L'edificio

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Palazzo Morpurgo venne edificato sul un lotto di terra che la famiglia acquistò dagli eredi di Apollonia Enenkel nel 1870. Prima di iniziare i lavori di edificazione del palazzo che oggi si affaccia su via Imbriani, gli edifici preesistenti furono demoliti.

Giacomo e Carlo Morpurgo affidarono, nel 1875, l’edificazione della propria dimora cittadina all’architetto Giovanni Andrea Berlam (Trieste 3 luglio 1823 – ivi, 11 giugno 1892) che lavorò, per questo progetto, in collaborazione con il figlio Ruggero (Trieste, 20 settembre 1885 – ivi, 12 ottobre 1920).

Il palazzo doveva ospitare entrambe le famiglie: Carlo ed Emma abitarono al primo piano, mentre Giacomo e Fanny, con i figli Mario e Matilde, al secondo. Il terzo piano fu, invece, diviso in due appartamenti da affittare mentre, le ampie stanze del pianoterra erano pensate per essere date in locazione.

Alla morte di Emma, ormai vedova di Carlo, l’appartamento del primo piano passò in eredità alla sorella Fanny che, dopo il suo decesso avvenuto nel 1938, lasciò tutto ai figli.

Mario Morpurgo, rimasto unico erede, nel 1941 redasse testamento lasciando le collezioni al Comune di Trieste; oggi la dimora è aperta al pubblico.


Bibliografia essenziale

- L. Resciniti, Una dimora borghese nella Trieste dell'ottocento: il Civico museo Morpurgo, in Shalom Trieste: gli itinerari dell'ebraismo, Trieste 1998, pp. 259-270
- A. Stepancich, Il Museo Morpurgo di Trieste: da residenza borghese a realtà museale, tesi di laurea in Museologia, Facoltà di Lettere e Filosofia, Università degli Studi di Trieste, relatore M. De Grassi, correlatore E. Lucchese, a.a. 2003-2004