Avanti! della Domenica

print this page
Frontespizio "Avanti! della domenica", 1903

Frontespizio "Avanti! della domenica", 1903

Numerazione
A. 1, n. 1 (gen. 1903)-a. 1, n. 33 (ago. 1903); n.s., a. 1, n. 34 (5 set. 1903)- a. 5, n. 12-13(24-31 mar. 1907).
Annate consultate
1903, 1904, 1905

I  primi 33 numeri del periodico (1 gennaio -30 agosto 1903) uscirono a Firenze; poi venne trasferito a Roma e preso in gestione dall’editore Luigi Mongini.

Il primo numero della nuova serie esce a Roma il 5 settembre del 1903, l’ultimo il 24-31 marzo 1907. Viene stampato inizialmente nella Tipografia operaia romana, dal 7 febbraio 1904 nello Stab. Tipogr. Italiano (Frascati), dal 1906 nella Tip. Industria e lavoro (Via delle Coppelle 35 Roma).

Il Gerente responsabile era Antero Antonelli; Direttore Responsabile Vittorio Piva, dal 16 ottobre 1904 Antonio Mercatali, dal 1906 di nuovo Piva. La copertina è spesso illustrata con vignette di Rata Langa (pseudonimo di Gabriele Galantara). Il giornale è illustrato con disegni, fotografie e caricature. La periodicità è settimanale.

Nacque come supplemento culturale del quotidiano Avanti in diretta concorrenza con La domenica del Corriere, per poi rendersi autonomo fino a diventare uno dei più importanti settimanali illustrati del primo decennio del Novecento. Vi furono pubblicati articoli di importanti nomi della cultura del tempo come Margherita Sarfatti, Giovanni Cena, Ugo Ojetti, Gabriele D’Annunzio. Sulle sue pagine apparvero disegni originali e riproduzioni di opere di decine di artisti alcuni dei quali diverranno i protagonisti del futurismo come Boccioni, Leonardo Dudreville e Mario Sironi; molti furono anche i disegnatori satirici e i caricaturisti: Giulio Bargellini, Duilio Cambellotti, Carlo Fontana, Gabriele Galantara e Filiberto Scarpelli.

L’Avanti! della domenica, sotto la guida del giovane direttore Vittorio Piva, pubblica articoli riguardanti il movimento socialista, resoconti dei congressi socialisti laziali, rapporti sui congressi nazionali ed internazionali, discute fra l’altro il problema già allora dibattuto sul voto alle donne sottolineandone l’importanza civile e politica, sostiene i diritti dei lavoratori e li informa sulle questioni a loro vicine.

Per gli studiosi del primo decennio del Novecento, L’Avanti! della domenicarappresenta una “chiave d’accesso privilegiata all’approfondimento sia delle vicende della sinistra italiana d’inizio Novecento, sia di quella vivacissima temperie culturale e artistica … da cui sarebbe scaturita la grande esperienza delle avanguardie” (Bolpagni, P. Vittorio Piva e l’Avanti della domenica <http://www.criticasociale.net> )

Relazioni