Modena, Galleria Estense

sec. XV-XX

Indirizzo
largo Porta Sant'Agostino 337, 41121 Modena
Sito web
http://www.galleriaestense.org
Tag luogo
Modena, Galleria Estensezoom
Modena, Galleria Estense

Notizia/Descrizione

La Galleria Estense trae origine dalle collezioni degli Este, dapprima marchesi, poi duchi di Ferrara, che si trasferirono nel 1598 a Modena. Le perdite dovute alla devoluzione di Ferrara furono compensate da nuove acquisizioni, quali il lascito del cardinale Alessandro d’Este (1624) e poi soprattutto grazie all’energia e all’ambizione del duca Francesco I d’Este (1629-1659). In seguito alla perdita dei cento dipinti più preziosi, ceduti nel 1746 all’Elettore di Sassonia, i duchi si adoperarono per restituire splendore alle collezioni attraverso acquisti e incamerando opere provenienti dal territorio modenese e reggiano. Dopo le spoliazioni napoleoniche, le raccolte si arricchirono ulteriormente attraverso doni, lasciti e acquisti, fra i quali quello della collezione Obizzi nel 1822. Nel 1854 la Galleria fu aperta al pubblico nella storica sede di Palazzo Ducale. Lasciata in eredità alla città dall’ultimo duca, Francesco V d’Austria-Este, la Galleria venne trasferita nel 1894 nel monumentale Palazzo dei Musei. Grazie all’attività dei suoi diversi direttori, in particolare di Giulio Bariola al principio del Novecento, il museo ha proseguito in un’attiva politica di acquisizioni, mirate in particolare al recupero di opere provenienti dall’antico patrimonio estense. L’attuale aspetto della Galleria è il frutto di un importante lavoro di riassetto museografico a opera dell’architetto Leone Pancaldi realizzato fra il 1968 e il 1975, sottoposto in anni recenti ai necessari adeguamenti. A una ricchissima quadreria si aggiungono un’importante raccolta grafica, fatta di disegni, stampe, matrici silografiche, una collezione di sculture, antiche e moderne, una selezione di arti decorative (metalli, vetri, avori, maioliche, ceramiche, mobili e arredi) e una cospicua raccolta numismatica. Spiccano fra le collezioni ducali i resti di quelle che un tempo furono le collezioni di curiosità: fra queste alcuni strumenti musicali di particolare pregio artistico, frutto della passione collezionistica del duca Francesco II, come il violoncello e il violino realizzati da Domenico Galli, il cembalo e la chitarra di marmo di Michele Antonio Grandi e il violino di Giovan Battista Cassarini, anch’esso in marmo. A questi strumenti si accompagnano anche la viola Amati e la celebre arpa estense, eseguita per l’ultimo duca ferrarese, Alfonso II

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