Almanacco italiano

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Frontespizio "Almanacco italiano", 1900

Frontespizio "Almanacco italiano", 1900

Numerazione
A. 1, numero unico (1896)-a. 47, numero unico (1942)
Annate consultate
Dal 1900 al 1910

Nel 1896 Enrico Bemporad (editore fiorentino) inizia le pubblicazioni dell’Almanacco italiano una “piccola enciclopedia popolare della vita pratica” (come recita il sottotitolo che dopo breve tempo si perde), una serie che ebbe molta fortuna tra il pubblico e continuò le pubblicazioni fino al 1968. Sino al 1905 le copertine erano tutte uguali: sui toni del bianco, rosso (un po' sfumato nel rosa in verità) e verde e il simbolo dell'Italia con la palma in mano: dal 1906 vengono affidate ai disegnatori dell'epoca. A causa delle leggi razziali emanate dal regime fascista nel 1938 il marchio Bemporad cessa di esistere, ma la casa editrice continua la sua attività con il nome Marzocco. Durante la Grande Guerra campeggiano bandiere e simboli interventisti, e infine compaiono le prime scritte pubblicitarie: la profumeria con le case Bertelli e Roberts, poi gli estratti di carne (che all'epoca andavano per la maggiore). Anche la pubblicità della Fiera Internazionale del Libro compare in qualche annata e non mancano le copertine ispirate allo stile littorio. Alcune sono disegnate da illustratori di punta come ad esempio quella del 1920 che porta la firma di Ezio Anichini.

Relazioni