Pasquale Revoltella

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(Venezia, 16 giugno 1795 – Trieste, 8 settembre 1869)

Pasquale Revoltella arrivò a Trieste insieme alla madre nel 1796 ed avviò una carriera lavorativa dalla veloce ascesa. Il passaggio dall’ambito commerciale a quello finanziario gli permise di arricchirsi in breve tempo ed entrare così a fare parte dell'élite cittadina. Dal 1808 lavorò presso diverse case di commercio, tra cui quella di Teodoro Necker dove ebbe un rapido avanzamento professionale. Nel 1835, avviò una propria impresa con sede presso Casa Fontana, dove visse fino al 1859 con la madre.

Gli anni trenta videro il grande slancio della carriera di Pasquale Revoltella: nel 1832 divenne socio delle Assicurazioni Generali, dal 1835 si impegnò nella fondazione della Società di Navigazione del Loyd Austriaco, ricoprì incarichi quali agente della Arnstein und Eskels, seconda casa bancaria di Vienna in città. Successivamente diventò azionista della Società Triestina di Belle Arti, consigliere comunale, deputato di borsa e, dal 1838 fino alla morte, direttore delle Assicurazioni Generali.

A partire dagli anni cinquanta del XIX secolo gli interessi di Pasquale Revoltella si ampliarono anche verso l’estero e si impose come acceso sostenitore della costruzione del Canale di Suez. Nel 1861 intraprese un viaggio in Egitto per conto del Lloyd Austriaco, diventando in seguito vicepresidente della Compagnia Universale di Suez.

Nel 1860 fu oggetto di uno scandalo per corruzione, malversazioni e truffa ai danni dell’Impero. Venne processato e incarcerato per alcuni mesi ma in seguito fu completamente scagionato da ogni accusa e riabilitato.

Per i suoi meriti nel 1850 ottenne il titolo di Cavaliere dell’Ordine Imperiale di Francesco Giuseppe mentre, nel 1867, quello di Barone.

Pasquale Revoltella, che non si era mai sposato, nel 1869, dopo una lunga malattia, morì senza eredi nella sua villa fuori città. Tutti i cittadini di Trieste parteciparono ai funerali.

Il barone occupava un posto importante anche nella vita mondana della città: spesso apriva a feste e ricevimenti il palazzo che si era fatto erigere nel 1853 nel centro cittadino, vantava amicizie molto influenti tra cui quella con l’Arciduca Ferdinando Massimiliano d’Asburgo, Ludovico Von Bruck, Francesco Gossleth, titolare della più prestigiosa falegnameria cittadina, e lo storico Pietro Kandler. 
Negli anni cinquanta del XIX secolo avviò, nella periferia triestina, i lavori di costruzione della sua villa dominicale detta “Villa al Cacciatore” oggi Villa e Parco Revoltella.

Pasquale Revoltella si distinse anche nell’ambito culturale e filantropico; nel 1850 con Francesco Gossleth fondò una scuola privata e gratuita di disegno. Nel 1866, con la redazione del suo testamento, donò le proprie residenze al comune di Trieste.

"Coerentemente al segreto pensiero che era in me sino dal primo istante in cui mi accinsi all'erezione del mio palazzo di abitazione, lo lascio franco di passività e tasse alla città e rispettivamente al Comune di Trieste, a condizione che sia destinato e conservato con carattere di fondazione perpetua da annotarsi nelle pubbliche tavole ad uso esclusivo di in istituto di belle arti, delle quali fui sempre amantissimo, che porti perennemente il nome Museo Revoltella e che sia giornalmente aperto sotto la disciplina di pubblico accesso". 
(Testamento di Pasquale Revoltella, Archivio del Civico Museo Revoltella)

Nel 1866 istituì la Fondazione Revoltella con l’incarico di acquistare nel tempo opere d’arte contemporanea a fini educativi e di costituire un corso superiore d’istruzione nelle scienze su basi pratiche, considerato precursore dell’Università di Trieste.


Bibliografia essenziale

- Il Voyage en Egypte (1861-1862) di Pasquale Revoltella, a cura di G. Cervani,  Trieste 1962, pp. 70-88; 277-282
- M. Masau Dan, Pasquale Revoltella, imprenditore e mecenate tra Trieste e Suez: mostra sul personaggio e la sua città in Itinerari del Friuli Venezia Giulia, Udine 1995, pp. 11-12
- Pasquale Revoltella, 1795-1869: sogno e consapevolezza del cosmopolitismo triestino, catalogo della mostra a cura di M. Masau Dan (Trieste, Civico Museo Revoltella), Tavagnacco 1996, pp. 11-266.

TITO AGUJARI, Ritratto di Pasquale Revoltella, 1862Joseph Kriehuber, Pasquale Revoltella, litografia

Pasquale Revoltella