Giovanni Marsili: La biblioteca del Prefetto dell’Orto botanico di Padova Questa mostra si pone a lato dell’esposizione "Giovanni Marsili - La biblioteca del Prefetto dell’Orto botanico di Padova" (Padova, Palazzo Cavalli, 4 ottobre – 4 novembre 2018) dove per la prima volta dopo quasi un secolo si riunisce parte della biblioteca privata del prefetto dell’Orto botanico di Padova Giovanni Marsili (1721–1795). Frutto della collaborazione tra la Biblioteca dell’Orto Botanico (Sistema Bibliotecario di Ateneo dell’Università di Padova) e la Biblioteca Universitaria di Padova (Ministero per i Beni e le Attività Culturali), la mostra presenta 63 volumi antichi dal XV al XVIII secolo, scelti fra i 2500 della collezione originaria e conservati oggi fra le due biblioteche. La mostra virtuale indaga la persona del prefetto, i suoi tempi, le vicende della collezione e della sua dispersione, gli argomenti dei volumi. I pezzi esposti sono stati completamente digitalizzati e virtualmente sfogliabili. Tra gli esemplari più pregiati il manoscritto illustrato quattrocentesco di area veneta De herbarum virtutibus, l’Innocentia victrix (1671), xilografia su fogli doppi di carta di riso con testo in cinese, la monumentale Storia degli Uccelli (1769) di Saverio Manetti con splendide incisioni acquerellate, l'Herbarum vivae eicones (1532), un erbario testimone della svolta realistica dell’illustrazione botanica. |
Galleria dei Rettori dell'Università degli studi di Perugia In una delle stanze di rappresentanza presenti al piano nobile di palazzo Murena, sede storica dell’Università degli studi di Perugia, in quella attualmente conosciuta come Sala “ex Senato” lungo le pareti è possibile ammirare una successione di ritratti. Da Emilio Barbanera a Franco Moriconi, disposti in ordine cronologico di mandato, sfilano i volti di 28 docenti che a partire dall’Unità d’Italia si sono avvicendati nel guidare l’Ateneo. Questa mostra prova a ricostruire la storia accademica e la successione cronologica dei Rettori e individua anche l'origine della serie di ritratti. |
Achille De Zigno (1813–1892): geologo, paleontologo e personaggio politico Attraverso una selezione di opere a stampa, di manoscritti inediti, di documenti d’archivio e di fossili, la mostra conduce il visitatore alla scoperta del profilo scientifico di Achille De Zigno, geologo e paleontologo di instancabile ricerca e scrittura, straordinaria precisione, ampia rete di relazioni e fama internazionale. Nel ritratto biografico si ripercorre anche il suo impegno politico di amministratore, nel turbolento periodo risorgimentale padovano. Le collezioni bibliografiche e geopaleontologiche di De Zigno sono conservate presso la Biblioteca di Geoscienze e la Sezione di Geologia e Paleontologia del Museo della Natura e dell’Uomo (MNU) dell’Università di Padova, grazie all’acquisizione nel 1892 dell’allora Direttore del Gabinetto di Geologia, Giovanni Omboni. Ad esse si è aggiunta nel 2021 la donazione da parte degli eredi dell’archivio privato di De Zigno, che la mostra intende valorizzare Presso la Biblioteca di Geoscienze sono esposte alcune delle opere e dei reperti di De Zigno pubblicate nella mostra virtuale e una selezione di libri sulla storia della geologia. Videopresentazione: https://youtu.be/E2jLBDciYuc?feature=shared |
Guerra e pace. Memorie periferiche fra le pieghe del secondo conflitto mondiale La mostra espone alcuni documenti conservati nell’archivio storico dell’Istituto. L’obiettivo è quello di fare emergere, grazie a singoli documenti, alcuni tratti di una storia “dal basso”, quella di persone comuni segnate in vario modo dal secondo conflitto mondiale; in particolare: le sorti di alcuni soldati provenienti dalla provincia di Cosenza, che dopo l’8 settembre 1943 si trovano a percorrere percorsi differenti; il ruolo e l’azione di alcune figure dell’antifascismo calabrese, rappresentative di una generazione intellettuale e politica sopravvissuta al regime e portatrice di peculiari istanze di cambiamento sociale; frammenti di vita quotidiana degli abitanti di piccoli paesi calabresi negli anni Quaranta. |
Tra realizzato e immaginato. La gestione dell'acqua in Calabria, passato e futuro anteriore Tramite questa mostra tematica virtuale, la Biblioteca di Area Tecnico Scientifica (BATS) dell’Unical apre a tutti la possibilità di iniziare a scorrere i contenuti del Progetto Speciale n. 26 “Utilizzazione intersettoriale delle risorse idriche della Calabria”. I Progetti Speciali (PS) della Cassa per il Mezzogiorno, introdotti con la legge n. 853 del 6/10/1971, rappresentano un tentativo originale di introdurre un approccio più preciso ed accurato, che vada oltre la definizione di obiettivi generali e la ripartizione di risorse economiche, alla pianificazione e all'implementazione delle politiche di sviluppo nel sud Italia, in particolare per quanto riguarda le risorse idriche. Lungi dal voler trarre un bilancio dei risultati effettivi del PS26 (anche se ci sentiamo di evidenziare la profondità dell’impegno profuso in questa iniziativa di azione pubblica nel Mezzogiorno rispetto a future esperienze estemporanee di partnership pubblico-private), questa mostra si pone l’obiettivo, tramite l’esibizione virtuale di una parte minimale del progetto, di presentare la varietà delle questioni affrontate, con metodica accuratezza da insigni studiosi di costruzioni idrauliche, sull’intero territorio regionale relativamente al tema generale delle risorse idriche. Consapevoli che un’opera delle dimensioni del PS26 merita senz’altro spazi di maggiore approfondimento, confidiamo tuttavia che le sintetiche informazioni contenute nella mostra possano da un lato far apprezzare il respiro dell’opera e l’ambizione del tentativo messo in atto, dall’altro coinvolgere anche i non addetti ai lavori in un tema fondamentale per tutti: l’accesso all’acqua. |
Arte e Paesaggio a Cosenza e a Scolacium. Materiali dall'Archivio Fotografico "Emilia Zinzi" Emilia Zinzi (1921-2004) è stata una delle figure di rilievo della scena culturale del secondo Novecento, una sentinella della memoria nella storia del patrimonio artistico e architettonico italiano e calabrese in particolare. La studiosa ha operato all’interno delle istituzioni, lottato per diffondere la consapevolezza dell’importanza del patrimonio culturale, combattuto battaglie per preservare siti storico-artistici e archeologici dalla speculazione. La mostra Arte e paesaggio a Cosenza e a Scolacium. Materiali dall’Archivio fotografico “Emilia Zinzi”, allestita nell’ambito del progetto ViviAMO la Calabria: dalla conoscenza all’esperienza, promosso dall’Università della Calabria e finanziato dalla Regione Calabria (POR Calabria FESR-FSE 2014/2020, asse V, azione 6.8.3), si inserisce perfettamente in questo contesto. Le fotografie qui presentate provengono dal Fondo librario-archivistico che i suoi eredi hanno donato nel 2017 all’Università della Calabria, dove è confluito nelle collezioni della Biblioteca di Area Umanistica. La raccolta si è sedimentata nel tempo per esigenze di ricerca e didattica. Rappresenta una risorsa importantissima per la storia della documentazione del patrimonio regionale che vuole, e deve essere, un laboratorio attivo per la didattica e la ricerca. |
Cosa c'è in spezieria? – Una collezione didattica di piante medicinali Il Museo Botanico dell’Università di Padova conserva, oltre al ricco patrimonio di fogli d’erbario, numerose collezioni che venivano utilizzate a scopo didattico durante le lezioni. Tra queste vi sono 130 diverse specie, presenti soprattutto come resine, radici, cortecce e semi, che contengono sostanze utili a fini terapeutici. Costituita principalmente da specie esotiche come benzoino, albero della china e fava del Calabar, la raccolta si è formata nel tempo e non è attribuibile a nessuno dei vari docenti che si sono succeduti a Padova nell’insegnamento della botanica farmaceutica. |
Lavoro e società: il '900 attraverso i documenti dell'Istituto per gli Affari Sociali A 100 dalla fondazione dell’Istituto Italiano di Igiene, Previdenza ed Assistenza Sociale (IPAS) la Biblioteca INAPP “Vincenzo Saba” recupera e valorizza il ruolo che l'Istituto svolse nella società italiana dei primi del "900 attraverso la realizzazione di questa mostra documentaria. L’esposizione propone una selezione di documenti facenti parte del patrimonio dell’Ente, che nel corso della sua storia è stato denominato in diverse maniere fino a divenire Istituto per gli Affari Sociali (IAS) e, come tale, soppresso e confluito nell’attuale Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche (INAPP). I materiali sono organizzati e proposti secondo percorsi tematici affini alla vocazione istituzionale dell’INAPP (lavoro, formazione, istruzione). Attraverso riviste, manifesti, lastre fotografiche su vetro e documenti d'archivio si offre uno spaccato del lavoro come fattore costitutivo della società italiana dell’epoca, per come restituito da un Istituto che si muoveva tra la propaganda e la divulgazione scientifica. |
La prima guerra mondiale rappresenta un punto di rottura radicale rispetto alle tradizionali modalità di conflitto, per il coinvolgimento massiccio della popolazione civile e per il ruolo decisivo della propaganda. Trattandosi di caratteristiche drammaticamente attuali, la mostra si muove tra passato e presente e si concentra sulla vita di tutti quegli attori che la guerra moderna travolge: gli Abele privi di voce, spesso dimenticati dalla storiografia ufficiale. |
Lavoro e società: Il '900 attraverso i documenti dell'Istituto per gli Affari Sociali La mostra ha lo scopo di valorizzare e testimoniare l'attività svolta dall'Istituto per gli Affari sociali (IAS) attraverso l'esposizione di una selezione di documenti e di materiali bibliografici. Attraverso riviste, manifesti, lastre fotografiche su vetro e documenti d'archivio si offre uno spaccato del lavoro come fattore costitutivo della societò italiana dell'epoca, per come restituito da un istituto che si muoveva tra la propaganda e la divulgazione scientifica. |
Roberto De Visiani nelle carte d'archivio dell'Orto botanico di Padova La mostra è dedicata all’importante figura di Roberto De Visiani, nato nel 1800 in Dalmazia e prefetto dell’Orto botanico dell’Università di Padova dal 1836 al 1878, anno della morte. Botanico dai vasti interessi letterari, De Visiani visse a Padova la turbolenta stagione risorgimentale di metà Ottocento, rilanciando in chiave moderna l’attività scientifica del plurisecolare Orto di Padova. Le diverse sezioni della mostra offrono un percorso affascinante attraverso le carte scientifiche e personali di De Visiani, da poco riordinate e digitalizzate e provenienti dall’archivio storico dell’Orto botanico dell’Università di Padova. Il progetto di valorizzazione, riordino e inventariazione di questi importanti materiali è stato promosso dal Centro di Ateneo per le Biblioteche con la collaborazione dell’Archivio generale di Ateneo e il coordinamento scientifico di Elena Canadelli. Oggi gran parte dell’archivio è liberamente accessibile su Phaidra. |
Alpha Beta. Aprendere il greco in Italia. 1360-1860. La mostra "Alpha Beta. Apprendere il greco in Italia. 1360-1860" (Biblioteca Nazionale Braidense, 29 settembre-9 dicembre 2023) ripercorre in 70 volumi di straordinaria rilevanza una storia di 500 anni e unica nel suo genere: la trasmissione ininterrotta del greco in Italia da metà Trecento in avanti. Muovendo dagli interrogativi del presente sull'utilità dell’insegnamento della lingua greca nel nostro sistema scolastico, il percorso si articola attorno alle tappe fondamentali della vita culturale della penisola, dalla Firenze umanistica fino alla Milano del Romanticismo. I visitatori, siano essi studenti attualmente alle prese con la materia o più maturi estimatori della classicità, potranno non solo riscoprire questa gloriosa tradizione in tutta la sua complessità, ma anche rivivere gioie e dolori di coloro che, nei secoli, si sono cimentati con l’apprendimento del greco. |
Quegli ultimi 600 giorni tra propaganda di regime e realtà storica In occasione dell'anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale, nel 1995 l'Archivio di Stato di Rovigo ospitò una mostra sugli ultimi seicento giorni di guerra. Nella ricerca del consenso della popolazione, sempre più sfiduciata e stremata, giocò un ruolo fondamentale la propaganda, imperniata sui richiami alla Patria e alla famiglia, ma anche sull'ideologia razzista e sulla denigrazione del nemico. L'immagine offerta dalla stampa e dal Nucleo di Propaganda della Repubblica Sociale Italiana, tuttavia, appariva ben diversa dalla realtà quotidiana, fatta di editti e proclami, rastrellamenti e bombardamenti, sospetti e delazioni, ma anche di piccoli e grandi atti di eroismo e generosità, segno di un'umanità mai sopita. A distanza di quasi trent'anni, si è deciso di trasformare il catalogo pubblicato all'epoca in una versione digitale della mostra originaria, aggiungendo dove possibile le immagini dei documenti alle didascalie edite nello strumento cartaceo. |
MANZONI, 1873-2023. La teste orribile flagello tra vivere e scrivere In occasione delle celebrazioni nazionali per il 150° anniversario dalla morte di Alessandro Manzoni. A cura di Marzia Pontone, direttrice scientifica della Biblioteca Nazionale Braidense, con Giuliana Nuvoli e Marco Versiero, l’esposizione, allestita nella Sala Maria Teresa della Biblioteca Nazionale Braidense, va oltre la ricostruzione biografica e intellettuale a carattere commemorativo, ma costruisce un inedito percorso espositivo, omaggiando la spiccata sensibilità morale di Manzoni, storico erudito della peste e suo appassionato narratore, collocandosi dentro una più universale prospettiva, capace di stimolare una corale riflessione sulla recente esperienza della pandemia Covid-19. |
Un filo d’oro (1900-1938): la collezione Prutscher di libri viennesi per bambini Dal 26 gennaio al 15 aprile 2023 la Biblioteca Nazionale Braidense ha ospitato la mostra “Un filo d’oro (1900-1938): la collezione Prutscher di libri viennesi per bambini”, una rassegna che ha come nucleo principale l’importante donazione di 143 libri, 13 leporelli e 178 cartoline appartenuti all’architetto viennese Otto Prutscher e alle sue due figlie Helly e Ilse alla Braidense da parte della nipote dell’architetto, Beba Restelli. Il lascito trova nella Braidense la sua perfetta collocazione riconnettendo i libri viennesi con la Biblioteca, creata dall’imperatrice austriaca Maria Teresa d’Asburgo nel 1770. Il dipinto dell’Imperatrice a firma di Agostino Comerio e i lampadari a goccia in cristallo di Boemia costituiscono una naturale cornice storica per la collezione e la mostra di libri illustrati di Otto Prutscher. |
..Si Fa Swing! Vita, parole e musica di Lelio Luttazzi La mostra, curata dalla Bibloteca statale Stelio Crise di Trieste ripercorre le tappe più significative della vita dell’artista triestino, mettendo in risalto il poliedrico talento che lo ha reso celebre a livello nazionale e internazionale. Le sezioni VITA, PAROLE E MUSICA forniscono una visione d’insieme sui diversi ambiti in cui Lelio Luttazzi si è espresso nel corso della sua vita artistica. |
Concluse nel 2022 le celebrazioni per il VII centenario della scuola medica perugina, a decorrere dalla littera solemnis data il 18 febbraio 1321 ad Avignone, con la quale il papa Giovanni XXII concedeva allo Studium di Perugia la facoltà di addottorare i meritevoli in medicina e arti liberali, un'esibizione virtuale propone un percorso tra esemplari di opere che hanno segnato la storia della Medicina, dall'antica Grecia alle moderne Neuroscienze e alla Psichiatria, un contributo bibliotecario alle celebrazioni dell’Ateneo valorizzandone il patrimonio librario. |
La mostra realizzata con MOVIO “Saul Steinberg Up Close”, è un omaggio agli otto anni milanesi di Saul Steinberg. Una rassegna che celebra la collezione, recente dono della Fondazione Saul Steinberg alla Biblioteca Nazionale Braidense. Una mostra che ha aperto nuove prospettive su un artista, attivo su molteplici fronti (dalle riviste ai murales, passando per le scenografie) e per questo difficilmente classificabile. La donazione è costituita soprattutto da disegni. Ad arricchirla ci sono opere realizzate con timbri, oggetti di legno, lastre di metallo, maschere di carta e piccole pitture ad olio. Tutte documentano l’instancabile abilità di uno dei più grandi disegnatori americani del XX secolo. A caratterizzarlo è la capacità di utilizzare le tecniche e gli stili più differenti, in un continuo processo di invenzione. I disegni di Steinberg passeggiano, volano, volteggiano, si accartocciano, fuggono. Le sue linee sono profondamente comunicative, sia che catturino l’imperscrutabile sguardo di Van Gogh o il sorriso languido di una giovane donna sdraiata su un divano. La produzione di Steinberg, notevole per la sua varietà, trasmette una visione artistica coerente e coinvolgente. Le sue opere entrano con forza nel contesto del vitale e dinamico mondo letterario milanese dell’anteguerra, in cui la Biblioteca Braidense svolse un ruolo rilevante, una storia che collega artisti a libri, passioni a luoghi, persone a idee. |
Novecento di contrabbando: storie di confine durante la Seconda guerra mondiale Questa Mostra propone una selezione di documenti volti a gettare luce sulla situazione economica, politica e militare in provincia di Sondrio durante la Seconda Guerra Mondiale. In questo periodo, oltre all’esportazione abusiva di merci, si segnala anche l’espatrio clandestino di persone in cerca di salvezza da un destino incerto, come ad esempio i disertori alla leva e gli ebrei colpiti dalle leggi razziali. I documenti selezionati offrono uno spaccato della società tra il 1943 e il 1945, disorientata dopo l’8 settembre 1943 e stremata per i disagi derivanti dal secondo conflitto mondiale. |
Adrinetbook Cultural Itineraries Itinerari culturali realizzati nell'ambito del progetto europeo Adrinetbook. |
L'antico Palazzo Martinengo: storia e vicissitudini di un palazzo nobiliare La mostra, curata dalla direttrice Tiziana Marino e dalle archiviste Gloria Camesasca e Mariagrazia Carlone, include una selezione di testimonianze volte ad illustrare alcuni episodi significativi della storia del palazzo oggi sede, al terzo piano, della Sala Studio e degli uffici dell’Archivio di Stato di Sondrio. Sono esposti pergamene, atti notarili, opere letterarie, cartoline d’epoca, mappe catastali e planimetrie risalenti al periodo compreso tra la fine del XVI secolo e il XX secolo. Le prime testimonianze scritte, databili alla fine del Cinquecento, riferiscono di alcune proprietà riconducibili ai nobili Martinengo a Sondrio, nella località detta “in contrada dei Ferrari” o “alle case dei Ferrari” (corrispondente alla zona dove sorge attualmente lo stabile). Nel Seicento il Palazzo fu teatro degli eventi luttuosi del Sacro Macello, residenza temporanea per le monache del monastero di San Lorenzo di Sondrio durante la peste, e poi dimora del Vicario di Valle. Dall’Ottocento fu sede della Delegazione provinciale, ora denominata Prefettura e successivamente, nel XX secolo, alcuni locali furono occupati dal Provveditorato agli Studi per la Provincia di Sondrio. Le mappe esposte consentono di osservare le evoluzioni architettoniche dell’edificio e quelle urbanistiche dell’area limitrofa (con l’attuale Piazza Garibaldi e il ponte sul Mallero) anche a seguito degli eventi alluvionali del 1827 e del 1834. |
Agli albori della stampa: le edizioni più antiche della Biblioteca Universitaria di Cagliari La mostra presenta una selezione degli incunaboli posseduti dalla Biblioteca Universitaria di Cagliari e digitalizzati grazie al contributo della Direzione generale biblioteche e con il supporto tecnico dell'ICCU nell'ambito di un finanziamento triennale destinato alla promozione della lingua e della cultura italiana all'estero. Tra di essi esemplari di assoluta rarità come le Favole di Esopo tradotte in latino da Lorenzo Valla ed edite a Valenza da Lope de La Roca nel 1495, o l’editio princeps della Carta de Logu. |
La mostra L’IDEA DELLA BIBLIOTECA. La collezione di libri antichi di Umberto Eco alla Biblioteca Nazionale Braidense, realizzata con MOVIO, racconta la prima esposizione al pubblico di una selezione dei volumi antichi, acquisiti dal Ministero della Cultura dalla famiglia Eco nel 2018. Si tratta di 1300 titoli rari, tra cui 36 incunaboli, libri stampati prima del 1500, provenienti dalla Bibliotheca semiologica, curiosa, lunatica, magica et pneumatica come la chiamava il grande intellettuale. La mostra intende celebrare l’importantissima acquisizione dei volumi antichi di Umberto Eco da parte della Braidense, che si concretizza oggi integrando le collezioni già esistenti in biblioteca, a partire da quelle riguardanti le opere del XV e XVI secolo. |
Margherita. La biblioteca della Regina Margherita di Savoia Esposizione permanente della biblioteca della Regina Margherita di Savoia (1851-1926). |
"A decoro di Schio intellettuale e studiosa". Le collezioni archeologiche nel Museo Civico di Schio A 110 anni dalla breve parabola del primo Museo Civico scledense, le collezioni archeologiche del Comune di Schio tornano oggi ad essere visitabili grazie a questa mostra virtuale. In occasione della rinascita del Museo Civico, nella sede di Palazzo Fogazzaro, si possono nuovamente apprezzare i reperti archeologici della collezione Cibin, ma anche le monete e le medaglie della collezione Strolin e le imitazioni di vasi greci della collezione Mazzon. |
Progetto didattico realizzato dagli studenti del Liceo Classico Arnaldo di Brescia su un’idea e con il coordinamento della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Brescia. Il percorso formativo, che si sviluppa sull’attività di censimento dei parchi e viali della Rimembranza di Brescia e hinterland svolta nell’ambito del progetto ICCD “Narrando i territori della Grande Guerra”, favorisce la partecipazione attiva alla promozione del patrimonio culturale e al concetto di “memoria” attraverso la conoscenza delle testimonianze storiche ed artistiche presenti nel territorio e la gestione di contenuti digital |
Riflessi danteschi dal Fondo Antico dell'Università degli Studi di Perugia Una selezione di volumi antichi e rari, opere di Dante e su Dante, presenti nei fondi storici dell'Ateneo perugino. La mostra consente di accennare i riflessi del pensiero dantesco sulla cultura, dall'esordio della stampa al primo Novecento. |
Tesori danteschi a Piacenza: il Landiano 190, frammenti, incunaboli e cinquecentine La mostra si inserisce nelle iniziative “Dante e la Divina Commedia in Emilia-Romagna”, un percorso espositivo diffuso promosso dal Servizio Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con la Società Dantesca Italiana. L'iniziativa si snoda lungo le città dell’Emilia-Romagna, in un filo rosso che accomuna tutti gli eventi: lo studio della tradizione e la conservazione delle testimonianze e dei contesti danteschi dal Trecento fino all’Umanesimo. Un viaggio ideale che prosegue oltre, tra testi ed immagini, e che ci porta a condividere lo straordinario patrimonio storico-culturale italiano legato al sommo Poeta. Nella mostra dantesca piacentina, allestita negli spazi della Cittadella viscontea attualmente inclusa nella mole di Palazzo Farnese, il visitatore attraversa le Sezioni in cui sono stati organizzati i documenti originali esposti, introdotto al significato che rivestono le edizioni e gli esemplari quattro e cinquecenteschi della Commedia e di altre opere dantesche o su Dante, del singolare significato dei frammenti manoscritti, e della storia del Codice Landiano. Il percorso è stato arricchito da richiami all'iconografia dantesca, all'illustrazione della Commedia, e da zone ad impatto sensoriale, come l'iniziale 'galleria infernale', centrata sulle incisioni di Gustave Doré della selva e dei mostri, o la 'stanza del cielo,' dedicata a magistrali interventi di miniatori italiani tre e quattrocenteschi. Ciò è tuttora percepibile nel video di Gianluigi Ruzzenenti e di Silvano Tinelli inserito nel sito. L'obiettivo della macchina da presa indugia anche su materiali esposti collegati alle celebrazioni dantesche piacentine del 1921, su rari esempi di grafica pubblicitaria ove viene utilizzata l'immagine del 'divin poeta', e su cartoline da collezione a soggetto dantesco proposte lungo il percorso.. |
Le gemme di Pavia: Un percorso virtuale tra i codici miniati della Biblioteca Universitaria |
Memorie al femminile: storie di donne nelle carte d'archivio |
I modelli storici del Dipartimento di Matematica: Dalla didattica di fine '800 all'arte moderna |
Le celebrazioni per i centenari di Dante e i tesori danteschi della Biblioteca Universitaria di Napoli |
Nelle sommosse e nelle guerre: gli archivi milanesi durante l'età napoleonica |
Adolfo Rossi, giornalista del Mondo |
La Valtellina ai tempi della pestilenza e del colera |
Donne tra le carte. Le donne nei documenti dell'Archivio di Stato di Milano |
Memoria è futuro Patrimonio in cammino. Generare valore pubblico: percorsi di tutela |
NERO su BIANCO. Carte d'archivio raccontano Leonardo |
Bari tra Otto e Novecento nelle tavole di Frate Menotti |
Animali quadrupedi dal naturale dissegnati, incisi,e miniati con i loro ver colori da Innocente Alessandri, e Pietro Scattaglia: un capolavoro di arte libraria veneziana del Settecento |
La biblioteca nella biblioteca: la cultura del dono |
Il testo decorato: manoscritti miniati nella Biblioteca Statale di Cremona |
Albergo dei poveri Palermo |
SIBI ET SUIS_ Ascanio Varese e le raccolte di S. Giovanni di Verdara |
Il Fondo Vittorio Imbriani della Biblioteca Universitaria di Napoli; I libretti popolari e il carteggio di un “misantropo napolitano” |
Cesare De Lollis: Un maestro in viaggio nell’universo della lingua |
Alexandre Marc: una vita per l'Europa |
Giuseppe De Notaris: Il Fondo librario nella Biblioteca del Dipartimento di Biologia Ambientale, Sapienza Roma |
I restauri musivi ravennati |
Luigi Concetti: Nascita della prima Scuola di Specializzazione in Pediatria a Roma |
L'ingegno va in scena: Il teatro nella Biblioteca centrale della Facoltà di Ingegneria |
REPERIO: Musaei Admiranda Contemplator |
Conoscenza e Misericordia: un percorso tra il patrimonio librario della Sapienza |
Tra le nascoste carte… arti e scienze nelle biblioteche dell’Università di Pisa |
Archeologia fuori luogo - Reperti da due continenti nei Musei dell'Università di Padova |
Con i libri al fronte: La memoria degli studenti dell'Università degli Studi di Perugia morti nella Grande Guerra |
Natura Naturata. Capolavori librari dell’Università degli Studi di Ferrara |
ROMA 1849: STEFANO LECCHI, IL PRIMO REPORTAGE DI GUERRA |
SCONTRI DI CARTA E DI SPADA: Il DUELLO NELL'ITALIA UNITA TRA STORIA E LETTERATURA |
PIETRA, CARTA, CARBONE. Frottages delle stele antropomorfe preistoriche dal Fondo Oeschger-Hugentobler a Saint-Martin-de-Corléans (Aosta) |
Architecture Toscane: Auguste Grandjean de Montigny e la riscoperta dell'architettura del Rinascimento" |
Wendingen (1918-1931). Rivista olandese di arte e architettura |
Piacenza negli anni 30. Sviluppo urbano e culturale di una città che cambia volto |
Museo digitale delle scuole italiane: da un oggetto racconta la tua scuola |
Giovanni Battista Caffaratto. Un medico piemontese nella Grande Guerra |
La Galleria di Gerhard Schwarz nel Parco di Veio |
Antonio De Toni (1889–1915): Geologo e soldato della Grande Guerra |
La Cina degli anni Settanta nelle foto di Renzo Rastrelli |
Pier Antonio Micheli: dalle escursioni ai manoscritti |
MondoMorelli: La Biblioteca di un intellettuale tra Ottocento e Novecento |
Altercities. Roma. Cantiere della memoria. Una generazione cresce nei doposcuola autogestiti. Scuole popolari ieri e oggi |
Il 'gusto' della ricerca: L'insegnamento di Piero Camporesi (1926-1997) |
Pot Miru - Via di pace. Turismo, cultura e natura fra Italia e Slovenia [non più accesssibile] |
I Borbone raccontati attraverso documenti, immagini e filmati disponibili in rete. Nella Biblioteca digitale si possono consultare i documenti relativi a Carlo di Borbone presenti nei fondi della Biblioteca Nazionale di Napoli. |
In questa mostra, curata dall'Archivio di Stato di Ferrara in collaborazione con gli alunni del Liceo scientifico A. Roiti di Ferrara, è possibile trovare le storie personali di alcuni cittadini ferraresi di religione ebraica, che furono deportati da Ferrara a Fossoli; la maggior parte di essi fu poi assassinata nei campi di sterminio. |
Biserica Mănăstirii Argeşului: O jumătate de mileniu (1517 - 2017) |
Sfântul Antim Ivireanul: Episcop și Mitropolit, Tipograf și Gravor |
Greek Coins: Constantin Orghidan Collection of the Romanian Academy Library |
Seals - the history treasure: Collection of the Romanian Academy Library |
Ștefan Luchian - desenator: Expoziție de desene și scrisori din colecțiile Bibliotecii Academiei Române |
Nell’Archivio di Stato di Milano sono conservate diverse migliaia di documenti iconografici di varia fattura (carte, mappe, schizzi, incisioni), la cui scoperta e studio hanno contribuito ad approfondire, in particolare negli ultimi tre decenni, la conoscenza del territorio lombardo nei suoi differenti aspetti, e quindi in sostanza a mettere a fuoco la rappresentazione di alcuni interventi di varia natura compiuti dall’uomo, durante i secoli passati, in particolare dal XV al XIX, nello Stato di Milano. |
La mostra 'Caro Bas.' Scambi di lettere tra Giorgio Bassani e gli amici intende offrire un ritratto dei sodalizi e degli incontri più importanti dello scrittore Giorgio Bassani. A tal proposito si è scelto di approfondire il periodo del dopoguerra, ovvero gli anni in cui, appena giunto a Roma, lo scrittore ferrarese costruisce la sua esperienza professionale di giornalista, poeta, romanziere ed editore. Promossa dal Comitato per le Celebrazioni del Centenario della nascita di Giorgio Bassani, dalla Fondazione Giorgio Bassani, dalla Biblioteca Ezio Raimondi dell’Università di Bologna, la mostra è stata costruita attraverso materiale prevalentemente epistolare, ma anche di natura manoscritta e bibliografica. Tutte le lettere qui presentate sono inedite. |
Attraverso questa mostra digitale 'Archivio di Stato di Roma e la Direzione Cultura e Politiche Giovanili della Regione Lazio presentano i risultati del censimento condotto negli archivi, nelle biblioteche e nei musei di Frosinone, Gaeta, Genzano di Roma, Magliano Sabina, Rieti, Sezze, Sora, Tarquinia, Velletri e Viterbo. Il percorso tematico è articolato in tre sezioni: in viaggio con le Compagnie, la mostra per immagini, la mostra si racconta. Attraverso la mappa ottocentesca del territorio regionale, conservata dall'Archivio di Stato di Roma e resa interattiva, il visitatore è invitato a viaggiare insieme agli attori e alle compagnie nei paesi del Lazio tappe del Grand Tour, entrando così nei luoghi dello spettacolo dell'epoca e in quelli destinati oggi a custodirne la memoria. |
Enrico Catellani: Dalla ricostruzione di una biblioteca privata riemerge la storia di un uomo Nel gennaio del 1945 morì il giurista padovano Enrico Catellani, per tanti anni docente di Diritto internazionale, Diplomazia e Storia dei trattati presso l'Università di Padova. Quest'ultima acquistò immediatamente dagli eredi la sua ricca biblioteca privata. Per la ricostruzione del fondo librario sono stati esaminati molti documenti che non solo hanno permesso di capire le vicende legate alla collezione ma hanno anche fatto emergere la figura professionale e umana del suo proprietario alla quale si vuole dare risalto in questa mostra. Sono stati digitalizzati molti testi di cui lo stesso Enrico Catellani fu autore, esposti in una galleria digitale e offerti agli studiosi prevalentemente di Diritto internazionale, Diritto marittimo, Diritto aereo, Diritto bellico e Diritto coloniale, eredi del suo sapere. |
La chiesa di S. Maria del Carmine a Brescia: un percorso per tutti Questa esposizione virtuale dedicata alla scoperta della Chiesa di Santa Maria del Carmine di Brescia è stata realizzata quale capitolo conclusivo del progetto di alternanza scuola-lavoro dal titolo 'Percorsi museali per tutti', un laboratorio di ricerca e di sviluppo di percorsi di visita realizzati anche attraverso nuovi strumenti comunicativi. Il percorso didattico, ideato e coordinato dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia, è stato svolto con gli studenti del Liceo Classico Cesare Arici di Brescia. Scopo del progetto è la predisposizione di visite guidate che hanno per oggetto la chiesa di Santa Maria del Carmine a Brescia, uno dei più significativi monumenti cittadini, proprietà demaniale raramente aperta al pubblico. |
"Giganti" in biblioteca: il percorso delle biblioteche a palazzo Liviano Questa mostra nasce dall'idea di voler tracciare un percorso tra la prima biblioteca pubblica dell'Università e la nuova biblioteca di Scienze dell'Antichità Arte Musica Liviano. L'altra idea che sta alla sua base è di sottolineare come il passato costruisce il futuro sia nel riutilizzo di antichi spazi sia nell'equilibrio tra innovazione e tradizione. Negli spazi sottostanti la Sala dei Giganti comincia l'attività di una grande biblioteca che, basandosi su un consistente patrimonio bibliografico, frutto dell'unificazione delle biblioteche presenti a palazzo Liviano, si mette a disposizione delle nuove generazioni di studenti. Di fronte alle necessità di sicurezza imposte dall'imprevisto evento naturale del terremoto, non si è chiuso al pubblico palazzo Liviano, ma vi si è creato un nuovo spazio, la biblioteca di Scienze dell'Antichità Arte Musica Liviano, per iniziare un nuovo capitolo della centenaria storia dell'Università di Padova. |
Medicamenta: Storie di malattie e rimedi nei libri antichi della Biblioteca di Scienze del Farmaco dell'Università di Padova La Biblioteca di Scienze del Farmaco ha ricevuto dall'Orto Botanico negli anni '20 del secolo scorso una pregevole collezione di libri antichi, di argomento medico e farmacologico. La mostra virtuale presenta alcuni filoni e li correda di oltre 350 immagini. Alcune di queste sono state selezionate per un album da colorare, anche online. Nella prima parte, dedicata alla medicina, una linea del tempo permette di seguirne le tappe principali. Si può percorrere anche l'evoluzione della medicina non ufficiale, espressa dai libri dei 'segreti'. Un capitolo approfondisce atteggiamenti e rimedi storici contro le grandi epidemie. Sono esposti alcuni scritti antichi sul termalismo. Infine, si assiste allo spettacolo del corpo nelle illustrazioni anatomiche. La farmacia prepara i rimedi per le malattie, e la seconda sezione della mostra ne indaga storia, ingredienti, tecniche, ricette e la professione. Tra i preparati, non poteva mancare la teriaca, per secoli la regina dei rimedi, la cui preparazione era così complessa da diventare uno spettacolo pubblico. |
La Bellezza Salvata. Firenze 1966-2016 Realizzata dal Sistema Bibliotecario dell'Università di Firenze, la mostra virtuale ripropone l'omonima esposizione dedicata al 50. anniversario dell'alluvione 'La Bellezza Salvata. Firenze 1966-2016' allestita dal 30 novembre 2016 al 3 marzo 2017 (prorogata poi al 2 luglio 2017) a Palazzo Medici Riccardi, al tempo sede del Museo Mediceo, invaso e devastato dalle acque del 1966. La mostra reale è stata promossa dal Comitato Firenze 2016. |
Camminappia: a piedi lungo la Regina Viarum da Roma al Garigliano Un percorso, curato dall'Associazione culturale GoTellGo a uso dei camminatori che vogliono percorrere a piedi la Via Appia antica o il Cammino di San Paolo nel Lazio. |
Chiese, conventi e monasteri nei documenti antichi dell'Archivio di Stato di Udine L'Archivio di Stato di Udine propone percorsi tematici su singoli organismi religiosi che hanno avuto rilevanza nella storia della città dal medioevo all'età contemporanea. |
Terre nuove: Immagini dell'archivio fotografico dell'Ente Delta Padano La storia dell’agricoltura emiliano–romagnola coincide, in larga misura, con la secolare lotta per la bonifica e la messa a coltura delle grandi estensioni di terreni occupati, in modo permanente o temporaneo, dalle acque che caratterizzavano il paesaggio delle “terre basse”, delle zone più vicine al fiume Po ed ai rami del suo delta. La mostra, frutto della fattiva collaborazione tra Assessorato regionale Agricoltura ed Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia–Romagna, riporta una serie di testimonianze di grande valore storico e culturale relative all’ultima fase di questo imponente processo di trasformazione territoriale, sociale ed economica, iniziato nei primissimi anni Cinquanta del secolo scorso con l’istituzione dell’Ente per la colonizzazione del Delta Padano e concluso, dopo quasi mezzo secolo, con la soppressione dell’Ente regionale |
Bronzo alla memoria, bronzo alla patria: dall’edificazione alla rimozione, storie di monumenti ai caduti delle due guerre Questa esposizione virtuale, curata dalla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Brescia Mantova e Cremona, ha l'obiettivo di far conoscere in modo approfondito la documentazione relativa alle richieste di requisizione e fusione dei monumenti bronzei ai caduti della Prima Guerra Mondiale nel triennio 1940-1943. |
I della Corgna: da Guido a Fulvio II L'idea di realizzare una mostra virtuale sulla famiglia della Corgna è il frutto di una concomitanza di eventi. Dal 2015 in Archivio di Stato di Perugia iniziò una campagna di ricerca sulla famiglia della Corgna, in previsione delle celebrazioni del Cinquecentenario della nascita di Ascanio e Fulvio e, negli stessi mesi, furono assegnate all’Istituto tre giovani laureate nell'ambito del Progetto '500 GIOVANI PER LA CULTURA'. Il progetto di formazione aveva per tema 'IL TERRITORIO: LE ECCELLENZE'. L'argomento quindi parve da subito calzante. Infatti la famiglia della Corgna, come è noto, non solo fu fra le più prestigiose di Perugia, ma esercitò la sua influenza anche nel territorio: da Corciano a Pieve del Vescovo, dalla villa del Colle del Cardinale all' Abazia di Pietrafitta, da Città della Pieve a Castiglione del Lago; questi ultimi sono i centri più importanti del ducato prima e del marchesato poi. Il materiale archivistico reperito è notevole per quantità e qualità. Poiché un obiettivo del progetto era la realizzazione di un 'prodotto' multimediale, l'uso di Movio per realizzare una mostra virtuale sembrò la scelta più appropriata. |
Note di carta: il suon che di dolcezza i sensi lega A un anno di distanza dall'esposizione “Note di Carta”, tenutasi presso la Biblioteca Villa Forini Lippi di Montecatini Terme, l’Istituto Storico Lucchese (Montecatini – Monsummano) e il Centro di Documentazione Musicale della Toscana tornano a mettere in mostra il Fondo Venturi, percorrendo attraverso i suoi manoscritti unici la storia del collezionismo musicale toscano settecentesco. Due percorsi tematici esplorano la scena musicale dell’epoca rivelando autori di grido e tormentoni, ma anche illustri sconosciuti e geni incompresi. Si uniscono una serie di contenuti extra tra cui approfondimenti su luoghi della musica, usi, costumi e letteratura, un dizionario musicale e un “jukebox” molto particolare. |
Il cibo e le carte. Testimonianze di storia alimentare nei fondi archivistici e librari dell’Università di Perugia La mostra, allestita nell'ambito delle iniziative dell’Università di Perugia per EXPO 2015, rivive ora in forma virtuale. I documenti archivistici e librari esposti provengono dai depositi pre-unitari dell’Università di Perugia e attestano come un’istituzione accademica, apparentemente tanto lontana dai bisogni materiali dell’uomo, sia stata sempre, nel passato come nella contemporaneità, calata nella vita pulsante della società e si sia alimentata di scienza e sapienza, ma anche di cibo e bevande. |
Un fiume di libri: la rinascita della Biblioteca della Facoltà di Architettura La mostra virtuale ripropone ed integra, con altre immagini e documenti, la mostra Un Fiume di libri : la rinascita della Biblioteca della Facoltà di Architettura (Firenze, Biblioteca di Scienze Tecnologiche - Architettura, 7 novembre-16 dicembre 2016). Con l’esposizione di fotografie, documenti e materiale librario la Biblioteca di Scienze Tecnologiche - Architettura ha voluto documentare i danni provocati dal tragico evento del 4 novembre 1966 e l'immediato impegno profuso da tutte le componenti dell'Università per la rinascita della Biblioteca. |
Un viaggio, molto affascinante, in un novecento non troppo lontano grazie ad un archivio fotografico. La mostra virtuale Scatti d’archivio racconta del progetto, sostenuto da Archiweb e Regione Toscana, di schedatura e parziale digitalizzazione della fototeca storica dell’Agenzia per il Turismo di Massa Carrara, oggi conservato presso l’Archivio Provinciale omonimo; sono circa 3000 i fototipi a stampa, riferibili al quarantennio anni ’20 - anni ’60 del ‘900, descritti e caricati su un database prossimamente (autunno 2017) fruibile on line grazie al progetto XDAMS, una piattaforma di gestione documentale open source a cura di Regesta.exe. Le immagini rappresentano tutto il territorio provinciale, dai luoghi d’arte a vedute aeree, da scorci di paesaggi a eventi culturali e teatrali; compaiono autorità, artisti, comuni cittadini; si riconoscono ville storiche, colonie, infrastrutture e evoluzioni urbanistiche. |
L'illustrazione botanica: Volumi illustrati della Biblioteca dell'Orto Botanico dell'Università di Padova Scopo della mostra è tracciare un quadro che tratti diversi aspetti dell’illustrazione botanica (storia, evoluzione, tecniche…) attraverso alcuni dei libri più belli conservati presso la Biblioteca dell’Orto Botanico dell’Università degli Studi di Padova, presentati lungo diversi percorsi. All’interno del ricchissimo patrimonio della Biblioteca, si è scelto di selezionare i volumi illustrati che più sembravano significativi nell’ottica degli scopi della mostra: libri realizzati in secoli differenti (dal XV al XIX), con tecniche di stampa delle immagini differenziate e creati con scopi diversi. Ai libri illustrati si è inoltre deciso di aggiungere anche una piccola selezione di erbari secchi. |
Boris Schatz - Father of Israeli Art - From the Archive of the Information Center for Israeli Art, The Israel Museum, Jerusalem |
Maggio 1915: i viadanesi risposero La mostra promossa e organizzata dal Museo Civico e dalla Biblioteca Comunale vuole ricostruire la memoria famigliare e comunitaria rispetto alla Grande Guerra, facendo dialogare testimonianze private, a volte intime, con la macrostoria del conflitto mondiale. |
La Grande Guerra nell'Archivio fotografico toscano Questa esposizione virtuale dedicata a La Grande Guerra è stata realizzata quale secondo capitolo del rapporto fotografia-guerra attraverso la presentazione delle immagini possedute dall'Archivio. Il primo capitolo, introduttivo al tema, è stato sviluppato nella mostra virtuale Dall'Unità alla Grande Guerra. |
La bellezza della biodiversità: le tavole parietali del Dipartimento di Biologia La mostra virtuale 'La bellezza della biodiversità' presenta un numero cospicuo di tavole parietali, che descrivono specie di Protozoi e di Metazoi. Le tavole parietali, opere di autori del XIX e inizio del XX secolo, hanno costituito un ausilio importante nella didattica delle discipline morfologiche per la descrizione precisa dell'anatomia degli organismi trattati e possono essere considerate delle vere opere artistiche. Accanto ad esse sono presentate tavole opera di autori anonimi, che, pur essendo disegnate in modo accurato, non raggiungono la perfezione artistica delle prime. Le tavole parietali, con l'avvento di strumenti più comodi e del digitale, sono state quasi del tutto abbandonate nella didattica degli ultimi decenni, tuttavia, per la precisione e per la qualità, esse costituiscono tutt'ora i modelli dell'iconografia in Zoologia ed Anatomia Comparata e sono utilizzate in trasposizioni digitali al computer e riprese in testi correnti, attualmente in uso. |
1946. L'anno della svolta. Le donne al voto A 70 anni dalle prime elezioni a cui le donne italiane parteciparono con il "diritto di eleggere" e "di essere elette", la Camera dei deputati intende ripercorrere, attraverso documenti d'archivio, atti parlamentari, materiali bibliografici, fotografici e audiovisivi, il lungo percorso compiuto per la conquista del suffragio femminile. |
L'Italia, la guerra e il cibo 1915-1918 Un percorso illustrato alla scoperta del rapporto fra il cibo e la guerra. Dal rancio nelle trincee alle ristrettezze fatte a casa per supportare l'esercito. |
Conoscenza e misericordia: un percorso tra il patrimonio librario della Sapienza Un’esposizione di libri antichi, dal Cinquecento all’Ottocento, che esplora il dialogo costante tra le conoscenze scientifiche e la cultura della condivisione e disponibilità per l’altro. È questo l’oggetto della mostra, organizzata dal Sistema Bibliotecario della Sapienza, in collaborazione con il Servizio Civile Nazionale, in occasione dell’Anno Giubilare indetto da Papa Francesco. Le biblioteche dell’Università si propongono di presentare un percorso ed una riflessione sul tema della misericordia e della conoscenza mettendo in mostra alcuni libri antichi conservati nelle collezioni della Sapienza. I temi affrontati dalle biblioteche dei Dipartimenti di Biologia Ambientale, Scienze della Terra e Storia della Medicina riguardano lo sviluppo della scienze dell’universo, il rispetto della terra e della natura, poi il tema della carità, declinato attraverso i percorsi della scienza medica, volta a conoscere e curare il corpo e gli stati di emarginazione. La biblioteca del Istituto di Studi Orientali pone in evidenza lo studio delle culture extra-europee, affini con il valore spirituale cristiano della misericordia. Il progetto della mostra include una breve presentazione della Cappella Universitaria della Sapienza, attiva all’interno della Città Universitaria. |
Fernand Braudel, l'Istituto Datini e Prato - 1954-1985 Il 27 novembre 1985 moriva Fernand Braudel, se ne andava forse il più grande storico del secolo scorso. Per ricordare il trentennale della scomparsa, la Fondazione Datini ha dedicato al suo primo Presidente questa mostra documentaria. Si è deciso di posticiparne l’inaugurazione, per farla coincidere con l’avvio della XLVIII Settima di Studi, non poteva essere diversamente considerata l’importanza che lo studioso francese annetteva a quegli incontri. |
Tesori inesplorati: le biblioteche dell'Università di Firenze in mostra La mostra virtuale ripropone ed integra, con altri documenti, funzionali all'articolazione e alla completezza del percorso, la mostra Tesori inesplorati. Le Biblioteche dell’Università di Firenze in mostra (Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, 15 febbraio-23 giugno 2017. Prorogata al 29 settembre). |
I libri di Giorgio Bassani: Traduzioni, tradizioni, negoziazioni Nel centenario della nascita di Giorgio Bassani, l’Università di Ferrara ha previsto una serie di iniziative per ricordare il grande scrittore ferrarese. A conclusione delle giornate dedicate al tema delle traduzioni e della ricezione all'estero delle opere dello scrittore, nell'ambito del Convegno Giorgio Bassani 1916-2016, ospitato dalle Università di Ferrara e di Roma dal 14 al 19 novembre, è stata inaugurata, nella splendida cornice di Palazzo Turchi di Bagno a Ferrara, la mostra I libri di Giorgio Bassani: traduzioni, tradizioni, negoziazioni, incentrata sulla diffusione editoriale delle opere di Giorgio Bassani nel mondo, che rimarrà aperta al pubblico fino al 15 gennaio 2017. La mostra rende omaggio al grande scrittore ferrarese Giorgio Bassani, illustrando la straordinaria diffusione all’estero delle sue opere, avviatasi alla fine degli anni ’50, subito dopo la pubblicazione delle Cinque storie ferraresi (1956), e ancora oggi in costante espansione. Ideata integrando l’allestimento tradizionale con percorsi di tipo multimediale, la mostra riattraversa la carriera artistica di Giorgio Bassani, dagli esordi ai primi riconoscimenti nazionali e internazionali: a consacrare la rilevanza dello scrittore nel panorama italiano, e far convergere in maniera decisa l’interesse degli editori stranieri, hanno infatti contribuito il premio Strega ricevuto nel 1956 per le Cinque storie ferraresi, e il Viareggio per Il giardino dei Finzi Contini del 1962. Uguale spinta propulsiva è derivata dai film, tratti da novelle o romanzi di Bassani, esportati anche in altri paesi: La lunga notte del ’43, 1960; Gli occhiali d’oro, 1988; e ovviamente Il giardino dei Finzi Contini, per la regia di Vittorio De Sica, che riceve nel 1972 il premio Oscar come miglior film straniero. |
Sapori in biblioteca. Percorsi tra agricoltura e alimentazione nei libri antichi in Emilia Romagna Il ciclo di incontri Sapori in biblioteca nasce dall’idea di raccontare l’importante tradizione agricola alimentare e gastronomica della nostra regione attraverso la testimonianza di bibliotecari, archivisti, studiosi ed esperti. Partendo dagli spunti tematici e dai documenti antichi proposti nel volume Agricoltura e alimentazione in Emilia Romagna. Antologia di antichi testi, si intende sondare il prezioso patrimonio, materiale e immateriale, di cui i nostri istituti culturali sono depositari. La rassegna si sviluppa in un percorso che ha raccolto l’adesione di nove istituzioni storiche presenti sul territorio regionale che sono state di volta in volta sedi di dialoghi, letture, mostre. Alla scoperta di quello straordinario corpus di conoscenze e narrazioni che in ciascuna realtà locale si intreccia al tema del cibo. |
Riscoprendo i Parchi della Rimembranza: Memorie dimenticate dei Parchi della Rimembranza Progetto didattico realizzato dagli studenti del Liceo Classico Arnaldo di Brescia su un’idea e con il coordinamento della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Brescia. Il percorso formativo, che si sviluppa sull’attività di censimento dei parchi e viali della Rimembranza di Brescia e hinterland svolta nell’ambito del progetto ICCD “Narrando i territori della Grande Guerra”, favorisce la partecipazione attiva alla promozione del patrimonio culturale e al concetto di “memoria” attraverso la conoscenza delle testimonianze storiche ed artistiche presenti nel territorio e la gestione di contenuti digitali. |
Dall’Unità alla Grande Guerra nelle Collezioni dell’Archivio fotografico toscano La mostra è incentrata sulle collezioni dell'Archivio Fotografico Toscano e si articola in 4 sezioni - L'Unità, Ritratti per tutti!, Viaggiare in salotto, Lo studio del fotografo - che ripercorrono, principalmente con oggetti, ma anche con immagini e pubblicazioni, l'evoluzione della fotografia nei primi sessanta anni del Regno d'Italia, dalla formazione alle soglie del primo dopoguerra, e ne mette in risalto alcuni aspetti e protagonisti con particolare riferimento alla città di Prato. |
La preistoria immaginata. Gli animali e i paesaggi preistorici attraverso gli occhi degli studiosi del XIX e XX secolo Tra ‘800 e ‘900 la rappresentazione grafica divenne uno strumento popolarissimo in ambito didattico. Questo mezzo universale di comunicazione, in aree disciplinari e livelli di competenza differenti, si affermò rapidamente in una scuola che si apriva alle masse. L'Università di Padova conserva alcune raccolte di tavole parietali, fotografie e libri illustrati che testimoniano l'importanza che gli studiosi dell'epoca attribuivano all'immagine nel comunicare la scienza al pubblico di colleghi e studenti. |
Attori e tecniche della storia della fotografia nelle collezioni digitali di Phaidra. |
“Caddero per l’umanità e la patria”. l’Umbria e l’arte della memoria. Esempi scultorei e architettonici per la grande guerra L’Umbria e l’arte della memoria: esempi scultorei e architettonici per la grande guerra. |
Vivere: l’Ottocento a Trieste: percorso tra residenze nobili e borghesi Il Polo Museale del Friuli-Venezia Giulia, nell’ambito del progetto “500 giovani per la cultura”, presenta lo studio di un percorso digitale tematico e turistico su un rilevante aspetto della città di Trieste. Attraverso un’attenta ricerca bibliografica e fotografica presso numerose istituzioni culturali cittadine, sono state messe a confronto sei dimore nobili e borghesi della Trieste ottocentesca, per evidenziarne le peculiari caratteristiche e le similitudini. Un viaggio tra alcune delle eccellenze del territorio per scoprire i caratteri, i gusti e gli aspetti della vita quotidiana di un’epoca in cui Trieste, porto dell’impero austro-ungarico, si mostrava in tutto il suo splendore. |
Monumenti pugliesi in memoria dei Caduti della Grande Guerra La Prima Guerra Mondiale occupa ancora un ruolo importante nella memoria collettiva, in occasione del suo centenario sono stati prodotti studi e ricerche su quel periodo compreso tra il 1914 e il 1918, che ha radicalmente cambiato il corso della storia contemporanea. Il MiBACT, con il Progetto “500 Giovani per la Cultura” ha dedicato una sezione alla “Grande Guerra e processi di pace: i luoghi e i contenuti“. In tale ambito il gruppo di lavoro della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le Province di Bari, Barletta-Andria-Trani e Foggia ha sviluppato una ricerca relativa ai Monumenti ai Caduti presenti sul territorio pugliese. |
Nella casa del ridere: La Grande Guerra nella Raccolta Formiggini della Biblioteca Estense Questa mostra è il risultato di un lavoro di ricerca sui documenti riguardanti la Grande Guerra conservati presso la raccolta privata la 'Casa del Ridere' dell'editore modenese Angelo Fortunato Formiggini, lasciata in eredità alla Biblioteca Estense di Modena. La mostra virtuale proposta si articola in diverse sezioni, da una parte volte ad approfondire le vicende personali e professionali di Formiggini e dall'altra a illustrare in particolare le cartoline di guerra raccolte nella sua collezione privata. Una sezione importante è quella delle Gallerie (Linea del tempo, Geografia illustrata, Guerra e Politica, Gabinetto delle oscenità), che mostrano le vicende storiche e i risvolti politici, ma anche umani, del Primo Conflitto Mondiale, tramite la lente deformante della comicità. Nella sezione Strips sono invece raccolte intere serie di cartoline: queste mostrano per esteso il progetto artistico del disegnatore, volto a rappresentare sfaccettature di volta in volta differenti su un tema principale, da ricondursi sempre alla Prima Guerra Mondiale. La mostra virtuale prevede anche una sezione didattica, in cui sono proposte della attività volte alla Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado: i documenti presi in esame infatti si prestano bene a spiegare in maniera semplice e poco drammatica il doloroso periodo storico della Prima Guerra Mondiale. Oltre alle pagine dedicate alla vita di Formiggini, alla sua esperienza diretta della Grande Guerra e alla 'Casa del Ridere', sono presenti anche alcuni approfondimenti. |
Sardegna: una miniera di archivi Itinerario storico, a cura della Soprintendenza archivistica della Sardegna, dedicato al patrimonio minerario sardo, con particolare attenzione alla valorizzazione delle fonti archivistiche che ne narrano la storia. |
Molise in mostra: dall’eccellenza dei reperti alla conoscenza del territorio ll progetto Molise in Mostra ha l'obiettivo di far emergere l'identità della regione Molise, attraverso la costruzione di percorsi culturali che favoriscano la promozione e la conoscenza del territorio, per uno sviluppo dell’offerta culturale locale, rivolta sia a flussi e a target turistici sia alle popolazioni residenti, nell’ottica di preservare e promuovere la cultura locale come elemento strategico di sviluppo e conoscenza. |
La mostra prende in esame documenti, principalmente cartografici e fotografici, del fondo Genio Civile di Trento conservato presso l’Archivio di Stato di Trento, con particolare attenzione ai danni causati dai bombardamenti della seconda guerra mondiale e al piano di ricostruzione, relativamente agli edifici appartenenti ad Enti pubblici ed ecclesiastici e ad infrastrutture e monumenti. |
Toureis. Itinerari della Sicilia immateriale Toureis ha l'obiettivo di realizzare itinerari turistico-culturali che valorizzano il Patrimonio Culturale Immateriale della Regione Sicilia. Il portale TouReis, strettamente interconnesso al portale REIS della Regione Siciliana, diventa uno spazio di creatività culturale nel quale i beni investigati vengono presentati e interconnessi tra di loro all'interno di tre macro aree: gli itinerari; le timeline; le aree tematiche . |
Foto storiche di Sicilia: Valorizzazione dei fondi fotografici storici del CDicd Fondi fotografici, fotografi, strumenti del mestiere, Grand Tour in Sicilia. |
La Grande Guerra vista dalla periferia: Le testimonianze della Biblioteca nazionale di Bari Questa mostra si propone di presentare alcuni aspetti della Grande Guerra puntando l'attenzione sulla Puglia e su Bari, periferie del conflitto. La ricerca si è basata essenzialmente sull'indagine di due fondi della Biblioteca: l'archivio personale del deputato Raffaele Cotugno che fu quindi testimone diretto degli avvenimenti relativi al conflitto e, nello stesso tempo, tenace fautore di alcuni provvedimenti importanti per le popolazioni pugliesi, e, la ricca produzione artistica di Frate Menotti, al secolo Menotti Bianchi, che con le sue splendide vignette satiriche ha saputo rappresentare al meglio la coscienza critica di Bari. L'artista, attivo sin dal 1883 sino al fascismo, non smise mai di fustigare con grande lucidità e senso morale i vizi e le ipocrisie della classe dirigente locale e, negli anni del conflitto, il patriottismo di facciata della borghesia barese che costruiva spesso le sue fortune anche lucrando sulla guerra. |
Cucina buona in tempi cattivi: l’alimentazione durante la Prima Guerra Mondiale Mostra virtuale realizzata nell' ambito delle celebrazioni per il Centenario della Grande Guerra. La documentazione selezionata è stata suddivisa in quattro percorsi tematici attraverso i quali si vuole offrire un approfondimento sull' alimentazione popolare in tempo di guerra mediante una raccolta di varie tipologie di documenti storici. |
I libri che hanno fatto l’Europa: manoscritti latini e romanzi da Carlo Magno all’invenzione della stampa Scopo della mostra digitale è presentare una versione virtuale del percorso espositivo della mostra allestita presso la Biblioteca dell’Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana dal 31 marzo al 22 luglio 2016, che ha presentato 180 manoscritti e stampe di grande prestigio conservati presso la Biblioteca Corsiniana dell’Accademia dei Lincei, la Biblioteca Apostolica Vaticana e quattro Biblioteche pubbliche statali romane (Angelica, Casanatense, Nazionale e Vallicelliana). Attraverso alcune opere fondamentali e l’evoluzione del libro, dalla riforma carolingia alla rivoluzione gutenberghiana, si rappresenta il comune percorso storico-culturale che ha portato dalla cultura e letteratura classico-cristiana e mediolatina a quella romanza e moderna, e quindi alla cultura europea occidentale. |
Dal Fondo ENAPI: il merletto. Fili squisiti dell’artigianato italiano La mostra virtuale che la Biblioteca delle Arti dedica ai cataloghi del “Fondo ENAPI” (Ente Nazionale Artigianato e Piccola Industria) sul merletto ha come obiettivo primario quello di restituire la dovuta visibilità ad una delle più preziose espressioni dell’artigianato italiano. Un tempo assai popolare e saldamente radicata nelle più disparate realtà locali, questa particolare lavorazione dei filati ha sviluppato e consolidato nel tempo una tradizione di tale valore e ricercatezza da rappresentare per l’Italia un motivo di vanto a livello internazionale. Fra le pagine che riportano in luce alcune delle più raffinate e virtuose espressioni creative mai realizzate da mano femminile, il visitatore ha la possibilità di addentrarsi in un poliedrico percorso che prende le mosse dalla testimonianza storica della nascita dell’ENAPI, uno dei numerosi enti pubblici istituiti nel corso del “ventennio” con il compito di innovare e rendere efficiente il settore dell’artigianato e della piccola industria. La curiosità e il piacere dello sguardo trovano ampia soddisfazione nell’ascolto di storie che intrecciano l’eco del mito alle umane opere e attraverso le sfarzose immagini di trine e merletti dal fascino reso immortale per mano dei più illustri e abili maestri di pittura. |
La cartografia dei secoli XVIII e XIX dell’Archivio di Stato di Catanzaro La mostra curata dall'Archivio di Stato di Catanzaro, nell'ambito del Programma formativo '500 giovani per la cultura' vuole offrire all’utente, attraverso la pubblicazione di una selezione di disegni più significativi, una rappresentazione particolareggiata di territori compresi nelle attuali province di Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia e Reggio Calabria che, sino al 1816, formavano un’unica provincia, quella di Calabria Ulteriore. |
Il Museo del Paradosso da Zenone di Elea ai giorni nostro Il Museo del Paradosso è fra i primi musei al mondo nel suo genere, e vanta l’ulteriore eccezionalità di essere un museo studentesco e di nascere là dove visse il grande 'ideatore' della paradossalità: Zenone di Elea. Il Museo si inserisce all’interno di un percorso che vede unite la Fondazione Alario e Diogene Magazine nella volontà di restituire alla paradossalità tutte le potenzialità artistiche. |
Attraverso le tavolette dipinte che rilegavano i libri della magistratura della Biccherna la città di Siena ci rivela la sua storia, i suoi luoghi e l'immaginario dei suoi abitanti tra Duecento e Seicento |
Chiese di Piacenza dal fondo "Mappe, stampe e disegni" dell'Archivio di Stato di Piacenza Diversi sono i comuni italiani noti come “Città dalle cento chiese”, tra questi Piacenza, l’unico per cui l’epiteto si completa con “e dalle cento caserme”. Da questa realtà prende le mosse la presente sezione della mostra virtuale in cui viene presentata in una forma originale ed inedita una selezione di 30 tra le “cento chiese” inquadrando l’aspetto iconografico nel contesto ampio e complesso della realtà dell’edificio rappresentato, in una varietà di tematiche tale da poter suscitare l’interesse, la curiosità, lo spunto di approfondimento, ad un pubblico eterogeneo. Il lavoro è frutto di un paziente lavoro di ricerca condotto in maniera trasversale su fonti di diversa epoca e natura: dalla fonte archivistica, congelata nell’epoca di creazione del documento con poche eventuali annotazione successive, alla bibliografia prodotta nell’arco di quattro secoli, al confronto, imprescindibile, con il ricco e variegato materiale disponibile sul web nell’attuale società dell’informazione. Ciò ha reso possibile rileggere i documenti storici ricollocacondoli in una dimensione aggiornata nel tempo attraverso la ricostruzione cronologica di vicende e trasformazioni di cui è stato protagonista l’edificio fino ai nostri giorni, e ricontestualizzata nello spazio della città attuale, esplorabile attraverso gli strumenti di Google Maps. |
La mostra Alla corte degli Albani. Testimonianze di una nobile famiglia bergamasca attraverso il loro Album di Disegni (XIX secolo) riguarda stampe, fotografie, disegni e carteggi presenti nell’Album di disegni (XIX secolo) della famiglia Albani, pervenuto nel patrimonio dell’Archivio di Stato di Bergamo presumibilmente nella seconda metà del XX secolo. La consultazione online è disponiblile sul sito del Sistema Archivistico Nazionale (SAN) |
Rappresentazione e censura nei documenti d'archivio (1931-1944) La mostra si propone di presentare materiale documentario digitalizzato tratto dal mondo del teatro, come immagini di repertorio, locandine, riviste, copioni e documenti d'archivio (e non solo), analizzato e contestualizzato all'interno di una “cornice” che possa far rivivere, ancora oggi, il clima e il vissuto di un'epoca, quella dell'Italia fascista. Il materiale è stato tratto dal percorso tematico presente in SAN, Censura Teatrale e Fascismo (1931-1944). CoRTI - Copioni Rappresentazioni Teatro in Italia. Archivio Centrale dello Stato, contenente fotografie, immagini e testi di copioni teatrali sottoposti a censura, conservati principalmente presso l'Archivio Centrale dello Stato. Altre immagini utilizzate rimandano alla Banca Dati CoRTI, un sistema integrato che consente di interrogare ed incrociare informazioni desunte da fonti archivistiche e da materiale a stampa. |
Civili, soldati, eroi: testimonianze della Grande Guerra dall'Archivio di Stato di Bologna Il progetto "CIVILI, SOLDATI, EROI. Testimonianze della Grande Guerra dall'Archivio di Stato di Bologna" illustra alcune tra le carte più interessanti custodite dall'Archivio di Stato di Bologna e riguardanti la Prima Guerra Mondiale. I documenti selezionati offrono all'utente una testimonianza diretta di quello che fu l'impatto del conflitto sulla società civile e di come la chiamata alle armi di quasi sei milioni di uomini abbia cambiato non solo i destini dei soldati mandati al fronte ma anche quelli delle famiglie rimaste a casa. Tra i temi trattati: storie di vita vera, bandi restrittivi, il ruolo della Croce Rossa Italiana, il culto della commemorazione dei caduti nel dopoguerra. La mostra digitale raccoglie il materiale più significativo individuato e studiato dagli autori presso l'Archivio di Stato di Bologna, nell'ambito del programma ministeriale straordinario "500 giovani per la cultura", finalizzato ad attività di inventariazione, catalogazione e digitalizzazione del Patrimonio culturale presso gli Istituti e i luoghi della cultura statali. |
Il sito La Calabria e la Grande Guerra: 1914-1918 vuole offrire all’utente una panoramica sul ruolo della Calabria e dei calabresi durante la guerra del 1915-1918 attraverso la pubblicazione di una selezione di materiale a stampa, manoscritto, grafico e fotografico posseduto dall'Ente ospitante. |
Nell'anno del settecentenario della morte di Dante Alighieri, la Biblioteca Universitaria di Napoli ha organizzato una mostra sui centenari celebrativi danteschi a partire dal 1821, che conteneva in forma embrionale l’intento celebrativo. Accanto a testi e documenti che testimoniano le celebrazioni del sommo poeta durante i secoli, si possono ammirare alcune tra le edizioni a stampa più antiche e di pregio delle opere di Dante Alighieri possedute dalla Biblioteca. Un percorso filologico e artistico che conduce il visitatore nella storia delle varie edizioni della Commedia, che si intreccia inevitabilmente con le vicende di letterati, artisti e mecenati della cultura. |
Barocci, in ogni momento della vita, trasse dalla propria terra la linfa vitale che ne animò sentimenti e pensieri, che ne guidò gli altissimi raggiungimenti artistici. Lo straordinario rapporto che si creò tra l’artista e la sua città – una Urbino non solo 'fatta' di eventi materiali, sia pure sublimi come le sue architetture, ma intessuta di umanissimo pathos, determinò una sorta di simbiosi, di viluppo inestricabile, in cui ragioni esistenziali e istanze artistiche, proposizioni di vita e derive del quotidiano, afflati religiosi e umani interessi si intrecciarono in un inedito – e assolutamente unico – percorso di vita. |
Le eccellenze della Galleria Nazionale delle Marche: alla scoperta dei capolavori conservati nel Palazzo Ducale di Urbino Le collezioni della Galleria Nazionale delle Marche, istituita nel 1912, sono custodite nello splendido Palazzo Ducale di Urbino, voluto da Federico da Montefeltro (1422-1482) a gloria della sua casata e, al tempo stesso, espressione della sua personalità di uomo del Rinascimento, che coniugava la cultura con il mestiere delle armi e l’abilità politica. |
Dalle rovine della Grande Guerra Il progetto dal titolo “Dalle rovine della Grande Guerra: l’attività della Soprintendenza per la tutela e la valorizzazione del territorio”, prende le mosse da una tradizione di studi e dall’attività di salvaguardia espletata da oltre un decennio dalla Soprintendenza belle arti e paesaggio per le province di Venezia, Belluno, Padova, Treviso. Nell’attuazione del Programma formativo 500 giovani per la cultura 2015-2016, si è inteso dar corso a un ulteriore approfondimento di contenuti inerenti alla Grande Guerra e agli anni della ricostruzione, a partire dai fondi archivistici d’Istituto: dall’Archivio fotografico, all’Archivio Atti generali, agli Archivi lavori e disegni. |
I monumenti lombardi in divisa da guerra 1915-1918 Nel corso della Grande Guerra, nei 41 (quarantuno) mesi dal maggio 1915 al novembre 1918, oltre 5.000.000 italiani prestarono servizio su tutti i fronti del conflitto, tra questi ci sono anche i Monumenti e le Opere d’Arte della Nostra Nazione, che come dice Il Direttore Generale delle Antichità e Belle Arti, Corrado Ricci, dovettero indossare la “divisa da guerra” per poter affrontare il rischio di un eventuale bombardamento. I materiali documentari presentati in questa mostra, curata dalla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Milani, svelano un aspetto locale lombardo del conflitto mondiale e illustrano l’attività di difesa messa in atto per proteggere il patrimonio monumentale e artistico. |
BIBVIO: Biblioteche virtuali online Le biblioteche statali disseminate nel territorio italiano si presentano attraverso le immagini delle prestigiose strutture architettoniche e dei loro interni depositari di collezioni librarie che ci 'narrano' lo straordinario patrimonio storico bibliografico che ogni singola sede tutela e che rappresenta un unicum a livello mondiale. Ritagli di immagini di Biblioteche che sono l’emblema e l’espressione della cultura, della storia del territorio in cui sorgono e in cui sono radicate da secoli. Con l’affermarsi dell'identità di servizio pubblico la biblioteca assume, accanto alla missione legata alla preservazione, alla raccolta della produzione editoriale e alla diffusione della cultura, la valenza di centro di documentazione e di reference al passo con l'innovazione tecnologica. Si contano 46 biblioteche pubbliche statali di cui 2 nazionali centrali (Firenze e Roma). Le funzioni e compiti relativi alle biblioteche pubbliche statali, ai servizi bibliografici e bibliotecari nazionali, agli istituti culturali, alla promozione del libro e della lettura e alla proprieta' intellettuale e al diritto d'autore sono svolti dalla Direzione Generale Biblioteche e Istituti culturali. |
Un documento una storia: dal pranzo della badessa all'abolizione della pastasciutta: come cambia l'alimentazione nei secoli (XII-XX) Presso l’Archivio di Stato di Milano, nel periodo 23 giugno – 31 ottobre 2015, è stata organizzata una mostra documentaria intitolata: Un documento una storia. Dal pranzo della badessa all’abolizione della pastasciutta: come cambia l’alimentazione nei secoli (XII – XX), divisa in sei sezioni in ordine cronologico ciascuna riguardante un diverso periodo storico. |
Citytelling: racconti dalla città Itinerari multimediali e materiali didattici, realizzati nell'ambito di progetti diversi. |
APPasseggio nella letteratura: Itinerari, citazioni, mappe letterarie, luoghi del libro, linee guida APPasseggio nella letteratura è un progetto realizzato nell'ambito delle iniziative sostenute con il Bando della Regione Lazio 'IO LEGGO', Determinazione n. G17024 del 26/11/2014, L.R. del 21 ottobre 2008, n. 16: Iniziative ed interventi regionali in favore della promozione del libro, della lettura e delle piccole e medie imprese editoriali del Lazio. |
I disegni delle vedute di Roma di Gaspar van Wittel La Biblioteca Nazionale Centrale di Roma conserva una raccolta di 52 disegni del vedutista olandese Gaspar van Wittel, divisi in quattro sezioni: vedute di Roma, dei dintorni di Roma, di altre città d'Italia, e vedute diverse, che sono state esposte per la prima volta nel loro complesso nel 2013 presso la Biblioteca. La mostra realizzata con Movio ripropone in un diverso contesto le Vedute di Roma, diciannove disegni di Gaspar van Wittel preparatori per la veduta finale ad olio o a tempera. La Roma fluviale è la protagonista del vedutismo vanvitelliano. I luoghi dai quali Gaspar van Wittel trae i vari punti di vista lungo il corso del fiume, da ponte Milvio a Ripetta, sino al Porto di Ripa Grande, sono più di una quindicina. Si tratta in molti casi di angoli di Roma del tutto scomparsi, come la Veduta del Tevere sotto i bastioni di Castel Sant’Angelo, cancellata dalla costruzione dei Lungotevere tra la fine dell’Ottocento e il primo decennio del Novecento, oppure la Veduta di Campo Marzio dai Prati di Castello, che rivela una Roma perduta per sempre dove al posto della campagna è poi sorta la popolosa zona di Prati, o la chiesa di Trinità dei Monti raffigurata prima che, tra il 1723 e il 1728, Francesco de Sanctis costruisse la scalinata trasformando il luogo in uno dei più noti e visitati di Roma. La maggior parte delle Vedute di Roma risale agli anni Ottanta del Seicento, quando Van Wittel prendeva oltre agli schizzi numerosi appunti nella sua lingua originaria (più tardi anche in italiano), che si possono notare in molti punti dei disegni della Biblioteca nazionale. |
Raccontare la Grande Guerra: Documenti dalla Biblioteca Universitaria Alessandrina di Roma La Grande Guerra è stata raccontata da corrispondenti dal fronte e poeti, storici e romanzieri, e ha permeato di sé la storia del Novecento. Raramente invece è stato possibile ascoltare il racconto di quella eccezionale e drammatica esperienza, direttamente dalla voce dei protagonisti minori, autori di una letteratura grigia fuori dai canoni, spesso enfatica sia nella feroce invettiva, sia nella eroica esaltazione patriottica propria della poesia di maniera, pedissequamente costruita sui modelli letterari del tempo, che facevano leva sul patriottismo e il sentimentalismo popolari. Testi minori, ma in grado di restituire un ambiente e un mondo in forme spesso più vicine a ciò che in trincea si leggeva, ascoltava, raccontava. Il Fondo Guerra della Biblioteca Universitaria Alessandrina di Roma, con la sua raccolta di più di 6000 documenti, permette di dare uno sguardo nuovo su questa realtà e di seguire il racconto della guerra, passo dopo passo, attraverso testi riuniti in più di vent'anni di paziente raccolta di un materiale unico, spesso inedito, di assoluto interesse. Da un minuzioso lavoro di selezione e studio dei materiali del Fondo, allo scopo di individuare, analizzare e valorizzare i documenti di interesse letterario, nasce Raccontare la Grande Guerra. I testi sono stati ordinati in quattro grandi sezioni: Poesia Patriottica, Scatti di Guerra (sul mondo della musica e dello spettacolo), Poesia di Invettiva, Antologie di Guerra, ognuna della quali è ulteriormente articolata in sottosezioni secondo criteri di ordine cronologico, tematico, stilistico. |
I Promessi sposi in Europa e nel mondo: il tesoro di Casa Manzoni La mostra, ideata e coordinata da Paola Italia e realizzata dagli studenti del Corso di Laurea in Lettere Moderne dell'Università La Sapienza, costituisce lo sviluppo digitale dello studio di Mariarosa Bricchi La fortuna editoriale dei 'Promessi sposi' e ripercorre le tappe fondamentali che hanno segnato la diffusione dell’opera manzoniana in Europa. |
Sulle tracce della Grande Guerra a Grosseto: Storie di guerra, di prigionia, di coraggio e di abbattimento Progetto didattico, a cura dell'Istituto storico grossetano della Resistenza e dell'et contemporanea, sostenuto dalla Regione Toscana, ha ottenuto il logo nazionale del Centenario. |
La biblioteca dell’architetto del Rinascimento: Biblioteca Universitaria di Padova La biblioteca dell'architetto del Rinascimento guarda al passato, ai grandi modelli dell'Antichità nelle forme e negli stili, per dare vita ad un'architettura nuova e moderna, costruita anche attraverso la pratica edificatoria quotidiana al servizio di una ricca committenza sia religiosa che laica, pubblica come privata, prodotto delle mani di colui che non solo è un tecnico, perfetto conoscitore di materiali e geometrie, ma anche un artefice e un artista, signore dello spazio e inventore di prospettive, uomo di cultura e intellettuale a tutto tondo. |
QUINDICIDICIOTTO: Echi della Grande Guerra nei documenti dell'Archivio di Stato di Macerata Mostra documentaria realizzata in occasione della XVI edizione di “Cartacanta” nell'ambito delle celebrazioni per il Centenario dalla Grande Guerra. I documenti proposti seguono il fluire degli eventi bellici, dalle prime avvisaglie al lento percorso di costruzione della pace, offrendo uno spaccato, per molti versi inedito, sul modo in cui un’area periferica del Regno d’Italia si trovò esposta, direttamente o indirettamente, al conflitto. |
Archeologia e epigrafia a Macerata: cinquant'anni di ricerche in ateneo La celebrazione dei cinquant’anni dalla nascita della Facoltà di Lettere e Filosofia è oggi occasione per comunicare il capitale di questa storia comune, per ricordare e condividere le radici delle nostre impostazioni metodologiche. È inoltre valido momento per comunicare al pubblico e ai portatori di interesse le innovazioni metodologiche introdotte dalla modernità, sempre più legata ai rapporti con il territorio, all’utilizzo delle tecnologie, alla valorizzazione ed alla formazione di archeologi ed epigrafisti nell’ottica della “terza missione” dell’Università. |
Montagne di luce. L'opera di Marco Davanzo, Palazzo Frisacco, Tolmezzo (UD) 26 giugno 2015 - 27 settembre 2015 Con questa mostra, il Comune di Tolmezzo e la Soprintendenza Belle arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia, in collaborazione col Comune di Ampezzo, rendono omaggio ad uno degli artisti più significativi della prima metà del Novecento: Marco Davanzo, nato ad Ampezzo nel 1872 ed ivi morto nel 1955. Il pittore, formatosi all’Accademia di Belle Arti di Venezia e all’Accademia di Francia di Roma, sensibile ai dettami espressivi del suo maestro Ettore Tito e dell’amico Pietro Fragiacomo, una volta rientrato al paese d’origine si dedicò per oltre sessant’anni ad immortalare con suggestivi ed inediti scorci paesaggistici la sua terra natale. Non mancano nella sua ricchissima produzione, per gran parte conservata nel Palazzo Unfer di Ampezzo, |
L'opera di Luigi Canepa attraverso le fonti della Biblioteca del Conservatorio di Sassari In occasione del centenario della morte del compositore Luigi Canepa, la Biblioteca del Conservatorio di Sassari ha voluto allestire una mostra virtuale in onore di colui che si prodigò con tutte le sue forze affinché la città avesse una propria scuola di musica. Didatta e animatore della vita musicale sassarese, ma anche direttore d'orchestra e operista apprezzato dalla critica e dal pubblico del suo tempo, Luigi Canepa vide le sue opere rappresentate in importanti teatri come La Scala e il Carcano di Milano. La mostra è allestita con documenti (testi, musiche manoscritte e autografe, edizioni musicali, registrazioni) che sono parte del fondo antico della Biblioteca del Conservatorio, e vuole essere l'occasione per portare alla conoscenza di tutti (musicisti, musicologi e amatori di musica) un patrimonio storico, bibliografico e musicale unico e di primaria importanza per ricostruire la storia della musica a Sassari tra Otto e Novecento. |
Orazio Fiume: storia di un compositore dalla carte di archivio La mostra digitale sul compositore monopolitano Orazio Fiume (1908-1976) è stata allestita con documenti (lettere, fotografie, musiche manoscritte e a stampa, programmi di sala, rassegna stampa, registrazioni e filmati) che sono parte del patrimonio della Biblioteca del Conservatorio 'Nino Rota' di Monopoli perché donati dalla famiglia Fiume all'Istituzione. Dopo la pubblicazione del catalogo dell'archivio del compositore, questa mostra si propone l'obiettivo di rinnovare i consueti canali musicologici per rendere visibile ad una più vasta platea, anche di non specialisti, la figura di un artista pienamente inserito nel contesto artistico e musicale del secolo scorso. |
Senza madri, ma con una grande madre patria: l'Ospedale degli Innocenti ricorda i suoi figli caduti nella Grande Guerra In occasione del centenario della Prima Grande Mondiale, l'Istituto degli Innocenti di Firenze ha realizzato questa mostra virtuale, basandosi sui documenti del proprio Archivio storico, per ricostruire la cerimonia di inaugurazione della lapide commemorativa dei soldati 'nocentini' caduti nella Grande Guerra, che fu posta nel 1924 ed oggi restaurata. Attraverso questo lavoro è stato possibile ricostruire tutte le storie dei soldati caduti che, essendo venuti al mondo senza una famiglia, erano stati accolti dall'Ospedale come propri figli. Di ognuno di questi ex innocentini sono state ricostruite le informazioni biografiche essenziali e le notizie relative alla vita militare. L'Istituto ha voluto così approfondire un pezzo della propria storia, ma anche dare un volto e una dignità a coloro che non avevano potuto conoscere la famiglia di origine e che avevano vissuto una vita troppo breve per avere degli affetti duraturi di persone in grado di ricordarli. |
Federigo Melis in Africa Orientale 1940-1944: La guerra attraverso documenti e testimonianze dal suo archivio La mostra digitale, realizzata dalla Fondazione Istituto Internazionale di Storia Economica Francesco Datini con il contributo della Circoscrizione Prato Centro presenta i documenti relativi all’esperienza di vita militare e alla prigionia nei campi inglesi di Federigo Melis in Africa Orientale, durante la seconda guerra mondiale. Il lavoro si propone due obiettivi: far conoscere un periodo che segnò profondamente la vita dello storico, influenzando molto le scelte per il futuro, e arricchire il già vasto bacino di testimonianze originali relative al periodo della seconda guerra mondiale, dando voce alla vicenda di un uomo che dovette affrontare i terribili avvenimenti di quegli anni |
Giuseppe Gioachino Belli: Impiegato nell'amministrazione pontificia (1807-1845) Il grande poeta romanesco Giuseppe Gioachino Belli è stato per vari periodi impiegato nell’amministrazione pontificia e al suo interno ha svolto vari ruoli, gettando le basi di una carriera, che sicuramente si può definire tutt'altro che regolare. Ed è proprio questa sua appartenenza al mondo dei dipendenti pubblici che collega Giuseppe Gioachino Belli all’Archivio di Stato di Roma. Fra la documentazione che questo Istituto ha il compito di conservare, precisamente nell'archivio della Direzione generale del Bollo, registro, Ipoteche e tasse riunite che aveva sede a Roma, c'è il fascicolo personale di Giuseppe Gioachino Belli, che raccoglie la pratica relativa alla sua richiesta di pensione, presentata il 6 novembre 1844. Grazie a queste carte si può ricostruire la carriera dell' impiegato Belli, dall'anno 1807 all'anno 1845, e ricomporre così il puzzle costituito dal curriculum del Poeta romano, che per mantenersi, a causa dello stato di miseria in cui si ritrovò dopo al morte dei genitori e anche in altri difficili periodi della sua vita, ebbe sempre il miraggio del posto fisso. E nel Belli impiegato si possono ritrovare tematiche ancora oggi vive nella pubblica amministrazione: quali l'assenteismo, il poco attaccamento al lavoro monotono e mal pagato del dipendente pubblico, vissuto come un obbligo, ma comunque ambito perché fisso. E parallelamente l’emergere di un mondo fatto di personaggi influenti, a cui doversi rivolgersi per ottenere una raccomandazione, indispensabile in quell’epoca per arrivare all’ambito posto fisso. A tutte le debolezze mostrate nell’organizzazione dei dipendenti pontifici, già in campo nel periodo di Belli, la nuova amministrazione italiana, dopo il 1870, cercherà di porre rimedio. Ma il cammino fu lungo e irto di ostacoli... in parte non ancora superati. |
Le armi del Principe; la collezione Odescalchi di Palazzo Venezia La collezione Odescalchi costituisce uno dei nuclei del Museo Nazionale del Palazzo di Venezia: cronologicamente abbraccia un arco temporale molto ampio che va dalla sezione archeologica, numericamente inferiore, ai nuclei più rilevanti di armi medievali, rinascimentali e seicentesche. L'armeria nasce dalla passione collezionistica del principe Ladislao Odescalchi (1846-1922), noto anche per aver fondato la cittadina di Ladispoli sul litorale laziale che da lui prende il nome. Non si tratta quindi di un'armeria gentilizia formatasi nei secoli nelle residenze della famiglia Odescalchi, sebbene queste fossero dotate di artiglierie e armi difensive da truppa, ma di una vera e propria collezione costituita per appagare la passione del principe, grande esperto e conoscitore di armi di ogni epoca. Grazie ai contatti instaurati con diversi antiquari italiani ed europei, tra cui l'inglese Samuel James Whawell e il francese Louis Bacherau, Ladislao riunì un cospicuo numero di armi provenienti per lo più dall'Europa occidentale, cui si aggiunsero piccoli gruppi non omogenei del medio e dell'estremo Oriente. Alla sua morte, avvenuta nel 1922, la collezione venne riordinata dal nipote Innocenzo nel palazzo romano di Piazza SS. Apostoli, con l'esposizione di armature intere, armi da difesa e da offesa, armi da fuoco. La raccolta arrivò a contare nel 1953, anno della morte di Innocenzo, circa duemila armi: milleduecento vennero acquistate dallo Stato Italiano nel 1959, le rimanenti portate nel castello di Bracciano, dove sono tuttora. Nei primi anni Sessanta la collezione Odescalchi venne studiata e riordinata da Bruno Thomas, e dal 1969 al 1981 fu esposta nei saloni monumentali di Palazzo Venezia, sotto la cura di Nolfo di Carpegna che ne pubblicò il primo catalogo ragionato. Dal 2003 una parte della raccolta è conservata in una sala del palazzetto (sala 27). |
custodi dei libri: ritratti e storia in una biblioteca romana La biblioteca Casanatense è popolata da una serie di ritratti dipinti e scolpiti di alcuni degli uomini che durante i secoli l'hanno 'abitata' e di altri, dei quali vita e pensiero sono stati fonte di ispirazione ed esempio per i frequentatori del grande istituto bibliotecario romano. Tutti questi personaggi (che tali, questi uomini, sono stati resi dalla loro rappresentazione pubblica) appaiono come gli impassibili e vigili custodi dei libri, per i quali gli uni hanno lavorato gran parte della vita e con i quali gli altri hanno tramandato ai posteri il proprio pensiero o visto celebrate le proprie gesta. Da questa riflessione scaturisce il titolo di questa prima mostra virtuale (realizzata con Movio, (il SCMS messo a punto dall'ICCU, rilasciato nel mese di aprile 2014), con la quale ci prefiggiamo lo scopo di rendere visibile un patrimonio iconografico, se vogliamo minore, ma di interesse storico e documentario e non solo per l'Istituto che lo conserva. |
Sulle orme di Eracle: Eracle nell’immaginario etrusco Questa mostra digitale è stata realizzata a margine del progetto 'Sulle orme di Eracle' curato dalla Soprintendenza per i Beni archeologici dell'Etruria meridionale in collaborazione con la Soprintendenza per il Polo Museale Romano e la Fondazione 'C. Faina'. Quattro prestigiosi musei, tre archeologici il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma, quello dell'Agro Falisco nel Forte Sangallo di Civita Castellana e il Museo 'Claudio Faina' di Orvieto insieme alla Galleria Nazionale di Arte Antica a Palazzo Corsini di Roma, si sono riuniti per narrare Eracle, vale a dire una delle figure più note della mitologia classica e che ha avuto una fortuna duratura nelle Arti sino ai giorni nostri. Il progetto prevede che ognuno dei quattro musei esponga ed evidenzi lungo il percorso espositivo le opere che raffigurano Eracle in modo da narrare per intero la sua vicenda. L’idea di promuovere un progetto dedicato a Eracle/Ercole nasce dalla consapevolezza della vitalità che la saga dell’eroe ha avuto - e continua ad avere - nel tempo e nello spazio, simbolo di una umanità che, nella fatica e nel confronto con le forze avverse, riesce a riscattarsi fino al premio dell’immortalità. L’Herakles greco, l’Hercle etrusco, l’Ercole italico e quello romano hanno offerto al mondo intero testimonianze preziose di un patrimonio mitologico e artistico che ha continuato a stimolare la creatività di scultori e pittori più vicini al nostro tempo. La mostra digitale, curata dalla Soprintendenza per i Beni archeologici dell'Etruria meridionale in cooperazione con il progetto AthenaPlus. utilizza i contenuti di quella reale, immagini e testi, adattati alla fruizione per il web. Ma è anche arricchita di risorse video e audio realizzate appositamente. |
Società, sindacato, politica: Roma, l'Italia, l'Europa all'alba del Novecento (1900-1910) La mostra virtuale, proposta dall’Alessandrina, si muove su tre grandi direttrici, o chiavi di lettura - società, sindacato, politica - , in costante interazione tra loro, e tre dimensioni territoriali – Roma, l’Italia, l’Europa – privilegiate in un continuo gioco d’assonanze, discrepanze e connessioni |
Vedere la Grande Guerra: Immagini della Prima Guerra Mondiale Questa mostra, curata dall'Istituto per la Storia del Risorgimento italiano, vuole proporre un percorso visivo attraverso le testimonianze della Grande Guerra. Con la Prima guerra mondiale iniziò un utilizzo capillare delle moderne forme di comunicazione: foto, cartoline, film, manifesti, opuscoli. Tutto veniva diffuso e servì a dare del conflitto quell'immagine che venne definita come 'il crinale della modernità'. |
L'Italia chiamò: racconti per immagini dall'Archivio storico Telecom Italia L’obiettivo di questa mostra, curata da Cliomedia Officina, è quello di creare nel virtuale un’esperienza concettualmente simile a quella dei percorsi espositivi nel reale. E' articolata in quattro principali percorsi narrativi, disposti cronologicamente, all’interno dei quali si aprono “spazi” a loro volta articolati in vari nuclei tematici. Come per i tradizionali percorsi espositivi sono stati privilegiati i documenti visivi. Come utile strumento d’ausilio e di approfondimento, sono state predisposte a corredo tre diverse cronologie, dedicate alle innovazioni tecnologiche, alla legislazione nel settore delle telecomunicazioni e agli eventi salienti della storia del servizio telefonico nel contesto della storia italiana. Non manca la possibilità di approfondimenti, sia attraverso l’accesso a documenti e a testi più articolati, sia attraverso link a pagine specifiche del portale dell’Archivio storico Telecom Italia (achiviostorico.telecomitalia.com). La maggior parte dei documenti in mostra, come indicato nella testata del sito, appartiene all’Archivio storico Telecom Italia ma non mancano i contributi da altri enti e istituzioni (culturali e non) che hanno condiviso sul web i propri documenti. |
La Galleria del diletto alla corte del Duca di Urbino La Galleria del diletto è una proposta di immagini tratte da edizioni a stampa del XVI-XVII secolo provenienti dalla biblioteca di Francesco Maria II della Rovere, nucleo fondante della Biblioteca Universitaria Alessandrina, presso la quale sono state esposte tra ottobre 2012 e gennaio 2013. I testi selezionati sono solo una parte della sezione, o scansia, delle Artes Variae e documentano tutti gli interessi extrascientifici del duca di Urbino, persona colta ma anche bibliofilo eclettico. La visita virtuale è stata divisa in dieci aree tematiche che ricalcano i contenuti dei testi. Cliccando sui cartigli, che ripropongono frasi tratte dal diario del duca trascritto da Fert Sangiorgi nel 1989, si possono vedere delle immagini campione, corredate dalle indicazioni bibliografiche e dagli approfondimenti biografici dei relativi autori. Allo stesso tempo, un link a Internet Culturale consente di sfogliare integralmente tutte le edizioni della scansia Artes Variae e anche delle classi Relationes e Geographia, digitalizzate dalla Biblioteca Alessandrina per mezzo delle quote dell’otto per mille anno 2010. |
Da Cervantes a Caramuel: Libri illustrati barocchi della Biblioteca Universitaria di Pavia La mostra, curata dalla Biblioteca Universitaria di Pavia, ha avuto una prima versione fisica, realizzata nel 2010, che ripropone, con un percorso obbligato, le 16 sezioni e le 65 tavole offerte nel percorso espositivo. Con questo progetto la mostra prende una nuova veste, con percorsi diversificati che l'utente può utilizzare in libertà, creando il 'proprio percorso espositivo': un valore aggiunto sia per la mostra, sia per il patrimonio librario della Biblioteca. |