VIVALDI E BACH CON ESTRO

Viaggio a cinque con due grandi

29-09-2019_Vivaldi e Bach con Estro_12
29-09-2019_Vivaldi e Bach con Estro_12

Dettagli

Domenica 29 settembre ore 18
MODENA Galleria Estense

VIVALDI E BACH CON ESTRO
Viaggio a cinque con due grandi

in collaborazione con Galleria Estense


ENSEMBLE ARMONIOSA
Francesco Cerrato violino
Stefano Cerrato violoncello piccolo a 5 corde
Marco Demaria violoncello di continuo
Michele Barchi clavicembalo
Daniele Ferretti organo

ANTONIO VIVALDI (1678-1741)
Concerto n° 2 in Mi minore RV 578
da “L’Estro Armonico” op. 3

Trascrizione di Michele Barchi
strumenti solisti: organo e violoncello a 5 corde

Adagio e Spiccato, Allegro, Larghetto, Allegro

Concerto n° 7 in Fa maggiore RV 567
da “L’Estro Armonico” op. 3

Trascrizione di Michele Barchi
strumenti solisti: clavicembalo e organo

Andante, Adagio, Allegro, Adagio, Allegro

JOHANN SEBASTIAN BACH (1685-1750)
Trio Sonata per violino, violoncello [traversiere] e continuo
in Sol maggiore BWV 1038

Largo, Vivace, Adagio, Presto

ANTONIO VIVALDI
Concerto n° 12 in Do maggiore RV 265
da “L’Estro Armonico” op. 3

Trascrizione di Michele Barchi
strumento solista clavicembalo

Allegro, Largo, Allegro

JOHANN SEBASTIAN BACH
Concerto in La minore per violino, violoncello e continuo
dai Preludi BWV 807, 936, 808

Trascrizione di Michele Barchi

[Allegro, Affettuoso, Allegro]

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PROGETTO ESTRO ARMONICO ARMONIOSA

Armoniosa presenta una nuova e originale versione dei 12 Concerti di Antonio Vivaldi che compongono la raccolta dell’Estro Armonico op. 3. Michele Barchi, a partire dalle trascrizioni storiche per tastiere (clavicembalo o organo) di questi capolavori effettuate da grandi autori coevi del Maestro veneziano, tra cui Johann Sebastian Bach, ha avuto l’intuizione di portare a termine sullo stesso stile la trascrizione per tastiere dell’intera raccolta dell’Estro Armonico, utilizzando l’ensemble di Armoniosa (un violino, un violoncello piccolo a 5 corde, un violoncello, un organo e un clavicembalo) per accompagnare la tastiera solista con il “Tutti” orchestrale previsto da Vivaldi. Il lavoro di ricerca e trascrizione a partire dalle partiture originali è stato lungo e molto complesso, per riuscire a rendere al meglio con un gruppo “da camera” tutta la potenza sonora “orchestrale” prevista da Vivaldi per questo capolavoro della Storia della Musica. Dunque Armoniosa presenta l’Estro Armonico op. 3 di Antonio Vivaldi trascritto per tastiere soliste accompagnate da un piccolo ensemble da camera. Un prezioso lavoro di trascrizione secondo una prassi del tutto consolidata in epoche storiche, come dimostrano appunto le basi da cui si è partiti per questo meraviglioso percorso di studio filologico guidato da Johann Sebastian Bach.

LE TRASCRIZIONI DA BACH

La Triosonata BWV 1038 è, secondo alcuni studiosi, il frutto della rielaborazione della sonata per violino e continuo BWV 1021. I movimenti, a parte il primo che è più ridotto e in forma bipartita, sono gli stessi, a differenza della rielaborazione contrappuntistica della parte del violino solo, che talvolta passa alcuni elementi al flauto. Un’operazione simile avviene per la sonata BWV 1027 per viola da gamba e cembalo che ritroviamo più o meno identica nella Triosonata BWV1039 ma con due strumenti diversi, cioè due flauti traversieri e continuo. L’esecuzione in questo concerto prevede l’uso del violino ma, in luogo del flauto, la parte sarà suonata dal violoncello piccolo, senza alcuna rielaborazione a parte qualche spostamento di ottava per motivi di estensione dello strumento a corde. L’idea di utilizzare uno strumento diverso è, in questo caso, per pura necessità, senza detrimento per la qualità musicale della composizione, che sarà per l’ascoltatore una novità timbrica rispetto alla versione in origine col flauto. Del resto era prassi molto ricorrente in epoca barocca lo scambio o la sostituzione di uno strumento al posto di un altro, ne sono testimoni le infinite trascrizioni e adattamenti che troviamo presenti in concerti, arie, cantate e musica da camera dello stesso Johann Sebastian Bach. Il Concerto in La minore per violino, violoncello e continuo consiste nella scelta di tre diversi brani per cembalo solo ad opera di Michele Barchi, il quale ha provveduto alla loro trascrizione e all’adattamento per l’organico di Armoniosa. Le tre opere sono le seguenti: il primo movimento della Suite Inglese n. 2 in La minore BWV 807, il Preludio in Re maggiore BWV 936 trasposto in Do maggiore e il primo movimento della Suite Inglese n. 3 in Sol minore BWV 808 trasposto in La minore. Il primo e il terzo movimento hanno la tipica struttura del concerto all’italiana, che vedeva l’alternarsi di parti in cui suonava tutta l’orchestra a momenti dedicati al solista con l’accompagnamento del basso continuo, come era in uso all’epoca di Vivaldi. Il secondo movimento è invece bipartito, scritto quindi nella forma della trio sonata; in origine si trattava di un preludio vivace e andante che è stato trasformato da Barchi in un cantabile più lento e lirico, nonché ornamentato secondo il gusto bachiano. Questa volta l’operazione di trasposizione è inversa a quella svolta sull’Estro Armonico: dalla tastiera si passa agli archi, restituendo l’idea originale dell’autore che era quella di imitare con il clavicembalo le sonorità del concerto per archi.

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