Mostre realizzate

La guerra di Abele – Il mondo dei vinti durante la Grande Guerra, con uno sguardo al presente. I documenti conservati nelle biblioteche di Scienze sociali

La prima guerra mondiale rappresenta un punto di rottura radicale rispetto alle tradizionali modalità di conflitto, per il coinvolgimento massiccio della popolazione civile e per il ruolo decisivo della propaganda. Trattandosi di caratteristiche drammaticamente attuali, la mostra si muove tra passato e presente e si concentra sulla vita di tutti quegli attori che la guerra moderna travolge: gli Abele privi di voce, spesso dimenticati dalla storiografia ufficiale.

Lavoro e società: Il '900 attraverso i documenti dell'Istituto per gli Affari Sociali

La mostra ha lo scopo di valorizzare e testimoniare l'attività svolta dall'Istituto per gli Affari sociali (IAS) attraverso l'esposizione di una selezione di documenti e di materiali bibliografici. Attraverso riviste, manifesti, lastre fotografiche su vetro e documenti d'archivio si offre uno spaccato del lavoro come fattore costitutivo della societò italiana dell'epoca, per come restituito da un istituto che si muoveva tra la propaganda e la divulgazione scientifica. 

Roberto De Visiani nelle carte d'archivio dell'Orto botanico di Padova

La mostra è dedicata all’importante figura di Roberto De Visiani, nato nel 1800 in Dalmazia e prefetto dell’Orto botanico dell’Università di Padova dal 1836 al 1878, anno della morte. Botanico dai vasti interessi letterari, De Visiani visse a Padova la turbolenta stagione risorgimentale di metà Ottocento, rilanciando in chiave moderna l’attività scientifica del plurisecolare Orto di Padova. Le diverse sezioni della mostra offrono un percorso affascinante attraverso le carte scientifiche e personali di De Visiani, da poco riordinate e digitalizzate e provenienti dall’archivio storico dell’Orto botanico dell’Università di Padova. Il progetto di valorizzazione, riordino e inventariazione di questi importanti materiali è stato promosso dal Centro di Ateneo per le Biblioteche con la collaborazione dell’Archivio generale di Ateneo e il coordinamento scientifico di Elena Canadelli. Oggi gran parte dell’archivio è liberamente accessibile su Phaidra.

Alpha Beta. Aprendere il greco in Italia. 1360-1860. 

La mostra "Alpha Beta. Apprendere il greco in Italia. 1360-1860" (Biblioteca Nazionale Braidense, 29 settembre-9 dicembre 2023) ripercorre in 70 volumi di straordinaria rilevanza una storia di 500 anni e unica nel suo genere: la trasmissione ininterrotta del greco in Italia da metà Trecento in avanti. Muovendo dagli interrogativi del presente sull'utilità dell’insegnamento della lingua greca nel nostro sistema scolastico, il percorso si articola attorno alle tappe fondamentali della vita culturale della penisola, dalla Firenze umanistica fino alla Milano del Romanticismo. I visitatori, siano essi studenti attualmente alle prese con la materia o più maturi estimatori della classicità, potranno non solo riscoprire questa gloriosa tradizione in tutta la sua complessità, ma anche rivivere gioie e dolori di coloro che, nei secoli, si sono cimentati con l’apprendimento del greco.

Quegli ultimi 600 giorni tra propaganda di regime e realtà storica

In occasione dell'anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale, nel 1995 l'Archivio di Stato di Rovigo ospitò una mostra sugli ultimi seicento giorni di guerra. Nella ricerca del consenso della popolazione, sempre più sfiduciata e stremata, giocò un ruolo fondamentale la propaganda, imperniata sui richiami alla Patria e alla famiglia, ma anche sull'ideologia razzista e sulla denigrazione del nemico. L'immagine offerta dalla stampa e dal Nucleo di Propaganda della Repubblica Sociale Italiana, tuttavia, appariva ben diversa dalla realtà quotidiana, fatta di editti e proclami, rastrellamenti e bombardamenti, sospetti e delazioni, ma anche di piccoli e grandi atti di eroismo e generosità, segno di un'umanità mai sopita. A distanza di quasi trent'anni, si è deciso di trasformare il catalogo pubblicato all'epoca in una versione digitale della mostra originaria, aggiungendo dove possibile le immagini dei documenti alle didascalie edite nello strumento cartaceo.

MANZONI, 1873-2023. La teste orribile flagello tra vivere e scrivere

In occasione delle celebrazioni nazionali per il 150° anniversario dalla morte di Alessandro Manzoni. A cura di Marzia Pontone, direttrice scientifica della Biblioteca Nazionale Braidense, con Giuliana Nuvoli e Marco Versiero, l’esposizione, allestita nella Sala Maria Teresa della Biblioteca Nazionale Braidense, va oltre la ricostruzione biografica e intellettuale a carattere commemorativo, ma costruisce un inedito percorso espositivo, omaggiando la spiccata sensibilità morale di Manzoni, storico erudito della peste e suo appassionato narratore, collocandosi dentro una più universale prospettiva, capace di stimolare una corale riflessione sulla recente esperienza della pandemia Covid-19.

Un filo d’oro (1900-1938): la collezione Prutscher di libri viennesi per bambini

Dal 26 gennaio al 15 aprile 2023 la Biblioteca Nazionale Braidense ha ospitato la mostra “Un filo d’oro (1900-1938): la collezione Prutscher di libri viennesi per bambini”, una rassegna che ha come nucleo principale l’importante donazione di 143 libri, 13 leporelli e 178 cartoline appartenuti all’architetto viennese Otto Prutscher e alle sue due figlie Helly e Ilse alla Braidense da parte della nipote dell’architetto, Beba Restelli. Il lascito trova nella Braidense la sua perfetta collocazione riconnettendo i libri viennesi con la Biblioteca, creata dall’imperatrice austriaca Maria Teresa d’Asburgo nel 1770. Il dipinto dell’Imperatrice a firma di Agostino Comerio e i lampadari a goccia in cristallo di Boemia costituiscono una naturale cornice storica per la collezione e la mostra di libri illustrati di Otto Prutscher.   

..Si Fa Swing! Vita, parole e musica di Lelio Luttazzi

La mostra, curata dalla Bibloteca statale Stelio Crise di Trieste ripercorre le tappe più significative della vita dell’artista triestino, mettendo in risalto il poliedrico talento che lo ha reso celebre a livello nazionale e internazionale. Le sezioni VITA, PAROLE E MUSICA forniscono una visione d’insieme sui diversi ambiti in cui Lelio Luttazzi si è espresso nel corso della sua vita artistica.

Donum scientie. L'evoluzione della medicina nelle raccolte librarie dell'Università degli Studi di Perugia

Concluse nel 2022 le celebrazioni per il VII centenario della scuola medica perugina, a decorrere dalla littera solemnis data il 18 febbraio 1321 ad Avignone, con la quale il papa Giovanni XXII concedeva allo Studium di Perugia la facoltà di addottorare i meritevoli in medicina e arti liberali, un'esibizione virtuale propone un percorso tra esemplari di opere che hanno segnato la storia della Medicina, dall'antica Grecia alle moderne Neuroscienze e alla Psichiatria, un contributo bibliotecario alle celebrazioni dell’Ateneo valorizzandone il patrimonio librario.

Saul Steinberg Up Close

La mostra realizzata con MOVIO  “Saul Steinberg Up Close”, è un omaggio agli otto anni milanesi di Saul Steinberg. Una rassegna che celebra la collezione, recente dono della Fondazione Saul Steinberg alla Biblioteca Nazionale Braidense. Una mostra che ha aperto nuove prospettive su un artista, attivo su molteplici fronti (dalle riviste ai murales, passando per le scenografie) e per questo difficilmente classificabile. La donazione è costituita soprattutto da disegni. Ad arricchirla ci sono opere realizzate con timbri, oggetti di legno, lastre di metallo, maschere di carta e piccole pitture ad olio. Tutte  documentano l’instancabile abilità di uno dei più grandi disegnatori americani del XX secolo. A caratterizzarlo è la capacità di utilizzare le tecniche e gli stili più differenti, in un continuo processo di invenzione. I disegni di Steinberg passeggiano, volano, volteggiano, si accartocciano, fuggono. Le sue linee sono profondamente comunicative, sia che catturino l’imperscrutabile sguardo di Van Gogh o il sorriso languido di una giovane donna sdraiata su un divano. La produzione di Steinberg, notevole per la sua varietà, trasmette una visione artistica coerente e coinvolgente. Le sue opere entrano con forza nel contesto del vitale e dinamico mondo letterario milanese dell’anteguerra, in cui la Biblioteca Braidense svolse un ruolo rilevante, una storia che collega artisti a libri, passioni a luoghi, persone a idee. 

Novecento di contrabbando: storie di confine durante la Seconda guerra mondiale

Questa Mostra p​ropone una selezione di documenti volti a gettare luce sulla situazione economica, politica e militare in provincia di Sondrio durante la Seconda Guerra Mondiale. In questo periodo, oltre all’esportazione abusiva di me​rci, si segnala anche l’espatrio clandestino di persone in cerca di salvezza da un destino incerto, come ad esempio i disertori alla leva e gli ebrei colpiti dalle leggi razziali. I documenti selezionati offrono uno spaccato della s​ocietà tra il 1943 e il 1945, disorientata dopo l’8 settembre 1943 e stremata per i disagi derivanti dal secondo conflitto mondiale.

Adrinetbook Cultural Itineraries

Itinerari culturali realizzati nell'ambito del progetto europeo Adrinetbook.

L'antico Palazzo Martinengo: storia e vicissitudini di un palazzo nobiliare

La mostra, curata dalla direttrice Tiziana Marino e dalle archiviste Gloria Camesasca e Mariagrazia Carlone, include una selezione di testimonianze volte ad illustrare alcuni episodi significativi della storia del palazzo oggi sede, al terzo piano, della Sala Studio e degli uffici dell’Archivio di Stato di Sondrio. Sono esposti pergamene, atti notarili, opere letterarie, cartoline d’epoca, mappe catastali e planimetrie risalenti al periodo compreso tra la fine del XVI secolo e il XX secolo. Le prime testimonianze scritte, databili alla fine del Cinquecento, riferiscono di alcune proprietà riconducibili ai nobili Martinengo a Sondrio, nella località detta “in contrada dei Ferrari” o “alle case dei Ferrari” (corrispondente alla zona dove sorge attualmente lo stabile). Nel Seicento il Palazzo fu teatro degli eventi luttuosi del Sacro Macello, residenza temporanea per le monache del monastero di San Lorenzo di Sondrio durante la peste, e poi dimora del Vicario di Valle. Dall’Ottocento fu sede della Delegazione provinciale, ora denominata Prefettura e successivamente, nel XX secolo, alcuni locali furono occupati dal Provveditorato agli Studi per la Provincia di Sondrio. Le mappe esposte consentono di osservare le evoluzioni architettoniche dell’edificio e quelle urbanistiche dell’area limitrofa (con l’attuale Piazza Garibaldi e il ponte sul Mallero) anche a seguito degli eventi alluvionali del 1827 e del 1834.

Agli albori della stampa: le edizioni più antiche della Biblioteca Universitaria di Cagliari

La mostra presenta una selezione degli incunaboli posseduti dalla Biblioteca Universitaria di Cagliari e digitalizzati grazie al contributo della Direzione generale biblioteche e con il supporto tecnico dell'ICCU nell'ambito di un finanziamento triennale destinato alla promozione della lingua e della cultura italiana all'estero. Tra di essi esemplari di assoluta rarità come le Favole di Esopo tradotte in latino da Lorenzo Valla ed edite a Valenza da Lope de La Roca nel 1495, o l’editio princeps della Carta de Logu.

L’IDEA DELLA BIBLIOTECA: La collezione di libri antichi di Umberto Eco alla Biblioteca Nazionale Braidense

La mostra L’IDEA DELLA BIBLIOTECA. La collezione di libri antichi di Umberto Eco alla Biblioteca Nazionale Braidense, realizzata con MOVIO, racconta la prima esposizione al pubblico di una selezione dei volumi antichi, acquisiti dal Ministero della Cultura dalla famiglia Eco nel 2018. Si tratta di 1300 titoli rari, tra cui 36 incunaboli, libri stampati prima del 1500, provenienti dalla Bibliotheca semiologica, curiosa, lunatica, magica et pneumatica come la chiamava il grande intellettuale. La mostra intende celebrare l’importantissima acquisizione dei volumi antichi di Umberto Eco da parte della Braidense, che si concretizza oggi integrando le collezioni già esistenti in biblioteca, a partire da quelle riguardanti le opere del XV e XVI secolo.

Margherita. La biblioteca della Regina Margherita di Savoia

Esposizione permanente della biblioteca della Regina Margherita di Savoia (1851-1926).
Nell’immaginario collettivo Margherita di Savoia ha incarnato, più di ogni altra, un modello esemplare di sovranità, in cui la consapevolezza e l’orgoglio di appartenenza a una delle casate reali più antiche d’Europa si sono coniugati con la vicinanza al popolo, l’interesse verso le istanze dei più bisognosi e una viva passione per la cultura. A tale proposito, la cospicua raccolta libraria collezionata dalla sovrana nell’arco di un’intera vita testimonia il fascino che il mondo intellettuale esercitò su di lei, nonché il gusto eclettico di una donna curiosa, amante della letteratura italiana ed europea, delle arti figurative, della poesia, della musica e degli aspetti più innovativi della società della sua epoca.
Nel corso del 2022, l’intero fondo librario – composto da 13.560 volumi – è stato oggetto di un nuovo ambizioso progetto, promosso dalla Biblioteca Nazionale in collaborazione con Culturalpe s.c., volto alla conservazione, valorizzazione e libera fruizione della raccolta tramite la revisione inventariale e la catalogazione informatica di tutte le opere in essa comprese, in funzione del loro trasferimento dai depositi alla Sala mostre della Biblioteca, secondo un allestimento permanente atto a favorirne una conoscenza quanto più ampia e trasversale possibile. Attraverso inedite linee narrative e l’ausilio di apparati multimediali, i visitatori sono invitati a camminare tra le belle scaffalature del fondo, in cui i libri rispettano l’ordine catalografico voluto dalla sovrana e, grazie alla realizzazione di speciali librerie espositive, possono vedere esposte alcune decine di volumi, scoprendo così i gusti letterari e le relazioni culturali che la Regina Margherita seppe coltivare durante tutta la sua vita.

"A decoro di Schio intellettuale e studiosa". Le collezioni archeologiche nel Museo Civico di Schio

A 110 anni dalla breve parabola del primo Museo Civico scledense, le collezioni archeologiche del Comune di Schio tornano oggi ad essere visitabili grazie a questa mostra virtuale. In occasione della rinascita del Museo Civico, nella sede di Palazzo Fogazzaro, si possono nuovamente apprezzare i reperti archeologici della collezione Cibin, ma anche le monete e le medaglie della collezione Strolin e le imitazioni di vasi greci della collezione Mazzon.

Riscoprendo i parchi della Rimembranza in territorio bresciano: memorie dimenticate dei Parchi della Rimembranza

Progetto didattico realizzato dagli studenti del Liceo Classico Arnaldo di Brescia su un’idea e con il coordinamento della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Brescia. Il percorso formativo, che si sviluppa sull’attività di censimento dei parchi e viali della Rimembranza di Brescia e hinterland svolta nell’ambito del progetto ICCD “Narrando i territori della Grande Guerra”, favorisce la partecipazione attiva alla promozione del patrimonio culturale e al concetto di “memoria” attraverso la conoscenza delle testimonianze storiche ed artistiche presenti nel territorio e la gestione di contenuti digital

Riflessi danteschi dal Fondo Antico dell'Università degli Studi di Perugia

Una selezione di volumi antichi e rari, opere di Dante e su Dante, presenti nei fondi storici dell'Ateneo perugino. La mostra consente di accennare i riflessi del pensiero dantesco sulla cultura, dall'esordio della stampa al primo Novecento.

Tesori danteschi a Piacenza: il Landiano 190, frammenti, incunaboli e cinquecentine

La mostra si inserisce nelle iniziative “Dante e la Divina Commedia in Emilia-Romagna”, un percorso espositivo diffuso promosso dal Servizio Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con la Società Dantesca Italiana. L'iniziativa si snoda lungo le città dell’Emilia-Romagna, in un filo rosso che accomuna tutti gli eventi: lo studio della tradizione e la conservazione delle testimonianze e dei contesti danteschi dal Trecento fino all’Umanesimo. Un viaggio ideale che prosegue oltre, tra testi ed immagini, e che ci porta a condividere lo straordinario patrimonio storico-culturale italiano legato al sommo Poeta. Nella mostra dantesca piacentina, allestita negli spazi della Cittadella viscontea attualmente inclusa nella mole di Palazzo Farnese, il visitatore attraversa le Sezioni in cui sono stati organizzati i documenti originali esposti, introdotto al significato che rivestono le edizioni e gli esemplari quattro e cinquecenteschi della Commedia e di altre opere dantesche o su Dante, del singolare significato dei frammenti manoscritti, e della storia del Codice Landiano. Il percorso è stato arricchito da richiami all'iconografia dantesca, all'illustrazione della Commedia, e da zone ad impatto sensoriale, come l'iniziale 'galleria infernale', centrata sulle incisioni di Gustave Doré della selva e dei mostri, o la 'stanza del cielo,' dedicata a magistrali interventi di miniatori italiani tre e quattrocenteschi. Ciò è tuttora percepibile nel video di Gianluigi Ruzzenenti e di Silvano Tinelli inserito nel sito. L'obiettivo della macchina da presa indugia anche su materiali esposti collegati alle celebrazioni dantesche piacentine del 1921, su rari esempi di grafica pubblicitaria ove viene utilizzata l'immagine del 'divin poeta', e su cartoline da collezione a soggetto dantesco proposte lungo il percorso..

Le gemme di Pavia: Un percorso virtuale tra i codici miniati della Biblioteca Universitaria
La mostra, curata dalla Biblioteca Universitaria di Pavia e dall'Associazione Italiana Manoscritti Datati e realizzata con MoVio, offre immagini di alcuni codici miniati conservati nel fondo Aldini, corredate da schede descrittive con dettagli sulle miniature, storia del manoscritto e relativa bibliografia.

Memorie al femminile: storie di donne nelle carte d'archivio
Questa mostra virtuale riprende ed amplia la mostra documentaria realizzata dall'Archivio di Stato di Sondrio in occasione della giornata “Domenica di carta” del 10 ottobre 2021, iniziativa promossa dal Ministero della cultura per valorizzare l’immenso e prezioso patrimonio archivistico e librario custodito nelle biblioteche e negli archivi dello Stato, sul tema comune "Le storie delle donne nelle carte d'archivio"

I modelli storici del Dipartimento di Matematica: Dalla didattica di fine '800 all'arte moderna
Questa mostra presenta la collezione di Modelli matematici dell'Università di Padova, contestualizzandone la nascita nel mondo accademico dell'Europa di fine ‘800 e motivandone l’utilizzo nell'insegnamento della geometria superiore attraverso le parole e le lettere del Prof. Giuseppe Veronese. Dopo aver ammirato alcuni modelli in gesso e in ferro e filo, riportati all'aspetto originale da due recenti restauri, il visitatore potrà scoprire come questi hanno influito sull'arte europea contemporanea e seguire il processo che ha portato a creare da un semplice modello matematico un comodo oggetto di design ancora oggi in produzione.

Le celebrazioni per i centenari di Dante e i tesori danteschi della Biblioteca Universitaria di Napoli
Nell'anno del settecentenario della morte di Dante Alighieri, la Biblioteca Universitaria di Napoli ha organizzato una mostra sui centenari celebrativi danteschi a partire dal 1821, che conteneva in forma embrionale l’intento celebrativo. Accanto a testi e documenti che testimoniano le celebrazioni del sommo poeta durante i secoli, si possono ammirare alcune tra le edizioni a stampa più antiche e di pregio delle opere di Dante Alighieri possedute dalla Biblioteca. Un percorso filologico e artistico che conduce il visitatore nella storia delle varie edizioni della Commedia, che si intreccia inevitabilmente con le vicende di letterati, artisti e mecenati della cultura.

Nelle sommosse e nelle guerre: gli archivi milanesi durante l'età napoleonica
A 200 anni dalla morte di Napoleone, l’Archivio di Stato di Milano propone una mostra dedicata alle ricadute archivistiche di quel «turbine memorando piombato dalle Alpi», come lo avrebbe definito molti anni dopo il direttore degli archivi governativi lombardi Giuseppe Viglezzi. La mostra segue quattro filoni narrativi intrecciati tra loro: il contesto storico che fa da sfondo alle vicende archivistiche; le vicende interne dell’Archivio, con tutte le contraddizioni di un periodo nel quale l’istituto, non ancora affrancato dalla sua antica veste di Archivio segreto, tentò di aprirsi a un nuovo pubblico di eruditi e studiosi; le peripezie subite dalla documentazione tra Venezia, Parigi, Vienna e molte altre città italiane ed europee; e termina con l’esilio di Napoleone sulla sperduta isola di Sant’Elena. 

Adolfo Rossi, giornalista del Mondo
La mostra ripercorre la vita e l'opera di Adolfo Rossi (1857-1921), personaggio di primissimo piano nell'Italia di fine Ottocento-inizio Novecento. Emigrato poco più che ventenne negli Stati Uniti per sfuggire ad un noioso lavoro d'ufficio, nel 1884 tornò in Patria e si affermò ben presto come giornalista di classe, sempre pronto ad accorrere sui luoghi dei fatti, per osservarli senza pregiudizi e senza censure, e portarli nel più breve tempo possibile a conoscenza del pubblico. Per le sue qualità il Ministero degli Affari Esteri lo arruolò prima tra le file del neo-istituito Commissariato Generale dell'Emigrazione, e quindi come console e ministro plenipotenziario in varie sedi dell'America del Nord e del Sud. La sua straordinaria vicenda, inscindibilmente legata al fenomeno dell'emigrazione italiana, viene raccontata attraverso vignette, ritagli di giornale, fotografie e lettere che permettono di dare uno spaccato unico sulla società italiana e straniera dell'epoca.

La Valtellina ai tempi della pestilenza e del colera
Il percorso espositivo, curato dall'Archivio di Stato di Sondrio, racconta la diffusione delle epidemie che afflissero il territorio della Valtellina tra il XVII e il XIX secolo: la peste e il colera. I documenti esposti includono provvedimenti adottati dalle autorità per evitare il diffondersi dei contagi, salvacondotti, memorie scritte di medici impegnati nella cura dei malati, norme per identificare il colera e preservarsi dal contagio, rimedi e cure per contrastare i sintomi del male.

Donne tra le carte. Le donne nei documenti dell'Archivio di Stato di Milano
Se fino ai tempi più recenti la storia ufficiale è stata scritta per lo più dagli uomini, nei documenti le donne sono comunque molto presenti, o perché è di loro che parlano le carte, o perché ne sono le autrici in prima persona. Non fanno eccezione le fonti dell’Archivio di Stato di Milano: dalle più antiche pergamene agli atti quasi contemporanei, emergono moltissime figure femminili – dai nomi noti o più spesso del tutto sconosciuti – diverse tra loro per ceto, provenienza, attività: dalle monache alle levatrici, dalle artiste alle scienziate, dalle vittime alle autrici di delitti… 

Memoria è futuro Patrimonio in cammino. Generare valore pubblico: percorsi di tutela
La Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Lombardia, con il supporto della Direzione Generale Archivi e in collaborazione con l’Archivio di Stato di Milano, organizza la prima mostra nazionale dei beni archivistici e librari acquistati negli Uffici Esportazione Italiani. La mostra disvela al grande pubblico autentiche meraviglie (documenti, disegni, volumi), scovate negli Uffici Esportazione italiani e, soprattutto, nell’Ufficio Esportazione di Milano (MIBAC – SABAP Milano e SAB Lombardia), nel corso del 2018. 

NERO su BIANCO. Carte d'archivio raccontano Leonardo
La mostra, realizzata presso l’Archivio di Stato di Milano nell’ambito delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, esplora le tracce lasciate dall’artista durante i suoi soggiorni milanesi, e le testimonianze relative alle opere da lui realizzate nella città per un arco temporale di quasi 6 secoli: una documentazione ricchissima, unica e preziosissima, in parte ancora inedita. Punto centrale è il solo documento ad oggi conosciuto dove è presente la firma autografa di Leonardo, da sinistra verso destra: il contratto per la realizzazione della Vergine delle Rocce.

Bari tra Otto e Novecento nelle tavole di Frate Menotti
Il disegnatore satirico Menotti Bianchi (1863-1924), meglio conosciuto come Frate Menotti, per oltre trentacinque anni illustrò gli avvenimenti politici, culturali e mondani del capoluogo pugliese tra Otto e Novecento, mettendone in risalto con ironia e divertimento vizi e ipocrisie e facendo della sua penna uno strumento di critica e denuncia. La raccolta più cospicua della sua produzione è quella posseduta dalla Biblioteca Nazionale di Bari «Sagarriga Visconti Volpi», un corpus di circa 830 tavole tra acquerelli, disegni a inchiostro e litografie.

Animali quadrupedi dal naturale dissegnati, incisi,e miniati con i loro ver colori da Innocente Alessandri, e Pietro Scattaglia: un capolavoro di arte libraria veneziana del Settecento
La mostra virtuale proposta dalla Biblioteca Statale di Macerata, intitolata espone le incisioni degli animali realizzate nel terzo quarto del Settecento da Innocente Alessandri e Pietro Scattaglia; le tavole colorate a mano raffigurano animali noti e meno noti, come il Mapscà, oppure noti sotto altro nome, come il cammello pardo (giraffa) o il tarando (cervo). Poggiati su una nuvola di terreno con notazioni particolareggiate di flora e fauna, elementi scenografici ed architetture di sfondo, gli animali sono spesso raffigurati in pose dinamiche e movimentate. La successiva coloritura all’acquerello ne evidenzia il plasticismo delle forme e i valori di chiaro-scuro della vegetazione. Accompagnano le tavole le descrizioni degli animali basate sulla Histoire Naturelle del Buffon. La Biblioteca espone in quattro bacheche virtuali i quattro volumi che compongono l’opera, con approfondimenti sull’editoria veneziana del Settecento, sulla tecnica dell’incisione e sugli autori.

La biblioteca nella biblioteca: la cultura del dono
Nel pieno della pandemia la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino decide di valorizzare i libri custoditi nei suoi magazzini in 1046 scatole forate.  Si riscoprono così circa 17.000 volumi e 11.000 opuscoli di cui la maggior parte antichi e di sicuro interesse culturale: 556 metri lineari di libri provenienti da tutto il mondo. La vena principale di questo giacimento è costituita dai doni giunti dopo il grande incendio del 1904, nasce così il progetto La cultura del dono. La mostra virtuale  è stata realizzata grazie al contributo della Direzione generale biblioteche e con il supporto tecnico dell'ICCU nell'ambito di un finanziamento triennale destinato alla promozione della lingua e della cultura italiana all'estero (Trasferimenti a istituzioni culturali per l'allestimento di mostre bibliografiche virtuali finalizzate alla promozione della lingua e della cultura italiana all'estero - cap. 3620) 

Il testo decorato: manoscritti miniati nella Biblioteca Statale di Cremona
La mostra virtuale propone alcuni tra i più preziosi e interessanti manoscritti miniati (16 codici dei 39 posseduti e un rotulo) della Biblioteca, alcuni dei quali mai esposti o presentati in tempi ormai lontani; realizzata con il contributo della Direzione generale biblioteche nell’ambito di un progetto finalizzato alla promozione della lingua e cultura italiana all’estero, con il supporto tecnico dell’ICCU, la mostra permette di vedere riuniti per la prima volta i testi decorati del fondo antico Governativo e di quello Civico, che convivono da sempre nella Biblioteca: anche se focalizzata solo su alcuni degli esemplari censiti nella Biblioteca Digitale Italiana, la mostra restituisce appieno la storia del ‘bel libro figurato’ che in Cremona ha origini lontane, nei patrimoni (e nella produzione) di antichi monasteri e di biblioteche nobiliari.

Albergo dei poveri Palermo
Sono trascorsi quasi trenta anni da quando, nel 1988, l’Albergo dei Poveri di Palermo ha aperto per la prima volta i suoi spazi per ospitare la grande mostra di Fernando Botero sul tema de “La Corrida”, organizzata dal Comune di Palermo e dalla Galleria d’Arte Moderna. Da quella data l’imponente complesso monumentale, ubicato poco lontano dalla cinta muraria, è divenuto spazio espositivo che ha accolto grandi mostre. Negli anni ’90 la metà orientale dell’edificio è stata acquisita dalla Regione siciliana e affidata alla gestione dell’allora Assessorato dei Beni Culturali ed Educazione Permanente, che ha affiancato l’organizzazione di importanti convegni (Prima Conferenza Regionale sui Beni Culturali “Opportunità Sicilia – Memoria & Sviluppo”) all’allestimento di grandi esposizioni a partire dal 1988 fino ai nostri giorni. Si è invece del tutto interrotta l’originaria funzione del grandioso complesso settecentesco di accoglienza degli strati sociali più poveri ed emarginati dell’area del palermitano. Le vicende gestionali passate del Reale Albergo sono legate al Servizio Museografico del Dipartimento Beni Culturali e Identità Siciliana e, nel 2016 al Polo regionale di Palermo per i Parchi e i Musei archeologici - Museo Archeologico regionale Antonino Salinas. Recentemente ne ha assunto la gestione il Servizio 35 - Museo Regionale di Arte Moderna e Contemporanea di Palermo.

SIBI ET SUIS_ Ascanio Varese e le raccolte di S. Giovanni di Verdara
La nuova mostra virtuale realizzata da Biblioteca Universitaria di Padova, con l'obiettivo di valorizzare i volumi e le altre collezioni un tempo appartenuti al Monastero dei Canonici Lateranensi di S. Giovanni di Verdara (PD), e la figura dell'Abate Ascanio Varese che nel Settecento custodì e promosse con attenzione particolare la Biblioteca e il "Museo". Alla mostra hanno collaborato anche diverse istituzioni che conservano il patrimonio di dipinti, sculture, gemme, strumenti scientifici e altro ancora, dispersi dopo la soppressione avvenuta per decisione del Senato Veneto nel 1784.

Il Fondo Vittorio Imbriani della Biblioteca Universitaria di Napoli; I libretti popolari e il carteggio di un “misantropo napolitano”
La mostra virtuale conduce i visitatori alla scoperta di un fondo prezioso, composto da una singolare collezione di “Stampe popolari ottocentesche” - libretti, stampe e fogli volanti raccolti e conservati nel tempo da Imbriani e cospicua documentazione etno-antropologica della letteratura popolare – e dal “Carteggio” – corrispondenza che esprime il fitto ed eterogeneo tessuto di relazioni e rapporti che il patriota e letterato costruì ed intrecciò con personalità della società civile, politica e culturale dell'Italia pre e post unitaria. Il Fondo Imbriani è stato donato alla Biblioteca Universitaria di Napoli dalla vedova Gigia Rosnati, il 20 novembre 1861.

Cesare De Lollis: Un maestro in viaggio nell’universo della lingua
Cesare De Lollis, nato a Casalincontrada in provincia di Chieti nel 1863, figlio di Alceste, uomo di cultura legato alle personalità più rappresentative del liberalismo meridionale, incarna perfettamente la figura dello scrittore-viaggiatore cosmopolita, occupando un posto di primo piano nella vita culturale italiana per l’originalità e la profondità del suo pensiero, l’ampiezza degli orizzonti e la varietà degli interessi. La mostra bibliografica virtuale è dedicata alla presentazione della cospicua biblioteca personale delollisiana, entrata nel patrimonio bibliografico della Biblioteca Universitaria Alessandrina nel 1936, dapprima a titolo di deposito ed in seguito come donazione della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma. Essa, oltre a documentare l’attività intellettuale e accademica e i rapporti socio-culturali del possessore, riveste una ragguardevole importanza storica, in quanto testimonianza di aspetti significativi dell’evoluzione della cultura e della civiltà italiana e straniera nel corso dei secoli.

Alexandre Marc: una vita per l'Europa
Il Fondo Marc della Biblioteca “Enrico Barone” - CDE “Altiero Spinelli”
Mostra virtuale che presenta documenti e libri appartenenti al Fondo bibliografico Alexandre Marc custodito e catalogato presso la Biblioteca "Enrico Barone" della Facoltà di Economia dell'Università Sapienza di Roma. Alexandre Marc è stato un maestro del Federalismo europeo, fin dal periodo tra le due Guerre mondiali si è mosso nel pensiero del Federalismo integrale; ha poi collaborato con i diversi padri dell'Unione europea - Altiero Spinelli, Jean Monnet, ecc. - e ha quindi fondato il CIFE (Centre International de Formation Europèenne) per avvicinare le nuove generazioni all'idea di un'Europa unita nella politica, mantenendo le singole peculiarità culturali. La Mostra vuole documentare la vita e il pensiero di Marc attraverso le sue letture e le sue umane collaborazioni con altri politici e pensatori del Federalismo europeo.

Giuseppe De Notaris: Il Fondo librario nella Biblioteca del Dipartimento di Biologia Ambientale, Sapienza Roma
ll Fondo De Notaris comprende 359 libri e 503 opuscoli. Tutto il materiale bibliografico è stato catalogato nell'OPAC del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) e scansionato. Il Fondo De Notaris si compone di opere che il botanico raccolse per tutta la vita, anche quando fu costretto a far fronte a ristrettezze economiche.

I restauri musivi ravennati
La mostra virtuale è stata realizzata grazie al progetto del Servizio Civile Nazionale “SEMI DIGITALI: biblioteche e archivi digitali per la disseminazione della cultura scientifica”. Attraverso la collaborazione tra la Biblioteca di Filosofia e il Sistema Bibliotecario Sapienza è stata selezionata e digitalizzata integralmente l’opera “Monumenti – Tavole storiche dei mosaici di Ravenna” inserita all’interno del Fondo Giovanni Gentile.

Luigi Concetti: Nascita della prima Scuola di Specializzazione in Pediatria a Roma
La mostra virtuale è stata realizzata tramite il progetto del Servizio Civile Nazionale “SEMI DIGITALI: biblioteche e archivi digitali per la disseminazione della cultura scientifica”. La Biblioteca del Dipartimento Materno Infantile e Scienze Urologiche, sede Pediatria, ha deciso di realizzare la mostra denominata "Luigi Concetti: nascita della prima Scuola di Specializzazione in Pediatria a Roma". L’obiettivo ha come scopo quello di presentare e di mettere in risalto la storia della fondazione del polo ospedaliero-universitario Policlinico Umberto I. In particolare, ripercorre la costruzione della Clinica Pediatrica all’interno del polo, una delle prime in Italia, raccontando la storia della creazione attraverso il lavoro svolto dai suoi fondatori, da un piano progettuale ad uno scientifico, con l’analisi delle loro produzioni personali. Questo è stato possibile grazie al vario materiale rinvenuto, che spazia dalle illustrazioni sul Policlinico Umberto I, eseguite dall'architetto Giulio Podesti, progettatore della stessa struttura, fino ai resoconti medici del Concetti, in cui descrive  tutta la sua attività medica e di studio svolta sui suoi pazienti.

L'ingegno va in scena: Il teatro nella Biblioteca centrale della Facoltà di Ingegneria
La mostra è realizzata dalla Biblioteca centrale “G. Boaga” della Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale di Sapienza Università di Roma, in collaborazione con il Servizio Civile Nazionale e il Sistema bibliotecario Sapienza. "L’ingegno va in scena" presenta un percorso sull’architettura teatrale, mettendo in mostra libri antichi che riguardano la costruzione e l’architettura di edifici teatrali. Essi contengono trattati di illustri architetti, planimetrie e prospetti di teatri situati in diverse città italiane, come Roma, Imola, Genova e Palermo, ma anche straniere come Città del Messico e Parigi. L'arco temporale delle date di pubblicazione dei libri selezionati va dal 1739 al 1951.

REPERIO: Musaei Admiranda Contemplator
Questa piccola mostra digitale ha come scopo quello di presentare in breve il lavoro svolto dai volontari del Servizio Civile per il progetto "Digital Library" 2017/2018. La selezione delle immagini utilizzate per questa mostra digitale si è basata su un criterio puramente estetico ed artistico come anche i commenti relativi alle immagini. La finalità di questa mostra è infatti incuriosire un pubblico non predefinito bensì uno più vasto che compranda studenti di varie facoltà e futuri volontari del servizio civile.

Conoscenza e Misericordia: un percorso tra il patrimonio librario della Sapienza
Un’esposizione di libri antichi, dal Cinquecento all’Ottocento, che esplora il dialogo costante tra le conoscenze scientifiche e la cultura della condivisione e disponibilità per l’altro. È questo l’oggetto della mostra, organizzata dal Sistema Bibliotecario della Sapienza, in collaborazione con il Servizio Civile Nazionale, in occasione dell’Anno Giubilare indetto da Papa Francesco. Le biblioteche dell’Università si propongono di presentare un percorso ed una riflessione sul tema della misericordia e della conoscenza mettendo in mostra alcuni libri antichi conservati nelle collezioni della Sapienza. I temi affrontati dalle biblioteche dei Dipartimenti di Biologia Ambientale, Scienze della Terra e Storia della Medicina riguardano lo sviluppo della scienze dell’universo, il rispetto della terra e della natura, poi il tema della carità, declinato attraverso i percorsi della scienza medica, volta a conoscere e curare il corpo e gli stati di emarginazione. La biblioteca del Istituto di Studi Orientali pone in evidenza lo studio delle culture extra-europee, affini con il valore spirituale cristiano della misericordia. Il progetto della mostra include una breve presentazione della Cappella Universitaria della Sapienza, attiva all’interno della Città Universitaria.

Tra le nascoste carte… arti e scienze nelle biblioteche dell’Università di Pisa
Il Sistema Bibliotecario di Ateneo dell’Università di Pisa ha realizzato una mostra virtuale comprendente una selezione di opere tratta dai 26.000 libri antichi, rari e di pregio appartenenti al suo grande patrimonio bibliografico, allo scopo di invitare alla visione la cittadinanza tutta.  Sono stati immaginati cinque percorsi tematici, trasversali rispetto alle discipline di studio, e rispondenti all’esigenza di creare suggestioni e curiosità: Acqua, Flora e Pomona, Animali, Arti e Mestieri Tesori di Pisa. Ogni libro è stato fotografato da professionisti, descritto dal punto di vista catalografico e contenutistico, corredando le schede di un collegamento alla digitalizzazione dell’intero volume (ove presente) e segnalando gli illustratori e incisori delle stampe, nonché la bibliografia sull’argomento. La mostra virtuale comprende anche una sezione dedicata alla storia e alle collezioni delle biblioteche di Ateneo, illustrate anche con immagini d’epoca e video.

Archeologia fuori luogo - Reperti da due continenti nei Musei dell'Università di Padova
Nati come piccole realtà connesse alla didattica universitaria, con i primi decenni del XX secolo, questi Musei videro incrementare le proprie collezioni non solo grazie a ricerche archeologiche condotte in Italia o all'estero, ma anche mediante l’acquisizione di collezioni private, composte da reperti di svariate cronologie e provenienze. Lo studio dei documenti d’archivio, dei reperti e delle loro modalità di conservazione è l'unica via per ricostruire ricerche, scavi, acquisti, scambi e donazioni, che altro non sono se non tessere del più ampio e complesso mosaico che costituisce la storia del Museo di Antropologia e del Museo di Scienze Archeologiche e d'Arte.

Con i libri al fronte:  La memoria degli studenti dell'Università degli Studi di Perugia morti nella Grande Guerra
Con i libri al fronte 1918-2018. La memoria degli studenti dell'Università degli Studi di Perugia morti nella Grande Guerra non è la semplice trasposizione in forma virtuale della mostra allestita presso Palazzo Murena, sede storica dell'Università di Perugia, dal 29 ottobre al 9 novembre 2018, in occasione delle celebrazioni del Centenario della Prima Guerra mondiale. Le digitalizzazioni dei libri e dei documenti selezionati tra il materiale conservato nelle biblioteche e nell’Archivio storico dell’Ateneo ed esposti per l’occasione sono state arricchite in questa versione da una contestualizzazione storica, da ulteriori notizie riguardanti gli studenti, i docenti e l’organizzazione della vita accademica nel periodo del conflitto, da una mappa con i luoghi delle battaglie e da una ricca galleria fotografica.

Natura Naturata. Capolavori librari dell’Università degli Studi di Ferrara
Dal comune intento di diffondere la conoscenza del patrimonio culturale dell’Università di Ferrara nasce una virtuosa collaborazione tra docenti ed allievi del Corso di laurea in Design del Prodotto Industriale, attivo presso il Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara, ed il Sistema Bibliotecario di Ateneo Le soluzioni espositive individuate si sono basate sullo studio di norme e linee guida per la corretta tutela e valorizzazione dei beni librari, così da consentire agli studenti di acquisire specifiche competenze come da preciso intendimento didattico. La mostra rappresenta la sintesi del percorso didattico e di ricerca condotto sui testi ed i luoghi da ottanta studenti insieme ai loro docenti ed in collaborazione con i bibliotecari e prende corpo nella Biblioteca chimico-biologica di Santa Maria delle Grazie, luogo di studio aperto anche ai lettori non accademici grazie alla collaborazione interistituzionale del Polo Bibliotecario Ferrarese, per sottolineare la centralità del patrimonio culturale tangibile e intangibile dell’ateneo ferrarese e con l’intendimento di veicolare agli studenti e a tutti i cittadini e agli studiosi interessati il “mondo” delle collezioni librarie e dei servizi delle biblioteche, insieme al patrimonio storico ed architettonico dell’Ateneo della città di Ferrara.

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ROMA 1849: STEFANO LECCHI, IL PRIMO REPORTAGE DI GUERRA
La mostra vuole rendere possibile la consultazione delle fotografie (carte salate al bromuro di iodio) realizzate nel 1849 da Stefano Lecchi e oggi possedute dalla Biblioteca di Storia moderna contemporanea di Roma e dal Getty Research Institute di Los Angeles. Il pittore e fotografo realizzò a Roma immediatamente dopo la caduta della Repubblica romana quello che è considerato il primo reportage di guerra finora conosciuto. Nella mostra, alle immagini si aggiungono le schede catalografiche delle singole carte salate, le notizie biografiche sul loro autore e sui collezionisti delle fotografie, spesso testimoni o protagonisti degli avvenimenti del tempo, i testi di corredo e di approfondimento con le relative immagini. Spesso il commercio calcografico si servì delle fotografie di Lecchi come base per illustrazioni di ampia tiratura e diffusione già a partire dal 1849. Altre immagini furono realizzate da pittori soldato o da altri artisti contemporanei agli eventi. A tali opere (derivate e contemporanee) vengono dedicate specifiche sezioni. Il lavoro sulle immagini digitalizzate degli originali ha permesso una rilevazione più completa, e per quanto possibile esaustiva, del patrimonio informativo in esse contenute, dando vita, se vogliamo, a un’altra mostra all’interno della mostra stessa.

SCONTRI DI CARTA E DI SPADA: Il DUELLO NELL'ITALIA UNITA TRA STORIA E LETTERATURA
La mostra racconta il sorprendente successo che l'antica pratica del duello incontra in Italia nei decenni successivi all'Unità, a dispetto delle proibizioni legali, dagli ambienti militari alle vecchie e nuove élite politiche, e in ambito borghese, tra giornalisti, avvocati, professionisti. Attraverso i documenti d'epoca, si ricostruiscono il contesto sociale e culturale in cui il duello trova legittimazione e ampia eco mediatica, il dibattito in merito e l'immaginario ad esso legato, veicolato da letteratura, teatro e arti. La mostra virtuale, a cura di Irene Gambacorti e Gabriele Paolini, costituisce lo sviluppo e l'ampliamento della mostra documentaria allestita presso la sede di Lettere della Biblioteca Umanistica dell'Università di Firenze dal 26 settembre al 30 ottobre 2018, e si affianca alla monografia degli stessi autori Scontri di carta e di spada: il duello nell'Italia unita tra storia e letteratura (Pisa, Pacini, 2019), nell'ambito del progetto di ricerca omonimo finanziato dall'Ateneo fiorentino (Progetti competitivi RTD 2016).

PIETRA, CARTA, CARBONE. Frottages delle stele antropomorfe preistoriche dal Fondo Oeschger-Hugentobler a Saint-Martin-de-Corléans (Aosta)
La mostra virtuale, realizzata nell’ambito del progetto nazionale del Ministero per i beni e per le attività culturali e del turismo denominato “500 giovani per la cultura”, valorizza un materiale documentario particolarissimo, i frottages su carta, realizzati da Ernesto Oeschger e Elisabetta Hugentobler per la rilevazione delle incisioni rupestri preistoriche. Per importanza e pertinenza tematica e cronologica, questi frottages di stele antropomorfe presenti in diverse aree europee vengono messi in relazione con il sito megalitico di Saint Martin de Corléans in Aosta, di eccezionale importanza.

Architecture Toscane: Auguste Grandjean de Montigny e la riscoperta dell'architettura del Rinascimento"
Presentazione della digitalizzazione del volume "Architecture toscane, ou palais, maisons et autres édifices de la Toscane, mesurés et dessinés par A. Grandjean de Montigny et A. Famin, architectes, anciens pensionnaires de l'Académie de France, a Rome" posseduto dalla Biblioteca di Scienze Tecnologiche-Architettura dell'Università di Firenze. La mostra è parte di un progetto di ricerca coordinato da Mario Bevilacqua, i cui esiti sono pubblicati nel volume Tra Firenze e Rio/Entre Florença e Rio. Auguste Grandjean de Montigny (1776-1850) e la riscoperta dell’architettura del Rinascimento toscano, a cura di Mario Bevilacqua, Firenze, Didapress 2019, in occasione del XXXV Convegno Internazionale del  CIHA (Comité International d’Histoire de l’Art), Firenze 2019-São Paulo 2020.

Wendingen (1918-1931). Rivista olandese di arte e architettura
La mostra virtuale ripropone e integra, con altre immagini e documenti, la mostra «Wendingen» Storia di una rivista olandese 1918-1931 (Firenze, Biblioteca di Scienze Tecnologiche - Architettura, 10 ottobre -15 dicembre 2017). Con l'esposione di copertine, articoli e progetti la Biblioteca di Scienze Tecnologiche - Architettura ha voluto presentare la raccolta completa della rivista «Wendingen», ripercorrendone la storia artistica ed editoriale.

Piacenza negli anni 30. Sviluppo urbano e culturale di una città che cambia volto
Con la mostra virtuale l’Archivio di Stato di Piacenza ha voluto analizzare la situazione piacentina negli anni Trenta sotto l’aspetto urbanistico e architettonico per ricostruire, attorno alla figura dell'architetto Luigi Moretti e al suo lascito, il contesto piacentino in cui operò con la costruzione della "Casa della G.I.L." ora sede del Liceo Scientifico "Lorenzo Respighi".

Museo digitale delle scuole italiane: da un oggetto racconta la tua scuola
Piattaforma curata dall'ICCU nella quale vengono raccolte storie digitali che racconta un aspetto della scuola attraverso un oggetto simbolico che rappresenti una componente del patrimonio culturale della scuola stessa. Ogni storia associata a un oggetto presuppone un’attività di ricerca e di elaborazione creativa da parte degli%2

Giovanni Battista Caffaratto. Un medico piemontese nella Grande Guerra
La mostra virtuale è il risultato del Progetto Grande Guerra, sviluppato dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica del Piemonte e della Valle d’Aosta, nell’ambito del programma nazionale “500 giovani per la cultura”. Un piccolo archivio privato, attraverso la digitalizzazione del diario di guerra, del carteggio, delle fotografie e di altro interessante materiale documentario di corredo, delinea la figura di un ufficiale medico piemontese inviato sul fronte orientale in Cadore, nella zona del Col di Lana.

La Galleria di Gerhard Schwarz nel Parco di Veio
Mostra a cura di Iefke van Kampen ed Elettra Tecla realizzata dal Museo dell'Agro Veientano (2019). Gerhard Schwarz (Heidelberg, 1959) è autore contemporaneo di tradizione impressionista che spesso ritrae i luoghi dell'agro veientano, offrendo una 'lettura' a più piani, un viaggio nel tempo e nello spazio. Ogni monumento o luogo raffigurato viene spiegato dal punto di vista storico e artistico. Ma l'artista 'vede' anche altro: in qualche modo riesce a captare lo spirito del paesaggio, il genius loci.

Antonio De Toni (1889–1915): Geologo e soldato della Grande Guerra
In occasione dell’anniversario della Prima Guerra Mondiale, la Biblioteca di Geoscienze ricorda Antonio De Toni, prima studente e poi  docente di geologia all'Università di Padova, caduto a pochi giorni dall’inizio del conflitto. La biblioteca conserva le sue pubblicazioni, le carte geologiche, alcuni scritti di commemorazione e una scatola  d'archivio con i taccuini di campagna, foto, appunti e schizzi dei fossili. Il Museo di Geologia e Paleontologia conserva i campioni che  aveva raccolto e studiato.

La Cina degli anni Settanta nelle foto di Renzo Rastrelli
La mostra, dedicata alla Cina degli anni Settanta, ripercorre il soggiorno a Pechino di Renzo Rastrelli tra settembre 1975 e agosto 1976 attraverso fotografie da lui scattate e lettere private sulla sua esperienza e le sue riflessioni. Testi e immagini offrono spunti inediti e interessanti per la conoscenza della Cina di quegli anni. Sono anche, e soprattutto, la testimonianza di un approccio allo studio e alla ricerca che sa coniugare approfondimento scientifico e acuta osservazione della realtà, curiosità intellettuale e sensibilità sociale e civile, e che mostra capacità di utilizzare fonti diverse e originali.Era il modo di lavorare di Renzo Rastrelli. 

Pier Antonio Micheli: dalle escursioni ai manoscritti
La mostra virtuale  nasce per dare visibilità alle opere di Pier Antonio Micheli,  botanico alla corte medicea di Cosimo III, fondatore nel 1716 della Società botanica fiorentina, padre della moderna micologia, creatore di un imponente erbario conservato presso il Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze, e per mettere  in risalto i manoscritti,  già noti agli specialisti e consultati spesso come chiave di accesso all'Erbario stesso, conservati  insieme alle sue opere presso la Biblioteca di Scienze - Botanica  dell'Università di Firenze. La mostra affianca una esposizione realizzata in biblioteca che prende spunto dal resoconto della Riunione generale straordinaria della Società Botanica Italiana del 28 maggio 1938 per il 50° anniversario della Società, che ebbe luogo proprio nella sala storica della biblioteca e che commemorò anche il bicentenario della morte di Micheli.

MondoMorelli: La Biblioteca di un intellettuale tra Ottocento e Novecento
MondoMorelli ha l’obiettivo di valorizzare e far conoscere il fondo di libri appartenuti ad Alberto Morelli (1854-1914) professore di diritto costituzionale e amministrativo presso l'Ateneo Patavino, oggi conservato nella Biblioteca Universitaria di Padova, ma racconta anche il lavoro di ricerca e promozione svolto da quattro volontarie del Servizio Civile Nazionale che lo hanno catalogato fra il settembre 2017 e il settembre 2018. L’intento è stato quello di realizzare un percorso per stanze virtuali dove il visitatore attraverso una selezione fra i volumi scelti fra i più significativi, può compiere un viaggio attraverso gli studi giuridici universitari, le attività politiche e culturali, la vita privata e i rapporti con la società di un intellettuale vissuto a Padova a cavallo tra la fine dell'Ottocento e la Prima Guerra Mondiale.

Altercities. Roma. Cantiere della memoria. Una generazione cresce nei doposcuola autogestiti. Scuole popolari ieri e oggi
Roma Cantiere della Memoria. Una generazione cresce nei doposcuola autogestiti. Racconti di borgata negli anni ‘60 e ’70”, storie di città di oggi e di ieri, è un progetto di Fernanda Pessolano/Ti con Zero, Giulia Fiocca e Maria Morhart in collaborazione con Il Centro per il libro e la lettura e sarà programmato per il bienno 2016 - 2018 (settembre 2016 - dicembre 2018). Il progetto fa parte del progetto europeo Altercities, sul tema della memoria dei quartieri in quattro città: Parigi, Berlino, Roma e Istanbul.

Il 'gusto' della ricerca: L'insegnamento di Piero Camporesi (1926-1997)
La mostra prende spunto dall’oggetto del Congresso ADI per approfondire la figura di Piero Camporesi, studioso e docente del nostro Dipartimento. Protagonisti indiscussi di tutte le sezioni, i libri e i documenti di Piero Camporesi sono testimoni vividi dei suoi percorsi di lettura, del suo metodo di ricerca e del suo modo di insegnare. La mostra virtuale è affiancata da un allestimento ‘reale’ (13 settembre-20 ottobre 2018) a cura della biblioteca “Raimondi”, che ospita, tra i propri fondi bibliografici, anche quello dello studioso forlivese e collabora da anni con il Centro studi Piero Camporesi per valorizzarne i pregevolissimi materiali.

Pot Miru - Via di pace. Turismo, cultura e natura fra Italia e Slovenia
Mostra digitale realizzata nell'ambito del Progetto POT MIRU – Via di pace finanziato nell'ambito del Programma per la Cooperazione Transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013, dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dai fondi nazionali.

I Borbone raccontati attraverso documenti, immagini e filmati disponibili in rete. Nella Biblioteca digitale si possono consultare i documenti relativi a Carlo di Borbone presenti nei fondi della Biblioteca Nazionale di Napoli.

MUSEM PILOT [Esperimento portale AthenaPlus]

In questa mostra, curata dall'Archivio di Stato di Ferrara in collaborazione con gli alunni del Liceo scientifico A. Roiti di Ferrara, è possibile trovare le storie personali di alcuni cittadini ferraresi di religione ebraica, che furono deportati da Ferrara a Fossoli; la maggior parte di essi fu poi assassinata nei campi di sterminio.

Interferențe: Expoziție de pictură Marius CRISTEA

Ferdinand I Întregitorul: Expoziţie virtuală

Biserica Mănăstirii Argeşului: O jumătate de mileniu (1517 - 2017)

Sfântul Antim Ivireanul: Episcop și Mitropolit, Tipograf și Gravor

Spre alte lumi: Expoziție de pictură Vasilica CHIFU

Greek Coins: Constantin Orghidan Collection of the Romanian Academy Library

Seals - the history treasure: Collection of the Romanian Academy Library

Constantin Brancoveanu: prince of Wallachia (1688–1714)

Ștefan Luchian - desenator: Expoziție de desene și scrisori din colecțiile Bibliotecii Academiei Române

Nell’Archivio di Stato di Milano sono conservate diverse migliaia di documenti iconografici di varia fattura (carte, mappe, schizzi, incisioni), la cui scoperta e studio hanno contribuito ad approfondire, in particolare negli ultimi tre decenni, la conoscenza del territorio lombardo nei suoi differenti aspetti, e quindi in sostanza a mettere a fuoco la rappresentazione di alcuni interventi di varia natura compiuti dall’uomo, durante i secoli passati, in particolare dal XV al XIX, nello Stato di Milano.

La mostra 'Caro Bas.' Scambi di lettere tra Giorgio Bassani e gli amici intende offrire un ritratto dei sodalizi e degli incontri più importanti dello scrittore Giorgio Bassani. A tal proposito si è scelto di approfondire il periodo del dopoguerra, ovvero gli anni in cui, appena giunto a Roma, lo scrittore ferrarese costruisce la sua esperienza professionale di giornalista, poeta, romanziere ed editore. Promossa dal Comitato per le Celebrazioni del Centenario della nascita di Giorgio Bassani, dalla Fondazione Giorgio Bassani, dalla Biblioteca Ezio Raimondi dell’Università di Bologna, la mostra è stata costruita attraverso materiale prevalentemente epistolare, ma anche di natura manoscritta e bibliografica. Tutte le lettere qui presentate sono inedite. 

Il teatro nel Lazio 1798-1860

Attraverso questa mostra digitale 'Archivio di Stato di Roma e la Direzione Cultura e Politiche Giovanili della Regione Lazio presentano i risultati del censimento condotto negli archivi, nelle biblioteche e nei musei di Frosinone, Gaeta, Genzano di Roma, Magliano Sabina, Rieti, Sezze, Sora, Tarquinia, Velletri e Viterbo. Il percorso tematico è articolato in tre sezioni: in viaggio con le Compagnie, la mostra per immagini, la mostra si racconta. Attraverso la mappa ottocentesca del territorio regionale, conservata dall'Archivio di Stato di Roma e resa interattiva, il visitatore è invitato a viaggiare insieme agli attori e alle compagnie nei paesi del Lazio tappe del Grand Tour, entrando così nei luoghi dello spettacolo dell'epoca e in quelli destinati oggi a custodirne la memoria.

L'ICCU a scaffale aperto: progetti e servizi in mostra

Enrico Catellani: Dalla ricostruzione di una biblioteca privata riemerge la storia di un uomo

Nel gennaio del 1945 morì il giurista padovano Enrico Catellani, per tanti anni docente di Diritto internazionale, Diplomazia e Storia dei trattati presso l'Università di Padova. Quest'ultima acquistò immediatamente dagli eredi la sua ricca biblioteca privata. Per la ricostruzione del fondo librario sono stati esaminati molti documenti che non solo hanno permesso di capire le vicende legate alla collezione ma hanno anche fatto emergere la figura professionale e umana del suo proprietario alla quale si vuole dare risalto in questa mostra. Sono stati digitalizzati molti testi di cui lo stesso Enrico Catellani fu autore, esposti in una galleria digitale e offerti agli studiosi prevalentemente di Diritto internazionale, Diritto marittimo, Diritto aereo, Diritto bellico e Diritto coloniale, eredi del suo sapere.

La chiesa di S. Maria del Carmine a Brescia: un percorso per tutti

Questa esposizione virtuale dedicata alla scoperta della Chiesa di Santa Maria del Carmine di Brescia è stata realizzata quale capitolo conclusivo del progetto di alternanza scuola-lavoro dal titolo 'Percorsi museali per tutti', un laboratorio di ricerca e di sviluppo di percorsi di visita realizzati anche attraverso nuovi strumenti comunicativi. Il percorso didattico, ideato e coordinato dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia, è stato svolto con gli studenti del Liceo Classico Cesare Arici di Brescia. Scopo del progetto è la predisposizione di visite guidate che hanno per oggetto la chiesa di Santa Maria del Carmine a Brescia, uno dei più significativi monumenti cittadini, proprietà demaniale raramente aperta al pubblico.

"Giganti" in biblioteca: il percorso delle biblioteche a palazzo Liviano

Questa mostra nasce dall'idea di voler tracciare un percorso tra la prima biblioteca pubblica dell'Università e la nuova biblioteca di Scienze dell'Antichità Arte Musica Liviano. L'altra idea che sta alla sua base è di sottolineare come il passato costruisce il futuro sia nel riutilizzo di antichi spazi sia nell'equilibrio tra innovazione e tradizione. Negli spazi sottostanti la Sala dei Giganti comincia l'attività di una grande biblioteca che, basandosi su un consistente patrimonio bibliografico, frutto dell'unificazione delle biblioteche presenti a palazzo Liviano, si mette a disposizione delle nuove generazioni di studenti. Di fronte alle necessità di sicurezza imposte dall'imprevisto evento naturale del terremoto, non si è chiuso al pubblico palazzo Liviano, ma vi si è creato un nuovo spazio, la biblioteca di Scienze dell'Antichità Arte Musica Liviano, per iniziare un nuovo capitolo della centenaria storia dell'Università di Padova.

Vides Minuscules

Medicamenta: Storie di malattie e rimedi nei libri antichi della Biblioteca di Scienze del Farmaco dell'Università di Padova

La Biblioteca di Scienze del Farmaco ha ricevuto dall'Orto Botanico negli anni '20 del secolo scorso una pregevole collezione di libri antichi, di argomento medico e farmacologico. La mostra virtuale presenta alcuni filoni e li correda di oltre 350 immagini. Alcune di queste sono state selezionate per un album da colorare, anche online. Nella prima parte, dedicata alla medicina, una linea del tempo permette di seguirne le tappe principali. Si può percorrere anche l'evoluzione della medicina non ufficiale, espressa dai libri dei 'segreti'. Un capitolo approfondisce atteggiamenti e rimedi storici contro le grandi epidemie. Sono esposti alcuni scritti antichi sul termalismo. Infine, si assiste allo spettacolo del corpo nelle illustrazioni anatomiche. La farmacia prepara i rimedi per le malattie, e la seconda sezione della mostra ne indaga storia, ingredienti, tecniche, ricette e la professione. Tra i preparati, non poteva mancare la teriaca, per secoli la regina dei rimedi, la cui preparazione era così complessa da diventare uno spettacolo pubblico.

La Bellezza Salvata. Firenze 1966-2016

Realizzata dal Sistema Bibliotecario dell'Università di Firenze, la mostra virtuale ripropone l'omonima esposizione dedicata al 50. anniversario dell'alluvione 'La Bellezza Salvata. Firenze 1966-2016' allestita dal 30 novembre 2016 al 3 marzo 2017 (prorogata poi al 2 luglio 2017) a Palazzo Medici Riccardi, al tempo sede del Museo Mediceo, invaso e devastato dalle acque del 1966. La mostra reale è stata promossa dal Comitato Firenze 2016.

Camminappia: a piedi lungo la Regina Viarum da Roma al Garigliano

Un percorso, curato dall'Associazione culturale GoTellGo a uso dei camminatori che vogliono percorrere a piedi la Via Appia antica o il Cammino di San Paolo nel Lazio.

Chiese, conventi e monasteri nei documenti antichi dell'Archivio di Stato di Udine

L'Archivio di Stato di Udine propone percorsi tematici su singoli organismi religiosi che hanno avuto rilevanza nella storia della città dal medioevo all'età contemporanea. 

Terre nuove: Immagini dell'archivio fotografico dell'Ente Delta Padano

La storia dell’agricoltura emiliano–romagnola coincide, in larga misura, con la secolare lotta per la bonifica e la messa a coltura delle grandi estensioni di terreni occupati, in modo permanente o temporaneo, dalle acque che caratterizzavano il paesaggio delle “terre basse”, delle zone più vicine al fiume Po ed ai rami del suo delta. La mostra, frutto della fattiva collaborazione tra Assessorato regionale Agricoltura ed Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia–Romagna, riporta una serie di testimonianze di grande valore storico e culturale relative all’ultima fase di questo imponente processo di trasformazione territoriale, sociale ed economica, iniziato nei primissimi anni Cinquanta del secolo scorso con l’istituzione dell’Ente per la colonizzazione del Delta Padano e concluso, dopo quasi mezzo secolo, con la soppressione dell’Ente regionale

Bronzo alla memoria, bronzo alla patria: dall’edificazione alla rimozione, storie di monumenti ai caduti delle due guerre

Questa esposizione virtuale, curata  dalla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Brescia Mantova e Cremona, ha l'obiettivo di far conoscere in modo approfondito la documentazione  relativa alle richieste di requisizione e fusione dei monumenti bronzei ai caduti della Prima Guerra Mondiale nel triennio 1940-1943.

I della Corgna: da Guido a Fulvio II

L'idea di realizzare una mostra virtuale sulla famiglia della Corgna è il frutto di una concomitanza di eventi. Dal 2015 in Archivio di Stato di Perugia iniziò una campagna di ricerca sulla famiglia della Corgna, in previsione delle celebrazioni del Cinquecentenario della nascita di Ascanio e Fulvio e, negli stessi mesi, furono assegnate all’Istituto tre giovani laureate nell'ambito del Progetto '500 GIOVANI PER LA CULTURA'. Il progetto di formazione aveva per tema 'IL TERRITORIO: LE ECCELLENZE'. L'argomento quindi parve da subito calzante. Infatti la famiglia della Corgna, come è noto, non solo fu fra le più prestigiose di Perugia, ma esercitò la sua influenza anche nel territorio: da Corciano a Pieve del Vescovo, dalla villa del Colle del Cardinale all' Abazia di Pietrafitta, da Città della Pieve a Castiglione del Lago; questi ultimi sono i centri più importanti del ducato prima e del marchesato poi. Il materiale archivistico reperito è notevole per quantità e qualità. Poiché un obiettivo del progetto era la realizzazione di un 'prodotto' multimediale, l'uso di Movio per realizzare una mostra virtuale sembrò la scelta più appropriata.

Note di carta: il suon che di dolcezza i sensi lega

A un anno di distanza dall'esposizione “Note di Carta”, tenutasi presso la Biblioteca Villa Forini Lippi di Montecatini Terme, l’Istituto Storico Lucchese (Montecatini – Monsummano) e il Centro di Documentazione Musicale della Toscana tornano a mettere in mostra il Fondo Venturi, percorrendo attraverso i suoi manoscritti unici la storia del collezionismo musicale toscano settecentesco. Due percorsi tematici esplorano la scena musicale dell’epoca rivelando autori di grido e tormentoni, ma anche illustri sconosciuti e geni incompresi. Si uniscono una serie di contenuti extra tra cui approfondimenti su luoghi della musica, usi, costumi  e letteratura, un dizionario musicale e un “jukebox” molto particolare.

Il cibo e le carte. Testimonianze di storia alimentare nei fondi archivistici e librari dell’Università di Perugia

La mostra, allestita nell'ambito delle iniziative dell’Università di Perugia per EXPO 2015, rivive ora in forma virtuale. I documenti archivistici e librari esposti provengono dai depositi pre-unitari dell’Università di Perugia e attestano come un’istituzione accademica, apparentemente tanto lontana dai bisogni materiali dell’uomo, sia stata sempre, nel passato come nella contemporaneità, calata nella vita pulsante della società e si sia alimentata di scienza e sapienza, ma anche di cibo e bevande.

Un fiume di libri: la rinascita della Biblioteca della Facoltà di Architettura

La mostra virtuale ripropone ed integra, con altre immagini e documenti, la mostra Un Fiume di libri : la rinascita della Biblioteca della Facoltà di Architettura (Firenze, Biblioteca di Scienze Tecnologiche - Architettura, 7 novembre-16 dicembre 2016). Con l’esposizione di fotografie, documenti e materiale librario la Biblioteca di Scienze Tecnologiche - Architettura ha voluto documentare i danni provocati dal tragico evento del 4 novembre 1966 e l'immediato impegno profuso da tutte le componenti dell'Università per la rinascita della Biblioteca.

Scatti d’Archivio. La storia del turismo e del territorio nell’archivio storico fotografico dell’ex APT Massa-Carrara

Un viaggio, molto affascinante, in un novecento non troppo lontano grazie ad un archivio fotografico. La mostra virtuale Scatti d’archivio racconta del progetto, sostenuto da Archiweb e Regione Toscana,  di schedatura e parziale digitalizzazione della fototeca storica dell’Agenzia per il Turismo di Massa Carrara, oggi conservato presso l’Archivio Provinciale omonimo; sono circa 3000 i fototipi a stampa, riferibili al quarantennio anni ’20 - anni ’60 del ‘900, descritti e caricati su un database prossimamente (autunno 2017) fruibile on line grazie al progetto XDAMS, una piattaforma di gestione documentale open source a cura di Regesta.exe. Le immagini rappresentano tutto il territorio provinciale, dai luoghi d’arte a vedute aeree, da scorci di paesaggi a eventi culturali e teatrali; compaiono autorità, artisti, comuni cittadini; si riconoscono ville storiche, colonie, infrastrutture e evoluzioni urbanistiche.

L'illustrazione botanica: Volumi illustrati della Biblioteca dell'Orto Botanico dell'Università di Padova

Scopo della mostra è tracciare un quadro che tratti diversi aspetti dell’illustrazione botanica (storia, evoluzione, tecniche…) attraverso alcuni dei libri più belli conservati presso la Biblioteca dell’Orto Botanico dell’Università degli Studi di Padova, presentati lungo diversi percorsi. All’interno del ricchissimo patrimonio della Biblioteca, si è scelto di selezionare i volumi illustrati che più sembravano significativi nell’ottica degli scopi della mostra: libri realizzati in secoli differenti (dal XV al XIX), con tecniche di stampa delle immagini differenziate e creati con scopi diversi. Ai libri illustrati si è inoltre deciso di aggiungere anche una piccola selezione di erbari secchi.

Boris Schatz - Father of Israeli Art - From the Archive of the Information Center for Israeli Art, The Israel Museum, Jerusalem

Maggio 1915: i viadanesi risposero

La mostra promossa e organizzata dal Museo Civico e dalla Biblioteca Comunale vuole ricostruire la memoria famigliare e comunitaria rispetto alla Grande Guerra, facendo dialogare testimonianze private, a volte intime, con la macrostoria del conflitto mondiale.

La Grande Guerra nell'Archivio fotografico toscano

Questa esposizione virtuale dedicata a La Grande Guerra è stata realizzata quale secondo capitolo del rapporto fotografia-guerra attraverso la presentazione delle immagini possedute dall'Archivio. Il primo capitolo, introduttivo al tema, è stato sviluppato nella mostra virtuale Dall'Unità alla Grande Guerra.
La presente esposizione è organizzata in due grandi sezioni: La Grande Guerra. Luoghi, momenti, persone e La memoria, entrambe articolate in paragrafi a tema, cui si aggiungono alcuni approfondimenti specifici riguardanti la famiglia Asburgo-Lorena di Toscana (Un nemico particolare), e i caduti della città di Prato (L’album dei caduti pratesi). Vi è inoltre una sezione dedicata che indica e descrive Materiali e fondi AFT cui si è attinto per la realizzazione di questa iniziativa, ne mette in risalto la ricchezza e la varietà, e consente approfondimenti ulteriori che rimandano alla specifica porzione del catalogo fotografico dell'Archivio intitolata La Grande Guerra.
L'evento fa parte delle iniziative organizzate dall’Archivio per il progetto La Grande Guerra nelle raccolte dell’Archivio Fotografico Toscano, sviluppato in occasione delle celebrazioni del Centenario e inserito nel progetto del Comune di Prato 'La Pace era il mio traguardo': Prato e la Grande Guerra, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

La bellezza della biodiversità: le tavole parietali del Dipartimento di Biologia

La mostra virtuale 'La bellezza della biodiversità' presenta un numero cospicuo di tavole parietali, che descrivono specie di Protozoi e di Metazoi. Le tavole parietali, opere di autori del XIX e inizio del XX secolo, hanno costituito un ausilio importante nella didattica delle discipline morfologiche per la descrizione precisa dell'anatomia degli organismi trattati e possono essere considerate delle vere opere artistiche. Accanto ad esse sono presentate tavole opera di autori anonimi, che, pur essendo disegnate in modo accurato, non raggiungono la perfezione artistica delle prime. Le tavole parietali, con l'avvento di strumenti più comodi e del digitale, sono state quasi  del tutto abbandonate nella didattica degli ultimi decenni, tuttavia, per la precisione e per la qualità, esse costituiscono tutt'ora i modelli dell'iconografia in Zoologia ed Anatomia Comparata e sono utilizzate in trasposizioni digitali al computer e riprese in testi correnti, attualmente in uso.

1946. L'anno della svolta. Le donne al voto

A 70 anni dalle prime elezioni a cui le donne italiane parteciparono con il "diritto di eleggere" "di essere elette", la Camera dei deputati intende ripercorrere, attraverso documenti d'archivio, atti parlamentari, materiali bibliografici, fotografici e audiovisivi, il lungo percorso compiuto per la conquista del suffragio femminile.

L'Italia, la guerra e il cibo 1915-1918

Un percorso illustrato alla scoperta del rapporto fra il cibo e la guerra. Dal rancio nelle trincee alle ristrettezze fatte a casa per supportare l'esercito.

Conoscenza e misericordia: un percorso tra il patrimonio librario della Sapienza

Un’esposizione di libri antichi, dal Cinquecento all’Ottocento, che esplora il dialogo costante tra le conoscenze scientifiche e la cultura della condivisione e disponibilità per l’altro. È questo l’oggetto della mostra, organizzata dal Sistema Bibliotecario della Sapienza, in collaborazione con il Servizio Civile Nazionale, in occasione dell’Anno Giubilare indetto da Papa Francesco. Le biblioteche dell’Università si propongono di presentare un percorso ed una riflessione sul tema della misericordia e della conoscenza mettendo in mostra alcuni libri antichi conservati nelle collezioni della Sapienza. I temi affrontati dalle biblioteche dei Dipartimenti di Biologia Ambientale, Scienze della Terra e Storia della Medicina riguardano lo sviluppo della scienze dell’universo, il rispetto della terra e della natura, poi il tema della carità, declinato attraverso i percorsi della scienza medica, volta a conoscere e curare il corpo e gli stati di emarginazione. La biblioteca del Istituto di Studi Orientali pone in evidenza lo studio delle culture extra-europee, affini con il valore spirituale cristiano della misericordia. Il progetto della mostra include una breve presentazione della Cappella Universitaria della Sapienza, attiva all’interno della Città Universitaria.

Fernand Braudel, l'Istituto Datini e Prato - 1954-1985

Il 27 novembre 1985 moriva Fernand Braudel, se ne andava forse il più grande storico del secolo scorso. Per ricordare il trentennale della scomparsa, la Fondazione Datini ha dedicato al suo primo Presidente questa mostra documentaria. Si è deciso di posticiparne l’inaugurazione, per farla coincidere con l’avvio della XLVIII Settima di Studi, non poteva essere diversamente considerata l’importanza che lo studioso francese annetteva a quegli incontri.

Tesori inesplorati: le biblioteche dell'Università di Firenze in mostra

La mostra virtuale ripropone ed integra, con altri documenti, funzionali all'articolazione e alla completezza del percorso, la mostra Tesori inesplorati. Le Biblioteche dell’Università di Firenze in mostra (Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana15 febbraio-23 giugno 2017. Prorogata al 29 settembre).

I libri di Giorgio Bassani: Traduzioni, tradizioni, negoziazioni

Nel centenario della nascita di Giorgio Bassani, l’Università di Ferrara ha previsto una serie di iniziative per ricordare il grande scrittore ferrarese. A conclusione delle giornate dedicate al tema delle traduzioni e della ricezione all'estero delle opere dello scrittore, nell'ambito del Convegno Giorgio Bassani 1916-2016, ospitato dalle Università di Ferrara e di Roma dal 14 al 19 novembre, è stata inaugurata, nella splendida cornice di Palazzo Turchi di Bagno a Ferrara, la mostra I libri di Giorgio Bassani: traduzioni, tradizioni, negoziazioni, incentrata sulla diffusione editoriale delle opere di Giorgio Bassani nel mondo, che rimarrà aperta al pubblico fino al 15 gennaio 2017. La mostra rende omaggio al grande scrittore ferrarese Giorgio Bassani, illustrando la straordinaria diffusione all’estero delle sue opere, avviatasi alla fine degli anni ’50, subito dopo la pubblicazione delle Cinque storie ferraresi (1956), e ancora oggi in costante espansione. Ideata integrando l’allestimento tradizionale con percorsi di tipo multimediale, la mostra riattraversa la carriera artistica di Giorgio Bassani, dagli esordi ai primi riconoscimenti nazionali e internazionali: a consacrare la rilevanza dello scrittore nel panorama italiano, e far convergere in maniera decisa l’interesse degli editori stranieri, hanno infatti contribuito il premio Strega ricevuto nel 1956 per le Cinque storie ferraresi, e il Viareggio per Il giardino dei Finzi Contini del 1962. Uguale spinta propulsiva è derivata dai film, tratti da novelle o romanzi di Bassani, esportati anche in altri paesi: La lunga notte del ’43, 1960; Gli occhiali d’oro, 1988; e ovviamente Il giardino dei Finzi Contini, per la regia di Vittorio De Sica, che riceve nel 1972 il premio Oscar come miglior film straniero.

Sapori in biblioteca. Percorsi tra agricoltura e alimentazione nei libri antichi in Emilia Romagna

Il ciclo di incontri Sapori in biblioteca nasce dall’idea di raccontare l’importante tradizione agricola alimentare e gastronomica della nostra regione attraverso la testimonianza di bibliotecari, archivisti, studiosi ed esperti. Partendo dagli spunti tematici e dai documenti antichi proposti nel volume Agricoltura e alimentazione in Emilia Romagna. Antologia di antichi testi, si intende sondare il prezioso patrimonio, materiale e immateriale, di cui i nostri istituti culturali sono depositari. La rassegna si sviluppa in un percorso che ha raccolto l’adesione di nove istituzioni storiche presenti sul territorio regionale che sono state di volta in volta sedi di dialoghi, letture, mostre. Alla scoperta di quello straordinario corpus di conoscenze e narrazioni che in ciascuna realtà locale si intreccia al tema del cibo.

Riscoprendo i Parchi della RimembranzaMemorie dimenticate dei Parchi della Rimembranza

Progetto didattico realizzato dagli studenti del Liceo Classico Arnaldo di Brescia su un’idea e con il coordinamento della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Brescia. Il percorso formativo, che si sviluppa sull’attività di censimento dei parchi e viali della Rimembranza di Brescia e hinterland svolta nell’ambito del progetto ICCD “Narrando i territori della Grande Guerra”, favorisce la partecipazione attiva alla promozione del patrimonio culturale e al concetto di “memoria” attraverso la conoscenza delle testimonianze storiche ed artistiche presenti nel territorio e la gestione di contenuti digitali.

Dall’Unità alla Grande Guerra nelle Collezioni dell’Archivio fotografico toscano

La mostra è incentrata  sulle collezioni dell'Archivio Fotografico Toscano e si articola in 4  sezioni - L'Unità, Ritratti per tutti!, Viaggiare in salotto, Lo studio del fotografo - che ripercorrono, principalmente con oggetti, ma anche con immagini e pubblicazioni, l'evoluzione della fotografia nei primi sessanta anni del Regno d'Italia, dalla formazione alle soglie del primo dopoguerra, e ne mette in risalto alcuni aspetti e protagonisti con particolare riferimento alla città di Prato.

La preistoria immaginata. Gli animali e i paesaggi preistorici attraverso gli occhi degli studiosi del XIX e XX secolo

Tra ‘800 e ‘900 la rappresentazione grafica divenne uno strumento popolarissimo in ambito didattico. Questo mezzo universale di comunicazione, in aree disciplinari e livelli di competenza differenti, si affermò rapidamente in una scuola che si apriva alle masse. L'Università di Padova  conserva alcune raccolte di tavole parietali, fotografie e libri illustrati che testimoniano l'importanza che gli studiosi dell'epoca attribuivano all'immagine nel comunicare la scienza al pubblico di colleghi e studenti.

Phaidra: le collezioni fotografiche. Attori e tecniche della storia della fotografia nelle collezioni digitali di Phaidra

Attori e tecniche della storia della fotografia nelle collezioni digitali di Phaidra.

“Caddero per l’umanità e la patria”. l’Umbria e l’arte della memoria. Esempi scultorei e architettonici per la grande guerra

L’Umbria e l’arte della memoria: esempi scultorei e architettonici per la grande guerra.

Vivere: l’Ottocento a Trieste: percorso tra residenze nobili e borghesi

Il Polo Museale del Friuli-Venezia Giulia, nell’ambito del progetto “500 giovani per la cultura”, presenta lo studio di un percorso digitale tematico e turistico su un rilevante aspetto della città di Trieste. Attraverso un’attenta ricerca bibliografica e fotografica presso numerose istituzioni culturali cittadine, sono state messe a confronto sei dimore nobili e borghesi della Trieste ottocentesca, per evidenziarne le peculiari caratteristiche e le similitudini. Un viaggio tra alcune delle eccellenze del territorio per scoprire i caratteri, i gusti e gli aspetti della vita quotidiana di un’epoca in cui Trieste, porto dell’impero austro-ungarico, si mostrava in tutto il suo splendore.

Monumenti pugliesi in memoria dei Caduti della Grande Guerra

La Prima Guerra Mondiale occupa ancora un ruolo importante nella memoria collettiva, in occasione del suo centenario sono stati prodotti studi e ricerche su quel periodo compreso tra il 1914 e il 1918, che ha radicalmente cambiato il corso della storia contemporanea. Il MiBACT, con il Progetto “500 Giovani per la Cultura” ha dedicato una sezione alla “Grande Guerra e processi di pace: i luoghi e i contenuti“. In tale ambito il gruppo di lavoro della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le Province di Bari, Barletta-Andria-Trani e Foggia ha sviluppato una ricerca relativa ai Monumenti ai Caduti presenti sul territorio pugliese.

Nella casa del ridere: La Grande Guerra nella Raccolta Formiggini della Biblioteca Estense

Questa mostra è il risultato di un lavoro di ricerca sui documenti riguardanti la Grande Guerra conservati presso la raccolta privata la 'Casa del Ridere' dell'editore modenese Angelo Fortunato Formiggini, lasciata in eredità alla Biblioteca Estense di Modena. La mostra virtuale proposta si articola in diverse sezioni, da una parte volte ad approfondire le vicende personali e professionali di Formiggini e dall'altra a illustrare in particolare le cartoline di guerra raccolte nella sua collezione privata. Una sezione importante è quella delle Gallerie (Linea del tempo, Geografia illustrata, Guerra e Politica, Gabinetto delle oscenità), che mostrano le vicende storiche e i risvolti politici, ma anche umani, del Primo Conflitto Mondiale, tramite la lente deformante della comicità. Nella sezione Strips sono invece raccolte intere serie di cartoline: queste mostrano per esteso il progetto artistico del disegnatore, volto a rappresentare sfaccettature di volta in volta differenti su un tema principale, da ricondursi sempre alla Prima Guerra Mondiale. La mostra virtuale prevede anche una sezione didattica, in cui sono proposte della attività volte alla Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado: i documenti presi in esame infatti si prestano bene a spiegare in maniera semplice e poco drammatica il doloroso periodo storico della Prima Guerra Mondiale. Oltre alle pagine dedicate alla vita di Formiggini, alla sua esperienza diretta della Grande Guerra e alla 'Casa del Ridere', sono presenti anche alcuni approfondimenti.

Sardegna: una miniera di archivi

Itinerario storico, a cura della Soprintendenza archivistica della Sardegna, dedicato al patrimonio minerario sardo, con particolare attenzione alla valorizzazione delle fonti archivistiche che ne narrano la storia.

Molise in mostra: dall’eccellenza dei reperti alla conoscenza del territorio

ll progetto Molise in Mostra ha l'obiettivo di far emergere l'identità della regione Molise, attraverso la costruzione di percorsi culturali che favoriscano la promozione e la conoscenza del territorio, per uno sviluppo dell’offerta culturale locale, rivolta sia a flussi e a target turistici sia alle popolazioni residenti, nell’ottica di preservare e promuovere la cultura locale come elemento strategico di sviluppo e conoscenza.

La seconda guerra mondiale a Trento. L'intervento sui danni di guerra da parte del Genio civile di Trento

La mostra prende in esame documenti, principalmente cartografici e fotografici, del fondo Genio Civile di Trento conservato presso l’Archivio di Stato di Trento, con particolare attenzione ai danni causati dai bombardamenti della seconda guerra mondiale e al piano di ricostruzione, relativamente agli edifici appartenenti ad Enti pubblici ed ecclesiastici e ad infrastrutture e monumenti.

Toureis. Itinerari della Sicilia immateriale

Toureis ha l'obiettivo di realizzare itinerari turistico-culturali che valorizzano il Patrimonio Culturale Immateriale della Regione Sicilia. Il portale TouReis, strettamente interconnesso al portale REIS della Regione Siciliana, diventa uno spazio di creatività culturale nel quale i beni investigati vengono presentati e interconnessi tra di loro all'interno di tre macro aree: gli itinerari; le timeline; le aree tematiche .

Foto storiche di Sicilia: Valorizzazione dei fondi fotografici storici del CDicd

Fondi fotografici, fotografi, strumenti del mestiere, Grand Tour in Sicilia.

La Grande Guerra vista dalla periferia: Le testimonianze della Biblioteca nazionale di Bari

Questa mostra si propone di presentare alcuni aspetti della Grande Guerra puntando l'attenzione sulla Puglia e su Bari, periferie del conflitto. La ricerca si è basata essenzialmente sull'indagine di due fondi della Biblioteca: l'archivio personale del deputato Raffaele Cotugno che fu quindi  testimone diretto degli avvenimenti relativi al conflitto e, nello stesso tempo, tenace fautore di alcuni provvedimenti importanti per le popolazioni pugliesi, e, la ricca produzione artistica di Frate Menotti, al secolo Menotti Bianchi, che con le sue splendide vignette satiriche ha saputo rappresentare al meglio la coscienza critica di Bari. L'artista, attivo sin dal 1883 sino al fascismo, non smise mai di fustigare con grande lucidità e senso morale i vizi e le ipocrisie della classe dirigente locale e, negli anni del conflitto, il patriottismo di facciata della borghesia barese che costruiva spesso le sue fortune anche lucrando sulla guerra.

Cucina buona in tempi cattivi: l’alimentazione durante la Prima Guerra Mondiale

Mostra virtuale realizzata nell' ambito delle celebrazioni per il Centenario della Grande Guerra. La documentazione selezionata è stata suddivisa in quattro percorsi tematici attraverso i quali si vuole offrire un approfondimento sull' alimentazione popolare in tempo di guerra mediante una raccolta di varie tipologie di documenti storici.

I libri che hanno fatto l’Europa: manoscritti latini e romanzi da Carlo Magno all’invenzione della stampa

Scopo della mostra digitale è presentare una versione virtuale del percorso espositivo della mostra allestita presso la Biblioteca dell’Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana dal 31 marzo al 22 luglio 2016, che ha presentato 180 manoscritti e stampe di grande prestigio conservati presso la Biblioteca Corsiniana dell’Accademia dei Lincei, la Biblioteca Apostolica Vaticana e quattro Biblioteche pubbliche statali romane (Angelica, Casanatense, Nazionale e Vallicelliana). Attraverso alcune opere fondamentali e l’evoluzione del libro, dalla riforma carolingia alla rivoluzione gutenberghiana, si rappresenta il comune percorso storico-culturale che ha portato dalla cultura e letteratura classico-cristiana e mediolatina a quella romanza e moderna, e quindi alla cultura europea occidentale.

Dal Fondo ENAPI: il merletto. Fili squisiti dell’artigianato italiano

La mostra virtuale che la Biblioteca delle Arti dedica ai cataloghi del “Fondo ENAPI” (Ente Nazionale Artigianato e Piccola Industria) sul merletto ha come obiettivo primario quello di restituire la dovuta visibilità ad una delle più preziose espressioni dell’artigianato italiano. Un tempo assai popolare e saldamente radicata nelle più disparate realtà locali, questa particolare lavorazione dei filati ha sviluppato e consolidato nel tempo una tradizione di tale valore e ricercatezza da rappresentare per l’Italia un motivo di vanto a livello internazionale. Fra le pagine che riportano in luce alcune delle più raffinate e virtuose espressioni creative mai realizzate da mano femminile, il visitatore ha la possibilità di addentrarsi in un poliedrico percorso che prende le mosse dalla testimonianza storica della nascita dell’ENAPI, uno dei numerosi enti pubblici istituiti nel corso del “ventennio” con il compito di innovare e rendere efficiente il settore dell’artigianato e della piccola industria. La curiosità e il piacere dello sguardo trovano ampia soddisfazione nell’ascolto di storie che intrecciano l’eco del mito alle umane opere e attraverso le sfarzose immagini di trine e merletti dal fascino reso immortale per mano dei più illustri e abili maestri di pittura.

La cartografia dei secoli XVIII e XIX dell’Archivio di Stato di Catanzaro

La mostra curata dall'Archivio di Stato di Catanzaro, nell'ambito del Programma formativo '500 giovani per la cultura' vuole offrire all’utente, attraverso la pubblicazione di una selezione di disegni più significativi, una rappresentazione particolareggiata di territori compresi nelle attuali province di Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia e Reggio Calabria che, sino al 1816, formavano un’unica provincia, quella di Calabria Ulteriore.

Il Museo del Paradosso da Zenone di Elea ai giorni nostro

Il Museo del Paradosso è fra i primi musei al mondo nel suo genere, e vanta l’ulteriore eccezionalità di essere un museo studentesco e di nascere là dove visse il grande 'ideatore' della paradossalità: Zenone di Elea. Il Museo si inserisce all’interno di un percorso che vede unite la Fondazione Alario e Diogene Magazine nella volontà di restituire alla paradossalità tutte le potenzialità artistiche.

Biccherna. Storia costume e società: l'immagine della città di Siena attraverso le tavolette di Biccherna

Attraverso le tavolette dipinte che rilegavano i libri della magistratura della Biccherna la città di Siena ci rivela la sua storia, i suoi luoghi e l'immaginario dei suoi abitanti tra Duecento e Seicento

Chiese di Piacenza dal fondo "Mappe, stampe e disegni" dell'Archivio di Stato di Piacenza

Diversi sono i comuni italiani noti come “Città dalle cento chiese”, tra questi Piacenza, l’unico per cui l’epiteto si completa con “e dalle cento caserme”. Da questa realtà prende le mosse la presente sezione della mostra virtuale in cui viene presentata in una forma originale ed inedita una selezione di 30 tra le “cento chiese” inquadrando l’aspetto iconografico nel contesto ampio e complesso della realtà dell’edificio rappresentato, in una varietà di tematiche tale da poter suscitare l’interesse, la curiosità, lo spunto di approfondimento, ad un pubblico eterogeneo. Il lavoro è frutto di un paziente lavoro di ricerca condotto in maniera trasversale su fonti di diversa epoca e natura: dalla fonte archivistica, congelata nell’epoca di creazione del documento con poche eventuali annotazione successive, alla bibliografia prodotta nell’arco di quattro secoli, al confronto, imprescindibile, con il ricco e variegato materiale disponibile sul web nell’attuale società dell’informazione. Ciò ha reso possibile rileggere i documenti storici ricollocacondoli in una dimensione aggiornata nel tempo attraverso la ricostruzione cronologica di vicende e trasformazioni di cui è stato protagonista l’edificio fino ai nostri giorni, e ricontestualizzata nello spazio della città attuale, esplorabile attraverso gli strumenti di Google Maps.

Alla corte degli Albani: Testimonianze di una nobile famiglia bergamasca attraverso il loro Album di Disegni (XIX secolo)

La mostra Alla corte degli Albani. Testimonianze di una nobile famiglia bergamasca attraverso il loro Album di Disegni (XIX secolo) riguarda stampe, fotografie, disegni e carteggi presenti nell’Album di disegni (XIX secolo) della famiglia Albani, pervenuto nel patrimonio dell’Archivio di Stato di Bergamo presumibilmente nella seconda metà del XX secolo. La consultazione online è disponiblile sul sito del Sistema Archivistico Nazionale (SAN)

Rappresentazione e censura nei documenti d'archivio (1931-1944)

La mostra si propone di presentare materiale documentario digitalizzato tratto dal mondo del teatro, come immagini di repertorio, locandine, riviste, copioni e documenti d'archivio (e non solo), analizzato e contestualizzato all'interno di una “cornice” che possa far rivivere, ancora oggi, il clima e il vissuto di un'epoca, quella dell'Italia fascista. Il materiale è stato tratto dal percorso tematico presente in SAN, Censura Teatrale e Fascismo (1931-1944). CoRTI - Copioni Rappresentazioni Teatro in Italia. Archivio Centrale dello Stato, contenente fotografie, immagini e testi di copioni teatrali sottoposti a censura, conservati principalmente presso l'Archivio Centrale dello Stato. Altre immagini utilizzate rimandano alla Banca Dati CoRTI, un sistema integrato che consente di interrogare ed incrociare informazioni desunte da fonti archivistiche e da materiale a stampa.

Civili, soldati, eroi: testimonianze della Grande Guerra dall'Archivio di Stato di Bologna

Il progetto "CIVILI, SOLDATI, EROI. Testimonianze della Grande Guerra dall'Archivio di Stato di Bologna" illustra alcune tra le carte più interessanti custodite dall'Archivio di Stato di Bologna e riguardanti la Prima Guerra Mondiale. I documenti selezionati offrono all'utente una testimonianza diretta di quello che fu l'impatto del conflitto sulla società civile e di come la chiamata alle armi di quasi sei milioni di uomini abbia cambiato non solo i destini dei soldati mandati al fronte ma anche quelli delle famiglie rimaste a casa.  Tra i temi trattati: storie di vita vera, bandi restrittivi, il ruolo della Croce Rossa Italiana, il culto della commemorazione dei caduti nel dopoguerra. La mostra digitale raccoglie il materiale più significativo individuato e studiato dagli autori presso l'Archivio di Stato di Bologna, nell'ambito del programma ministeriale straordinario "500 giovani per la cultura", finalizzato ad attività di inventariazione, catalogazione e digitalizzazione del Patrimonio culturale presso gli Istituti e i luoghi della cultura statali.

La Calabria e la Grande Guerra: 1914-1918: Un viaggio nella memoria attraverso i documenti della Biblioteca Nazionale di Cosenza

Il sito La Calabria e la Grande Guerra: 1914-1918 vuole offrire all’utente una panoramica sul ruolo della Calabria e dei calabresi durante la guerra del 1915-1918 attraverso la pubblicazione di una selezione di materiale a stampa, manoscritto, grafico e fotografico posseduto dall'Ente ospitante.

Nell'anno del settecentenario della morte di Dante Alighieri, la Biblioteca Universitaria di Napoli ha organizzato una mostra sui centenari celebrativi danteschi a partire dal 1821, che conteneva in forma embrionale l’intento celebrativo. Accanto a testi e documenti che testimoniano le celebrazioni del sommo poeta durante i secoli, si possono ammirare alcune tra le edizioni a stampa più antiche e di pregio delle opere di Dante Alighieri possedute dalla Biblioteca. Un percorso filologico e artistico che conduce il visitatore nella storia delle varie edizioni della Commedia, che si intreccia inevitabilmente con le vicende di letterati, artisti e mecenati della cultura.

Federico Barocci nelle Marche: mostra alla scoperta dei capolavori del Barocci conservati nelle Marche

Barocci, in ogni momento della vita, trasse dalla propria terra la linfa vitale che ne animò sentimenti e pensieri, che ne guidò gli altissimi raggiungimenti artistici. Lo straordinario rapporto che si creò tra l’artista e la sua città – una Urbino non solo 'fatta' di eventi materiali, sia pure sublimi come le sue architetture, ma intessuta di umanissimo pathos, determinò una sorta di simbiosi, di viluppo inestricabile, in cui ragioni esistenziali e istanze artistiche, proposizioni di vita e derive del quotidiano, afflati religiosi e umani interessi si intrecciarono in un inedito – e  assolutamente unico – percorso di vita.

Le eccellenze della Galleria Nazionale delle Marche: alla scoperta dei capolavori conservati nel Palazzo Ducale di Urbino

Le collezioni della Galleria Nazionale delle Marche, istituita nel 1912, sono custodite nello splendido Palazzo Ducale di Urbino, voluto da Federico da Montefeltro (1422-1482) a gloria della sua casata e, al tempo stesso, espressione della sua personalità di uomo del Rinascimento, che coniugava la cultura con il mestiere delle armi e l’abilità politica.

Dalle rovine della Grande Guerra

Il progetto dal titolo “Dalle rovine della Grande Guerra:  l’attività della Soprintendenza per la tutela e la valorizzazione del territorio”, prende le mosse da una tradizione di studi e dall’attività di salvaguardia espletata da oltre un decennio dalla Soprintendenza belle arti e paesaggio per le province di Venezia, Belluno, Padova, Treviso. Nell’attuazione del Programma formativo 500 giovani per la cultura 2015-2016, si è inteso dar corso a un ulteriore approfondimento di contenuti inerenti alla Grande Guerra e agli anni della ricostruzione, a partire dai fondi archivistici d’Istituto: dall’Archivio fotografico, all’Archivio Atti generali, agli Archivi lavori e disegni.

I monumenti lombardi in divisa da guerra 1915-1918

Nel corso della Grande Guerra, nei 41 (quarantuno) mesi dal maggio 1915 al novembre 1918, oltre 5.000.000 italiani prestarono servizio su tutti i fronti del conflitto, tra questi ci sono anche i Monumenti e le Opere d’Arte della Nostra Nazione, che come dice Il Direttore Generale delle Antichità e Belle Arti, Corrado Ricci, dovettero indossare la “divisa da guerra” per poter affrontare il rischio di un eventuale bombardamento. I materiali documentari presentati in questa mostra, curata dalla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Milani, svelano un aspetto locale lombardo del conflitto mondiale e illustrano l’attività di difesa messa in atto per proteggere il patrimonio monumentale e artistico.

BIBVIO: Biblioteche virtuali online

Le biblioteche statali disseminate nel territorio italiano si presentano attraverso le immagini delle prestigiose strutture architettoniche e dei loro interni depositari di collezioni librarie che ci 'narrano' lo straordinario patrimonio storico bibliografico che ogni singola sede tutela e che rappresenta un unicum a livello mondiale. Ritagli di immagini di Biblioteche che sono l’emblema e l’espressione della cultura,  della storia del territorio in cui sorgono e in cui sono radicate da secoli. Con l’affermarsi dell'identità di servizio pubblico la biblioteca assume, accanto alla missione legata alla preservazione, alla raccolta della produzione editoriale  e alla diffusione della cultura,  la valenza di centro di documentazione e di reference al passo con l'innovazione tecnologica.  Si contano 46 biblioteche pubbliche statali di cui 2 nazionali centrali (Firenze e Roma). Le  funzioni e compiti relativi alle biblioteche pubbliche statali, ai servizi bibliografici e bibliotecari nazionali, agli istituti culturali, alla promozione del libro e della lettura e alla proprieta' intellettuale e al diritto d'autore sono svolti dalla Direzione Generale Biblioteche e Istituti culturali.

Un documento una storia: dal pranzo della badessa all'abolizione della pastasciutta: come cambia l'alimentazione nei secoli (XII-XX)

Presso l’Archivio di Stato di Milano, nel periodo 23 giugno – 31 ottobre 2015, è stata organizzata una mostra documentaria intitolata: Un documento una storia. Dal pranzo della badessa all’abolizione della pastasciutta: come cambia l’alimentazione nei secoli (XII – XX), divisa in sei sezioni in ordine cronologico ciascuna riguardante un diverso periodo storico.

Citytelling: racconti dalla città

Itinerari multimediali e materiali didattici, realizzati nell'ambito di progetti diversi.

APPasseggio nella letteratura: Itinerari, citazioni, mappe letterarie, luoghi del libro, linee guida

APPasseggio nella letteratura è un progetto realizzato nell'ambito delle iniziative sostenute con il Bando della Regione Lazio 'IO LEGGO', Determinazione n. G17024 del 26/11/2014, L.R. del 21 ottobre 2008, n. 16: Iniziative ed interventi regionali in favore della promozione del libro, della lettura e delle piccole e medie imprese editoriali del Lazio.

I disegni delle vedute di Roma di Gaspar van Wittel

La Biblioteca Nazionale Centrale di Roma conserva una raccolta di 52 disegni del vedutista olandese Gaspar van Wittel, divisi in quattro sezioni: vedute di Roma, dei dintorni di Roma, di altre città d'Italia, e vedute diverse, che sono state esposte per la prima volta nel loro complesso nel 2013 presso la Biblioteca. La mostra realizzata con Movio ripropone in un diverso contesto le Vedute di Roma, diciannove disegni di Gaspar van Wittel preparatori per la veduta finale ad olio o a tempera. La Roma fluviale è la protagonista del vedutismo vanvitelliano. I luoghi dai quali Gaspar van Wittel trae i vari punti di vista lungo il corso del fiume, da ponte Milvio a Ripetta, sino al Porto di Ripa Grande, sono più di una quindicina. Si tratta in molti casi di angoli di Roma del tutto scomparsi, come la Veduta del Tevere sotto i bastioni di Castel Sant’Angelo, cancellata dalla costruzione dei Lungotevere tra la fine dell’Ottocento e il primo decennio del Novecento, oppure la Veduta di Campo Marzio dai Prati di Castello, che rivela una Roma perduta per sempre dove al posto della campagna è poi sorta la popolosa zona di Prati, o la chiesa di Trinità dei Monti raffigurata prima che, tra il 1723 e il 1728, Francesco de Sanctis costruisse la scalinata trasformando il luogo in uno dei più noti e visitati di Roma. La maggior parte delle Vedute di Roma risale agli anni Ottanta del Seicento, quando Van Wittel prendeva oltre agli schizzi numerosi appunti nella sua lingua originaria (più tardi anche in italiano), che si possono notare in molti punti dei disegni della Biblioteca nazionale.

Raccontare la Grande Guerra: Documenti dalla Biblioteca Universitaria Alessandrina di Roma

La Grande Guerra è stata raccontata da corrispondenti dal fronte e poeti, storici e romanzieri, e ha permeato di sé la storia del Novecento. Raramente invece è stato possibile ascoltare il racconto di quella eccezionale e drammatica esperienza, direttamente dalla voce dei protagonisti minori, autori di una letteratura grigia fuori dai canoni, spesso enfatica sia nella feroce invettiva, sia nella eroica esaltazione patriottica propria della poesia di maniera, pedissequamente costruita sui modelli letterari del tempo, che facevano leva sul patriottismo e il sentimentalismo popolari. Testi minori, ma in grado di restituire un ambiente e un mondo in forme spesso più vicine a ciò che in trincea si leggeva, ascoltava, raccontava. Il Fondo Guerra della Biblioteca Universitaria Alessandrina di Roma, con la sua raccolta di più di 6000 documenti, permette di dare uno sguardo nuovo su questa realtà e di seguire il racconto della guerra, passo dopo passo, attraverso testi riuniti in più di vent'anni di paziente raccolta di un materiale unico, spesso inedito, di assoluto interesse. Da un minuzioso lavoro di selezione e studio dei materiali del Fondo, allo scopo di individuare, analizzare e valorizzare i documenti di interesse letterario, nasce Raccontare la Grande Guerra. I testi sono stati ordinati in quattro grandi sezioni: Poesia Patriottica, Scatti di Guerra (sul mondo della musica e dello spettacolo), Poesia di Invettiva, Antologie di Guerra, ognuna della quali è ulteriormente articolata in sottosezioni secondo criteri di ordine cronologico, tematico, stilistico.

I Promessi sposi in Europa e nel mondo: il tesoro di Casa Manzoni

La mostra, ideata e coordinata da Paola Italia e realizzata dagli studenti del Corso di Laurea in Lettere Moderne dell'Università La Sapienza, costituisce lo sviluppo digitale dello studio di Mariarosa Bricchi La fortuna editoriale dei 'Promessi sposi' e ripercorre le tappe fondamentali che hanno segnato la diffusione dell’opera manzoniana in Europa.

Sulle tracce della Grande Guerra a Grosseto: Storie di guerra, di prigionia, di coraggio e di abbattimento

Progetto didattico, a cura dell'Istituto storico grossetano della Resistenza e dell'et contemporanea, sostenuto dalla Regione Toscana, ha ottenuto il logo nazionale del Centenario.

La biblioteca dell’architetto del Rinascimento: Biblioteca Universitaria di Padova

La biblioteca dell'architetto del Rinascimento guarda al passato, ai grandi modelli dell'Antichità nelle forme e negli stili, per dare vita ad un'architettura  nuova e moderna, costruita anche attraverso la pratica edificatoria quotidiana al servizio di una ricca committenza sia religiosa che laica, pubblica come privata, prodotto delle mani di colui che non solo è un tecnico, perfetto conoscitore di materiali e geometrie, ma anche un artefice e un artista, signore dello spazio e inventore di prospettive, uomo di cultura e intellettuale a tutto tondo.

QUINDICIDICIOTTO: Echi della Grande Guerra nei documenti dell'Archivio di Stato di Macerata

Mostra documentaria realizzata in occasione della XVI edizione di “Cartacanta” nell'ambito delle celebrazioni per il Centenario dalla Grande Guerra. I documenti proposti seguono il fluire degli eventi bellici, dalle prime avvisaglie al lento percorso di costruzione della pace, offrendo uno spaccato, per molti versi inedito, sul modo in cui un’area periferica del Regno d’Italia si trovò esposta, direttamente o indirettamente, al conflitto.

Archeologia e epigrafia a Macerata: cinquant'anni di ricerche in ateneo

La celebrazione dei cinquant’anni dalla nascita della Facoltà di Lettere e Filosofia è oggi occasione per comunicare il capitale di questa storia comune, per ricordare e condividere le radici delle nostre impostazioni metodologiche. È inoltre valido momento per comunicare al pubblico e ai portatori di interesse le innovazioni metodologiche introdotte dalla modernità, sempre più legata ai rapporti con il territorio, all’utilizzo delle tecnologie, alla valorizzazione ed alla formazione di archeologi ed epigrafisti nell’ottica della “terza missione” dell’Università.

Montagne di luce. L'opera di Marco Davanzo, Palazzo Frisacco, Tolmezzo (UD) 26 giugno 2015 - 27 settembre 2015

Con questa mostra, il Comune di Tolmezzo e la Soprintendenza Belle arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia, in collaborazione col Comune di Ampezzo, rendono omaggio ad uno degli artisti più significativi della prima metà del Novecento: Marco Davanzo, nato ad Ampezzo nel 1872 ed ivi morto nel 1955. Il pittore, formatosi all’Accademia di Belle Arti di Venezia e all’Accademia di Francia di Roma, sensibile ai dettami espressivi del suo maestro Ettore Tito e dell’amico Pietro Fragiacomo, una volta rientrato al paese d’origine si dedicò per oltre sessant’anni ad immortalare con suggestivi ed inediti scorci paesaggistici la sua terra natale. Non mancano nella sua ricchissima produzione, per gran parte conservata nel Palazzo Unfer di Ampezzo,

L'opera di Luigi Canepa attraverso le fonti della Biblioteca del Conservatorio di Sassari

In occasione del centenario della morte del compositore Luigi Canepa, la Biblioteca del Conservatorio di Sassari ha voluto allestire una mostra virtuale in onore di colui che si prodigò con tutte le sue forze affinché la città avesse una propria scuola di musica. Didatta e animatore della vita musicale sassarese, ma anche direttore d'orchestra e operista apprezzato dalla critica e dal pubblico del suo tempo, Luigi Canepa vide le sue opere rappresentate in importanti teatri come La Scala e il Carcano di Milano. La mostra è allestita con documenti (testi, musiche manoscritte e autografe, edizioni musicali, registrazioni) che sono parte del fondo antico della Biblioteca del Conservatorio, e vuole essere l'occasione per portare alla conoscenza di tutti (musicisti, musicologi e amatori di musica) un patrimonio storico, bibliografico e musicale unico e di primaria importanza per ricostruire la storia della musica a Sassari tra Otto e Novecento.

Orazio Fiume: storia di un compositore dalla carte di archivio

La mostra digitale sul compositore monopolitano Orazio Fiume (1908-1976) è stata allestita con documenti (lettere, fotografie, musiche manoscritte e a stampa, programmi di sala, rassegna stampa, registrazioni e filmati) che sono parte del patrimonio della Biblioteca del Conservatorio 'Nino Rota' di Monopoli perché donati dalla famiglia Fiume all'Istituzione. Dopo la pubblicazione del catalogo dell'archivio del compositore, questa mostra si propone l'obiettivo di rinnovare i consueti canali musicologici per rendere visibile ad una più vasta platea, anche di non specialisti, la figura di un artista pienamente inserito nel contesto artistico e musicale del secolo scorso.

Senza madri, ma con una grande madre patria: l'Ospedale degli Innocenti ricorda i suoi figli caduti nella Grande Guerra

In occasione del centenario della Prima Grande Mondiale, l'Istituto degli Innocenti di Firenze ha realizzato questa mostra virtuale, basandosi sui documenti del proprio Archivio storico, per ricostruire la cerimonia di inaugurazione della lapide commemorativa dei soldati 'nocentini' caduti nella Grande Guerra, che fu posta nel 1924 ed oggi restaurata. Attraverso questo lavoro è stato possibile ricostruire tutte le storie dei soldati caduti che, essendo venuti al mondo senza una famiglia, erano stati accolti dall'Ospedale come propri figli. Di ognuno di questi ex innocentini sono state ricostruite le informazioni biografiche essenziali e le notizie relative alla vita militare. L'Istituto ha voluto così approfondire un pezzo della propria storia, ma anche dare un volto e una dignità a coloro che non avevano potuto conoscere la famiglia di origine e che avevano vissuto una vita troppo breve per avere degli affetti duraturi di persone in grado di ricordarli.

Federigo Melis in Africa Orientale 1940-1944: La guerra attraverso documenti e testimonianze dal suo archivio

La mostra digitale, realizzata dalla Fondazione Istituto Internazionale di Storia Economica Francesco Datini con il contributo della Circoscrizione Prato Centro presenta i documenti relativi all’esperienza di vita militare e alla prigionia nei campi inglesi di Federigo Melis in Africa Orientale, durante la seconda guerra mondiale. Il lavoro si propone due obiettivi: far conoscere un periodo che segnò profondamente la vita dello storico, influenzando molto le scelte per il futuro, e arricchire il già vasto bacino di testimonianze originali relative al periodo della seconda guerra mondiale, dando voce alla vicenda di un uomo che dovette affrontare i terribili avvenimenti di quegli anni

Giuseppe Gioachino Belli: Impiegato nell'amministrazione pontificia (1807-1845)

Il grande poeta romanesco Giuseppe Gioachino Belli è stato per vari periodi impiegato nell’amministrazione pontificia e al suo interno ha svolto vari ruoli, gettando le basi di una carriera, che sicuramente si può definire tutt'altro che regolare. Ed è proprio questa sua appartenenza al mondo dei dipendenti pubblici che collega Giuseppe Gioachino Belli all’Archivio di Stato di Roma. Fra la documentazione che questo Istituto ha il compito di conservare, precisamente nell'archivio della Direzione generale del Bollo, registro, Ipoteche e tasse riunite che aveva sede a Roma, c'è il fascicolo personale di Giuseppe Gioachino Belli, che raccoglie la pratica relativa alla sua richiesta di pensione, presentata il 6 novembre 1844. Grazie a queste carte si può ricostruire la carriera dell' impiegato Belli, dall'anno 1807 all'anno 1845, e ricomporre così il puzzle costituito dal curriculum del Poeta romano, che per mantenersi, a causa dello stato di miseria in cui si ritrovò dopo al morte dei genitori e anche in altri difficili periodi della sua vita, ebbe sempre il miraggio del posto fisso. E nel Belli impiegato si possono ritrovare tematiche ancora oggi vive nella pubblica amministrazione: quali l'assenteismo, il poco attaccamento al lavoro monotono e mal pagato del dipendente pubblico, vissuto come un obbligo, ma comunque ambito perché fisso. E parallelamente l’emergere di un mondo fatto di personaggi influenti, a cui doversi rivolgersi per ottenere una raccomandazione, indispensabile in quell’epoca per arrivare all’ambito posto fisso. A tutte le debolezze mostrate nell’organizzazione dei dipendenti pontifici, già in campo nel periodo di Belli, la nuova amministrazione italiana, dopo il 1870, cercherà di porre rimedio. Ma il cammino fu lungo e irto di ostacoli... in parte non ancora superati.

Le armi del Principe; la collezione Odescalchi di Palazzo Venezia

La collezione Odescalchi costituisce uno dei nuclei del Museo Nazionale del Palazzo di Venezia: cronologicamente abbraccia un arco temporale molto ampio che va dalla sezione archeologica, numericamente inferiore, ai nuclei più rilevanti di armi medievali, rinascimentali e seicentesche. L'armeria nasce dalla passione collezionistica del principe Ladislao Odescalchi (1846-1922), noto anche per aver fondato la cittadina di Ladispoli sul litorale laziale che da lui prende il nome. Non si tratta quindi di un'armeria gentilizia formatasi nei secoli nelle residenze della famiglia Odescalchi, sebbene queste fossero dotate di artiglierie e armi difensive da truppa, ma di una vera e propria collezione costituita per appagare la passione del principe, grande esperto e conoscitore di armi di ogni epoca. Grazie ai contatti instaurati con diversi antiquari italiani ed europei, tra cui l'inglese Samuel James Whawell e il francese Louis Bacherau, Ladislao riunì un cospicuo numero di armi provenienti per lo più dall'Europa occidentale, cui si aggiunsero piccoli gruppi non omogenei del medio e dell'estremo Oriente. Alla sua morte, avvenuta nel 1922, la collezione venne riordinata dal nipote Innocenzo nel palazzo romano di Piazza SS. Apostoli, con l'esposizione di armature intere, armi da difesa e da offesa, armi da fuoco. La raccolta arrivò a contare nel 1953, anno della morte di Innocenzo, circa duemila armi: milleduecento vennero acquistate dallo Stato Italiano nel 1959, le rimanenti portate nel castello di Bracciano, dove sono tuttora. Nei primi anni Sessanta la collezione Odescalchi venne studiata e riordinata da Bruno Thomas, e dal 1969 al 1981 fu esposta nei saloni monumentali di Palazzo Venezia, sotto la cura di Nolfo di Carpegna che ne pubblicò il primo catalogo ragionato. Dal 2003 una parte della raccolta è conservata in una sala del palazzetto (sala 27).

 custodi dei libri: ritratti e storia in una biblioteca romana

La biblioteca Casanatense è popolata da una serie di ritratti dipinti e scolpiti di alcuni degli uomini che durante i secoli l'hanno 'abitata' e di altri, dei quali vita e pensiero sono stati fonte di ispirazione ed esempio per i frequentatori del grande istituto bibliotecario romano. Tutti questi personaggi (che tali, questi uomini, sono stati resi dalla loro rappresentazione pubblica) appaiono come gli impassibili e vigili custodi dei libri, per i quali gli uni hanno lavorato gran parte della vita e con i quali gli altri hanno tramandato ai posteri il proprio pensiero o visto celebrate le proprie gesta. Da questa riflessione scaturisce il titolo di questa prima mostra virtuale (realizzata con Movio, (il SCMS messo a punto dall'ICCU, rilasciato nel mese di aprile 2014), con la quale ci prefiggiamo lo scopo di rendere visibile un patrimonio iconografico, se vogliamo minore, ma di interesse storico e documentario e non solo per l'Istituto che lo conserva.

Sulle orme di Eracle: Eracle nell’immaginario etrusco

Questa mostra digitale è stata realizzata a margine del progetto 'Sulle orme di Eracle' curato dalla Soprintendenza per i Beni archeologici dell'Etruria meridionale in collaborazione con la Soprintendenza per il Polo Museale Romano e la Fondazione 'C. Faina'. Quattro prestigiosi musei, tre archeologici il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma, quello dell'Agro Falisco nel Forte Sangallo di Civita Castellana e il Museo 'Claudio Faina' di Orvieto insieme alla Galleria Nazionale di Arte Antica a Palazzo Corsini di Roma, si sono riuniti per narrare Eracle, vale a dire una delle figure più note della mitologia classica e che ha avuto una fortuna duratura nelle Arti sino ai giorni nostri. Il progetto prevede che ognuno dei quattro musei esponga ed evidenzi lungo il percorso espositivo le opere che raffigurano Eracle in modo da narrare per intero la sua vicenda. L’idea di promuovere un progetto dedicato a Eracle/Ercole nasce dalla consapevolezza della vitalità che la saga dell’eroe ha avuto - e continua ad avere - nel tempo e nello spazio, simbolo di una umanità che, nella fatica e nel confronto con le forze avverse, riesce a riscattarsi fino al premio dell’immortalità. L’Herakles greco, l’Hercle etrusco, l’Ercole italico e quello romano hanno offerto al mondo intero testimonianze preziose di un patrimonio mitologico e artistico che ha continuato a stimolare la creatività di scultori e pittori più vicini al nostro tempo. La mostra digitale, curata dalla Soprintendenza per i Beni archeologici dell'Etruria meridionale in cooperazione con il progetto AthenaPlus. utilizza i contenuti di quella reale, immagini e testi, adattati alla fruizione per il web. Ma è anche arricchita di risorse video e audio realizzate appositamente.

Società, sindacato, politica: Roma, l'Italia, l'Europa all'alba del Novecento (1900-1910)

La mostra virtuale, proposta dall’Alessandrina, si muove su tre grandi direttrici, o chiavi di lettura  -  società, sindacato, politica - , in costante interazione tra loro, e  tre dimensioni territoriali – Roma, l’Italia, l’Europa – privilegiate in un continuo gioco d’assonanze, discrepanze e connessioni

Vedere la Grande Guerra: Immagini della Prima Guerra Mondiale

Questa mostra, curata dall'Istituto per la Storia del Risorgimento italiano, vuole proporre un percorso visivo attraverso le testimonianze della Grande Guerra. Con la Prima guerra mondiale iniziò un utilizzo capillare delle moderne forme di comunicazione: foto, cartoline, film, manifesti, opuscoli. Tutto veniva diffuso e servì a dare del conflitto quell'immagine che venne definita come 'il crinale della modernità'.

L'Italia chiamò: racconti per immagini dall'Archivio storico Telecom Italia

L’obiettivo di questa mostra, curata da Cliomedia Officina, è quello di creare nel virtuale un’esperienza concettualmente simile a quella dei percorsi espositivi nel reale. E' articolata in quattro principali percorsi narrativi, disposti cronologicamente, all’interno dei quali si aprono “spazi” a loro volta articolati in vari nuclei tematici. Come per i tradizionali percorsi espositivi sono stati privilegiati i documenti visivi. Come utile strumento d’ausilio e di approfondimento, sono state predisposte a corredo tre diverse cronologie, dedicate alle innovazioni tecnologiche, alla legislazione nel settore delle telecomunicazioni e agli eventi salienti della storia del servizio telefonico nel contesto della storia italiana. Non manca la possibilità di approfondimenti, sia attraverso l’accesso a documenti e a testi più articolati, sia attraverso link a pagine specifiche del portale dell’Archivio storico Telecom Italia (achiviostorico.telecomitalia.com). La maggior parte dei documenti in mostra, come indicato nella testata del sito, appartiene all’Archivio storico Telecom Italia ma non mancano i contributi da altri enti e istituzioni (culturali e non) che hanno condiviso sul web i propri documenti.

La Galleria del diletto alla corte del Duca di Urbino

La Galleria del diletto è una proposta di immagini tratte da edizioni a stampa del XVI-XVII secolo provenienti dalla biblioteca di Francesco Maria II della Rovere, nucleo fondante della Biblioteca Universitaria Alessandrina, presso la quale sono state esposte tra ottobre 2012 e gennaio 2013. I testi selezionati sono solo una parte della sezione, o scansia, delle Artes Variae e documentano tutti gli interessi extrascientifici del duca di Urbino, persona colta ma anche bibliofilo eclettico. La visita virtuale è stata divisa in dieci aree tematiche che ricalcano i contenuti dei testi. Cliccando sui cartigli, che ripropongono frasi tratte dal diario del duca trascritto da Fert Sangiorgi nel 1989, si possono vedere delle immagini campione, corredate dalle indicazioni bibliografiche e dagli approfondimenti biografici dei relativi autori. Allo stesso tempo, un link a Internet Culturale consente di sfogliare integralmente tutte le edizioni della scansia Artes Variae e anche delle classi Relationes e Geographia, digitalizzate dalla Biblioteca Alessandrina per mezzo delle quote dell’otto per mille anno 2010.

Da Cervantes a Caramuel: Libri illustrati barocchi della Biblioteca Universitaria di Pavia

La mostra, curata dalla Biblioteca Universitaria di Pavia, ha avuto una prima versione fisica, realizzata nel 2010, che ripropone, con un percorso obbligato, le 16 sezioni e le 65 tavole offerte nel percorso espositivo. Con questo progetto la mostra prende una nuova veste, con percorsi diversificati che l'utente può utilizzare in libertà, creando il 'proprio percorso espositivo': un valore aggiunto sia per la mostra, sia per il patrimonio librario della Biblioteca.