L’ossario nacque nel 1930, quando a Brescia venne firmato un accordo tra il Comune e l'Ufficio per le onoranze ai caduti di guerra (grazie ad un’idea del 1928), per dare una sepoltura dignitosa ai caduti della I Guerra Mondiale, creando così più spazio alle salme dei civili nel già esistente cimitero Vantiniano. I lavori vennero iniziati nell’agosto del ’31 e affidati all’ingegnere Fantoni, che li terminò nel gennaio del ’32.

L’ossario (45m di lunghezza, 14m in altezza) si trova nel giardino del cimitero Vantiniano in Via Milano: sorge su un basamento di 80cm, accessibile da una gradinata centrale, ed è formato da una grande cappella di pianta ottagonale di 7m di diametro, e due ali nei suoi due lati laterali. Intorno all’ossario è presente un grande piazzale per le celebrazioni riguardanti i Caduti, a cui si accede tramite vialetti dall’ingresso principale del cimitero e dai campi di tumulazione del Camposanto. All’esterno del monumento sono state ricavate 20 nicchie con circa 3000 loculi, mentre all’interno si trovano altre 4 nicchie comprendenti circa 500 loculi; queste nicchie sono coperte di lastre di marmo su cui vennero incise informazioni sul Caduto come nome, cognome ed il suo grado. All’esterno su due grandi lastre marmoree si possono trovare il testo della dichiarazione di guerra ed il bollettino della Vittoria, e sul fastigio un’iscrizione volta a ricordare il sacrificio dei giovani soldati, che recita semplicemente: “Ai caduti per la Patria”. La nicchia centrale è invece dedicata alle salme di 48 soldati sconosciuti,

con un’epigrafe degli anni ’30 del professore Lonati, la quale dice: “Nomine ignoti – nomen unum conclamant – Italiam”