginnasio a Sant’Angelo dei Lombardi nel 1939 e frequentando poi il liceo classico “Pietro Colletta” di Avellino, diplomandosi nel 1942. Si iscrisse alla facoltà di Lettere classiche all’Università di Napoli e nel 1947 si laureò col massimo dei voti. Nel 1949 vinse il concorso per l’insegnamento nei licei ed ebbe il primo incarico di docenza nel bresciano, presso il liceo classico di Desenzano del Garda. L’anno successivo chiese e ottenne il trasferimento presso il liceo classico di Avellino, dove insegnò italiano e latino sino al 1960, per poi diventare preside in varie scuole campane. Dal 1972 sino al 1989, anno del collocamento a riposo, fu preside del liceo classico “Mamiani” di Roma. In questi anni, specie durante quelli “caldi” della contestazione studentesca, l’operato di Marinari si distinse non solo per una spiccata apertura verso le problematiche giovanili e per il costante dialogo con la popolazione studentesca, ma in particolare per la riorganizzazione dell’attività didattica e collegiale in forme originali e creative, fortemente antiburocratiche.
A partire dalla metà degli anni Cinquanta, congiunta all’attività di insegnamento fu quella di critico letterario, filologo e storico. Oltre agli studi sulla Scapigliatura e in particolare su Emilio Praga, dedicò pagine fondamentali – anche su impulso decisivo dell’amico e maestro Carlo Muscetta – a Francesco De Sanctis. Dopo l’edizione de Il viaggio elettorale e del Dossier Capozzi collaborò all’edizione nazionale delle opere di De Sanctis pubblicando dapprima le lezioni e gli scritti giovanili e successivamente una parte consistente dell’epistolario. Sulla scia degli studi di Benedetto Croce e Muscetta, dedicò anche numerosi saggi e raffinate cure editoriali, tra gli anni Settanta e Ottanta, alla vita e all’opera dello scrittore calabrese Vincenzo Padula.
Iscritto inizialmente al Partito comunista italiano, fu a più riprese consigliere comunale e assessore al paese natale, per poi passare, dopo i fatti d’Ungheria del ’56, al Partito socialista italiano (dove militò nella corrente di sinistra capeggiata da Riccardo Lombardi). Con l’elezione di Bettino Craxi a segretario del Psi decise di ritornare nel Pci di Berlinguer.
Per gli studi dedicati a Francesco De Sanctis frequentò assiduamente la Biblioteca Provinciale di Avellino, e a Napoli, la Biblioteca Nazionale.
Morì a Roma l’11 febbraio 2000.

Enrico Pio Ardolino

 

Enrico Pio Ardolino, Attilio Marinari, in: L’Élite irpina: centocinquanta biografie, 1861-2016, a cura di Guido Melis e Antonella Meniconi, Napoli, Editoriale scientifica, 2019, pp. 302-304.

 

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