Brass Italico

Gorizia 1870 - Venezia 1943

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Italico Brass, Dirigibile, 1918
Italico Brass, Dirigibile, 1918

Di lontane origini tedesche il pittore Italico Brass, giovanissimo studia all’Accademia di Belle Arti di Monaco di Baviera, come allievo del paesagista Karl Raupp per proseguire gli studi a Parigi presso la scuola di J.P. Laurens. Nel 1893 iniziano le sue prime mostre espositive proprio a Parigi, è manifestando la sua presenza alla prima Biennale di Venezia nel 1894. Nel 1895, dopo essersi sposato, fece ritorno in Italia stabilendosi a Venezia. Proseguì la sua produzione di ritratti e quadri di figura, ma cominciò nello stesso tempo a prediligere le vedute veneziane, soprattutto durante le feste tradizionali. I primi anni del 1900 costituiscono per Brass il periodo di maggiori consensi e riconoscimenti, nel 1910 la Biennale gli riservò una sala con 43 opere e tra il 1911 e il 1912 ebbe inizio con successo una sua mostra personale che venne presentata in varie località europee. La sua fama si diffuse anche in Argentina e negli Stati Uniti. Alla fine della prima guerra mondiale riscosse un grandissimo successo con una sua mostra personale presso la Galleria Pesaro di Milano, esponendo più di 130 opere. Nella sua produzione artistica si tenne sempre distante dai movimenti di avanguardia e dalle poetiche del Novecento, pur partecipando sempre alle Biennali di Venezia. Anche gli anni Trenta furono ricchi di riconoscimenti per il pittore friulano, il quale però cominciò fin dal 1936 a ridurre notevolmente la sua attività di pittore per dar spazio a quella di antiquario e collezionista dell’arte veneta, occupandosi a proprie spese del restauro dell’Abbazia della Misericordia, danneggiata da un bombardamento.

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