La Vita

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Frontespizio "La vita", 1905

Frontespizio "La vita", 1905

Numerazione
A. 1, n. 1 (15 ott. 1905)-a. 11, n. 133 (mag. 1915)
Annate consultate
Dal 1905 al 1910

La rivista viene pubblicata a Roma; il primo numero esce il 15 ottobre 1905, l’ultimo il 15-16 maggio 1915. Viene stampata presso l’ Officina Poligrafica Italiana, dal 23 nov. 1914 nella Tipografia Dell’Italie. Gerente Responsabile è Galeazzo Galeazzi, dal 1906 Augusto Quaranta, dal 16 ottobre 1914 Filippo Lucchini. Il titolo sulla testata è inserito in una sottile cornice liberty fino al 15 nov. 1909. Numerose le Illustrazioni e le fotografie; le caricature sono di Filiberto Scarpelli.

Alla guida del periodico era Luigi Lodi (1857-1933) giornalista e scrittore romano, sebbene il suo nome non figuri né nelle note tipografiche né altrove, ma i suoi numerosi editoriali rivelano la sua autorità ed il suo impegno di animatore della rivista. Fin dal primo numero il foglio dichiara di non essere l’organo né di un partito né dei radicali, ma di voler raccogliere intorno a sé uomini liberi, e con un’ininterrotta critica politica dare alla borghesia italiana basi veramente democratiche in difesa di uno Stato laico: in sostanza promette di seguire un programma radicale inteso come liberismo riformista. Quando, nel 1914, La Vita assume un indirizzo naturalista, il Lodi lo abbandona. Nel libro “A La Riviera ligure” a cura di Pino Boero, è riportata la lettera di Emilio Agostini, datata 17 maggio 1906 in cui si afferma che il quotidiano La Vita “ha una tiratura di circa 30.000 copie; è il più diffuso giornale del mattino di Roma, essendo il 3° per importanza, dopo La Tribuna e Il Giornale d’Italia, giacché il Messaggero non va oltre la provincia; […] tiene esposte le sue sei pagine nella via più frequentata di Roma: le Convertite, fra Aragno e Lux; è l’unico giornale d’Italia che faccia la reclame a colori.”


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