La cultura del dono

Nel pieno della pandemia la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino decide di valorizzare i libri custoditi nei suoi magazzini in 1046 scatole forate.  Si riscoprono così circa 17.000 volumi e 11.000 opuscoli di cui la maggior parte antichi e di sicuro interesse culturale: 556 metri lineari di libri provenienti da tutto il mondo. La vena principale di questo giacimento è costituita dai doni giunti dopo il grande incendio del 1904, nasce così il progetto La cultura del dono.

Fondo 1904 - 01

All’interno delle scatole di ritrova documentazione inedita: si ricostruiscono così, anche grazie ai documenti presenti nell’archivio storico, l’arrivo dei doni, la loro consistenza, la loro prima ricognizione e  gli scambi epistolari con i donatori.

Fondo 1904 - 02

Nel corso dei secoli le fiamme dilagarono diverse volte all’interno della Biblioteca: nel 1667, nell’allora Libreria Ducale, nel 1942, durante il Secondo Conflitto Mondiale e nella notte tra il 25 e il 26 gennaio del 1904. 

Le perdite per la Biblioteca furono ingenti, soprattutto per ciò che concerne l’importante patrimonio manoscritto, di cui fu distrutto circa un terzo del posseduto (1500 su 4500 volumi). 

 Incendio 1904

Repentina fu la costituzione di una commissione incaricata di attuare i provvedimenti  necessari  per  il  recupero  e  l’identificazione del materiale danneggiato e venne costituito un laboratorio per il restauro, il primo in Italia in una biblioteca statale. 

 

Il disastroso evento mosse le coscienze della cultura italiana ed europea che vedevano la Biblioteca come “universitaria di origine e di nome ma autonoma nella sua azione, aveva condiviso la temperie positivista che a Torino aveva prodotto l’attività di personalità come Lombroso e Peano e godeva di grande prestigio non soltanto tra i circoli culturali e scientifici ma era sentita come proprio inestimabile patrimonio dall’intera città”. All’enorme  impressione  suscitata  dal  fatto  seguì  un’immediata  gara  di  solidarietà  per  cercare  di  reintegrare  in  qualche  modo  le  perdite. Ed è appunto grazie a questa straordinaria gara di solidarietà della cultura europea e italiana che si costituì una sorta di “Biblioteca nella Biblioteca”.

Fondo1904

Da ricerche archivistiche condotte sui registri è stato possibile quantificare l’enorme portata di questo movimento culturale: se nel 1902-1903 le donazioni erano di circa 800 volumi all'anno per il 1904 e 1905 salirono rispettivamente a oltre 19.000 e 16.000 per poi tornare su cifre intorno ai 1.000 per gli anni successivi.

L'amore verso la Biblioteca Nazionale fu fatto strepitoso e di portata globale. 

Tale patrimonio librario ad oggi è solo parzialmente catalogato ed inventariato, pertanto si propone, nell’ambito di un piano di conservazione, tutela e valorizzazione integrati, un progetto strutturato in fasi per la ricognizione completa dei beni; attraverso l’inventariazione, la catalogazione, lo studio in partnership con gli istituti universitari,  la realizzazione di mostre specifiche e la creazione di un portale 3d ove sia possibile sfogliare i libri virtualmente, se ne favorirà una fruizione quanto più ampia e trasversale possibile.

 

 

 

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