Canto per San Giuseppe - Casacalenda

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A Casacalenda è tradizione preparare gli altarini adorni di fiori di carta e nastri multicolori, nel giorno della vigilia della festa di San Giuseppe. Durante la notte del 18 marzo si veglia intorno al focolare e si intonano canti e litanie in onore del santo, accompagnati dalla fisarmonica. La veglia si conclude con la condivisione di un pasto a base di vino, screppelle e pezzenta, la tradizionale ribollita di legumi.

La mattina del 19 marzo, le donne offrono davanti alle porte di casa i pani di San Giuseppe benedetti. Al Convito di San Giuseppe prendono parte tredici bambini, un vecchio che rappresenta San Giuseppe, una donna anziana per Maria, un bambino nelle vesti di Gesù.

A Casacalenda le portate sono tredici:

  1. antipasto (arance condite con olio e zucchero e giardiniera di ortaggi);
  2. fagioli lessi conditi;
  3. ceci lessi conditi;
  4. fave o cicerchie lesse condite;
  5. maccheroni con la mollica di pane fritto;
  6. la pezzenta (lessata di legumi);
  7. riso bollito nel latte con cannella;
  8. broccoli con il baccalà;
  9. lumache e granchi;
  10. baccalà racanato;
  11. broccoli conditi;
  12. riso in bianco;
  13. caveciune rustici ripieni di pasta di ceci; frutta.

Enzo Nocera, Il “convito” e la “devozione” di San Giuseppe nella tradizione molisana, Edizioni Enne, Campobasso, 1998.

http://www.idea.mat.beniculturali.it/feste-e-tradizioni/molise/item/257-san-giuseppe-a-casacalenda

Di seguito è stato inserito il canto A San Giuseppe, che viene recitato nella sera del 18 marzo presso la tavola di Mariolina.