Il pranzo della Regina

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Ristretto di quanto si è speso dal Monas[ter]o di Parabiago in servire la M[aest]à della Regina di Spagna

1708 [giugno 22]

carta, cm 28,7 x 19,4

Archivio generale del Fondo di Religione, b. 2716

 

Elisabetta Cristina di Brunswich, durante il viaggio che l’avrebbe portata da Vienna a Barcellona per il matrimonio con Carlo III re di Spagna (futuro imperatore Carlo VI), fu ospite della famiglia Borromeo nelle isole del Lago Maggiore. Lungo il tragitto si fermò a pranzo presso il monastero dei padri Cistercensi di S. Ambrogio della Vittoria di Parabiago.

Nel Ristretto (nota) delle spese sostenute per l’occasione sono elencati i generi alimentari consumati e i relativi costi: pesce fresco, gambari, triffole [tartufi], tonina [ventresca del tonno], caviata [caviale], ancioda [acciuga], cappare [capperi], pignoli [pinoli], uva passa, bottarga, buttiro [burro], giazzo [ghiaccio] per conservare il pesce in Milano, fruta, erbaggi, agrumi bruschi, aranci di Portugallo, sale biancho et ordinario, moscato, vino di Spagna, aquavita, mostarda, olive, fongetti [funghetti] nel oglio, aceto, droghe, dolci, pasta di Genova [dolce con uva passa e pinoli], cervelato [salsiccia rinomata], luganica, grasso bianco, lardo, grassa di manzo, lingue salate, lacietto di vittello [animelle], uceletti, rondoni, lepri, un manzetto, sette vittelli, un castrato [montone], due agnelli, pollini [tacchini], polastri, piccioni, capponi, anetre et oche, latte, pana, fior di farrina, ovva dozzine 61, pane, formaggio e strachini.