Paolo Veneto in Aldini 333

Paolo Veneto in Aldini 333

Il manoscritto contiene il commento al De Anima di Aristotele, composto tra secondo e terzo decennio del Quattrocento da Paolo Veneto, docente nelle principali sedi universitarie italiane dell’epoca.

La sua personale lettura del testo aristotelico mette in luce il forte contrasto tra il pensiero del filosofo greco e il nuovo portato ideologico della religione cristiana.

Il codice, precisamente datato al 1451, contiene tre iniziali miniate da un artista bolognese anonimo, battezzato Maestro del 1446 a partire dalla prima miniatura attribuitagli.

Lo caratterizzano il segno marcato, i pesanti contorni scuri e l’espressività rude delle figure.

Al f. 1r, l'iniziale che apre il manoscritto ritrae l'autore allettato, mentre condivide coi confratelli il commento al De Anima.

Scene di insegnamento sono frequenti nei commenti filosofici e nei codici miniati a Bologna, sede della più antica università italiana.

In questo caso, però, eccezionalmente, il maestro non è in cattedra, ma a letto: del tutto anomala, l’iconografia potrebbe riflettere le vicende personali di Paolo Veneto, morto a Padova nel 1429 proprio mentre era impegnato nella redazione del commento ad Aristotele.

Aldini 333, Paolo Veneto, Lectura super librum De anima Aristotelis, 1451, Membranaceo, ff. II, 200, II’; 369 × 254 mm.