Leone X (1475- 1521)

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Nato Giovanni de’ Medici, figlio di Lorenzo il Magnifico, fu eletto papa nel 1513 dopo una vita destinata al raggiungimento di questo ruolo con lo scopo di consolidare e rafforzare il potere Mediceo a Firenze.

Dotato di un carattere curioso e amante delle arti, come tutti i membri della famiglia, durante la crisi politica subita dal padre decide di intraprendere, in compagnia del cugino Giulio (il futuro Clemente VII), un viaggio attraverso l’Europa, con lo scopo di allargare le proprie conoscenze. Visita la Germania, i Paesi Bassi e la Francia e fa ritorno a Roma nel maggio del 1500.

Eletto papa nel 1513, Leone X fu accolto come il pontefice che potesse porre fine ad una lunga stagione di guerre e contemporaneamente sostenere la rifioritura delle arti; nonostantele aspettative non fu un papa incisivo, ma, come i suoi avi, amava circondarsi di letterati e artisti.

3 Leone X Raffaello

Nominò Guicciardini avvocato concistoriale e coinvolse Machiavelli chiedendogli consiglio per la riforma del governo della città.

Nel 1515 incarica Raffaello di rilevare la pianta archeologica romana e gli affida, inoltre, la sovrintendenza alla collezione di sculture antiche che raccoglieva al Belvedere e che aveva reso accessibile al pubblico.

A Firenze, commissiona nel 1520 a Michelangelo la realizzazione della Sagrestia Nuova nella chiesa di San Lorenzo, destinandola a cappella sepolcrale per i suoi giovani parenti defunti. Per la stessa chiesa, cara alla famiglia, aveva richiesto allo stesso Michelangelo il disegno della facciata, che però non venne realizzata.

Nella Villa di Poggio a Caiano pone mano al salone di rappresentanza, portando a compimento il ciclo pittorico che rappresentava le allegorie delle imprese della famiglia Medici.