Bottega dei Patanazzi, Torciere

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DATA: Seconda metà del XVI secolo

TECNICA: Maioliche policrome plasticate

DIMENSIONI: h cm 123

INVENTARIO: INV. 1990 C 412 e C 413

PROVENIENZA: Nelle collezioni della Galleria Nazionale delle Marche dal 1988 (ultima provenienza Cassa di Risparmio di Rimini).

DESCRIZIONE: Non si conosce la provenienza esatta di questa coppia di torciere, che risultano registrate in un “Inventario dei beni ducali” già nel 1609: "Torciere n. doi, formate, de relevo, depinte con satirre". Si tratta di candelieri, cioè oggetti destinati a sostenere le torce che illuminavano gli ambienti del palazzo. I rilievi delle torciere si caratterizzano per la variegata policromia e per la complessità spaziale. Le decorazioni sono costituite da motivi con figurazioni fitomorfe e zoomorfe derivate dalle grottesche e mostrano anche riferimenti al mondo fiorentino e alla corte medicea (si ricordi a tale proposito il matrimonio tra Federico Ubaldo della Rovere, ultimo discendente della casata urbinate, e Claudia de’ Medici). Si riconoscono satiri, arpie, mascheroni, grifi, conchiglie, volti mostruosi, corpi fantastici dai colori acidi e irrealistici, a testimonianza del gusto per il meraviglioso e lo straordinario che fu molto comune nelle corti principesche tra la fine del Cinquecento e del Seicento.